22/01/13

Donne del Kurdistan

Giustizia per Sakine, Fidan e Layla!

Il 9 gennaio 2013 un atroce crimine è stato commesso nel centro di Parigi, che ha profondamente scosso tutte le organizzazioni di donne kurde ed il popolo curdo, le organizzazioni internazionali delle donne, le donne in molti paesi diversi, nonché amici del popolo curdo, le forze progressiste e democratiche. Tre donne curde attiviste politiche e combattenti per la libertà e la liberazione delle donne - Sakine Cansız, Leyla Dogan e Fidan Şaylemez - sono state brutalmente e vilmente assassinate.

19/01/13

Brasilia

XV congresso della FDIF/WIDF

Dichiarazione finale 

Brasília, 12 aprile 2012
Noi, delegate al XV Congresso della Federazione Democratica Internazionale delle Donne (FDIF/WIDF), provenienti da 49 paesi, ci si siamo incontrate a Brasilia, in Brasile, dall'8 al 12 aprile 2012 per proseguire il nostro impegno e la lotta nel segno delle lotte delle donne di tutto il mondo.
Ci troviamo in una situazione di profonda crisi strutturale del sistema capitalistico, che ha un impatto sulla molteplicità degli aspetti della vita delle donne di tutto il mondo, ma in particolar modo per le lavoratrici. Affermiamo che questa non è una crisi dovuta al debito pubblico o alla gestione della cosa pubblica, ma una crisi del sistema capitalista stesso, non importa se in presenza di un governo neoliberista o social-democratico e/o filo-imperialista.
Questa crisi ha portato alla disoccupazione di massa, ha cancellato la sicurezza del lavoro attraverso l’introduzione del lavoro flessibile, il calo di salari,  prestazioni sociali e pensioni delle donne, e ha violato il diritto alla salute, all'istruzione e alla maternità.

18/01/13

Traffico di donne in India

Sfruttamento sessuale e traffico delle donne in India

di Annie Raja
segretaria generale della National Federation of Indian Women e vice-presidente della Women’s International Democratic Federation (Widf/Fdif)

Il traffico delle donne è un fenomeno mondiale, ma nei paesi asiatici esso assume dimensioni allarmanti a causa di vari fattori socio-economici. Circa due milioni di persone sono soggette al traffico internazionale (questo dato non comprende quello all’interno dei confini nazionali). Ciò determina conflitti sociali, degrado dei valori familiari e individuali e abusi su donne e bambini nelle forme più crudeli. Tale preoccupante situazione richiede maggiore consapevolezza a livello dei governi e dei movimenti non governativi nell’affrontare il problema e impedire il commercio umano, specialmente di donne e bambini.