30/03/16

MDM / FDIM

LETTERA DI SOLIDARIETÀ 

Il MOVIMENTO DEMOCRATICO DE MULHERES (Portogallo) scrive alle donne del Brasile :"guardiamo con preoccupazione alla crescita di violenza delle forze conservatrici e reazionarie nel vostro paese"


Noi donne del Movimento Democratico delle Donne del Portogallo (MDM) guardiamo con preoccupazione alla crescita di violenza delle forze conservatrici e reazionarie in Brasile, un processo reazionario che è in corso contro lo Stato democratico di diritto da molti mesi. Questo movimento opportunistico incita all'odio e all'intolleranza, con proposte e discorsi sessisti, razzisti, omofobi, xenofobi, discriminatori e offensivi. Hanno occupato i social network e le strade con l'intenzione di portare avanti un colpo di stato contro il governo. Ci sembra che il loro obiettivo sia quello di cercare di colpire comunque Dilma Rousseff e soprattutto l'ex presidente Lula, al fine di impedire la sua possibile rielezione nel 2018.

Siamo preoccupate, tanto più che questa ondata conservatrice non si limita al Brasile. Altri paesi e governi progressisti dell'America Latina come il Venezuela, la Bolivia e altri sono anche minacciati in accordo con i principali mezzi di comunicazione e gruppi economici, con tentativi di destabilizzare l'ordine democratico e arrestare i progressi popolari realizzati nella regione negli ultimi anni .
In questo senso, la MDM esprime la sua solidarietà con le forze democratiche e progressiste brasiliane e chiede alle organizzazioni della FDIM/WIDF, in linea con l'Unione delle donne brasiliane e la Marcia mondiale delle donne in Brasile, di unire le proprie voci per difendere i i diritti umani e la democrazia in Brasile, che sono la chiave per lo sviluppo delle donne nell'uguaglianza, il progresso e il benessere sociale, con senso di giustizia sociale e pace, non solo in Brasile ma in tutto il mondo.
Pronunciamoci a favore della democrazia in Brasile, a favore della democrazia, dello sviluppo e della pace in America Latina e nel mondo. Uniamoci agli uomini e alle donne brasiliane per denunciare il tentativo di colpo di stato in Brasile che ci ricorda i pericoli di carattere fascista conosciuti in altri momenti storici, in Europa e in America Latina.
Noi donne democratiche e rivoluzionarie del mondo che sogniamo paesi liberi e sovrani abbiamo la responsabilità di agire e denunciare questa ondata golpista dell'imperialismo in Brasile e in America Latina, in una solidarietà fraterna e universale.

23/03/16

CSW 2016

Parità di genere ed empowerment delle donne

La sessantesima sessione della Commissione per la Condizione giuridica e sociale della Donna (CSW) è in corso  dal 14 al 24 marzo 2016 presso la sede delle Nazioni Unite a New York. Tra le organizzazioni non governative accreditate dall'ECOSOC a partecipare da ogni parte del mondo c'è la Federazione Democratica Internazionale delle Donne (FDIM/WIDF), rappresentata da un gruppo di associazioni affiliate che sono interessate a pronunciarsi particolarmente sui temi dell'empowerment femminile in relazione con lo sviluppo sostenibile nei continenti.
Nell'ambito della CSW 2016, il 19 marzo si è svolto il Seminario Internazionale della FDIM sui temi più caldi della situazione e le sfide delle donne nel mondo.
La CSW è il principale organismo internazionale intergovernativo dedicato esclusivamente alla promozione della parità di genere e dell'empowerment femminile. La CSW svolge un compito importante di promozione dei diritti delle donne documentando la realtà che esse vivono nel mondo, elaborando proposte internazionali in materia di parità di genere ed empowerment.


09/03/16

12 MARZO CONTRO LA GUERRA

Una nuova grande rete contro la guerra



Grande è l’urgenza di mobilitarsi contro la guerra e Awmr Italia - donne del Mediterraneo aderisce alla mobilitazione del 12 marzo convocata in tutta Italia. 
UNA GIORNATA DA RIEMPIRE CON MILLE GRANDI E PICCOLE AZIONI LOCALI CONTRO LA GUERRA. Cortei, presidi davanti ai Comuni, alle basi militari, alle caserme, le “banche armate”;  incontri nelle scuole, nelle municipalità, nelle parrocchie; flashmob, mostre, biciclettate, azioni dirette, striscioni, cartelli… per cominciare a tessere una nuova, grande, Rete contro la guerra.
IL 12 MARZO 2016 MANIFESTIAMO CONTRO LA GUERRA. 
Tre punti fermi e operativi e ineludibili, alla luce dei fatti: 
1) il governo si dissoci dalla invasione della Siria da parte si Sauditi e Turchi e degli alleati della NATO,    e operi per la fine delle sanzioni contro la Siria; 

2) il governo non intraprenda sconsiderate azioni militari in Libia; 
3) il governo rompa i rapporti con i sauditi a norma della legge 185/90.

OTTO MARZO / PORTOGALLO

 UNA GIORNATA DI SOLIDARIETÀ INTERNAZIONALE

Con il Movimento delle Donne in Movimento  

per trasformare la vita e il mondo!

L'8 marzo 2016, l’MDM (Movimento Democrático de Mulheres del Portogallo) saluta tutte le donne che con impegno e perseveranza hanno contribuito a fermare la corsa in atto all’impoverimento e alla violazione dei loro diritti, aprendo nuove prospettive di dignità al loro ruolo sociale, al miglioramento delle loro condizioni di vita e all’effettivo riconoscimento dei diritti delle donne come diritti umani.
Non ci sarà sviluppo sostenibile senza la partecipazione delle donne a tutti i livelli della vita politica, nel mondo del lavoro, nella protezione dell'ambiente e nella gestione dei servizi pubblici. Per queste ragioni, il Movimento Democrático Das Mulheres (MDM) fa appello a:
• la partecipazione delle donne nel continuare a svolgere un ruolo attivo nei cambiamenti sociali e politici urgenti necessari per porre fine alla discriminazione, ai conflitti armati e alle guerre.
• l'intensificazione della lotta anti-imperialista per la piena applicazione delle risoluzioni della CEDAW, dell'ECOSOC e delle Nazioni Unite per l'uguaglianza tra gli esseri umani e il diritto di tutte e tutti a vivere in pace e avere una vita dignitosa e decente.

OTTO MARZO / CIPRO

"Le quote a favore delle donne migliorano l'immagine

 ma non la realtà"




 di SKEVI KOUKOUMA, parlamentare di AKEL (Cipro), segretaria generale del POGO (Federazione delle donne cipriote) e vice presidente della FDIM (Federazione Democratica Internazionale Donne)


4° marzo 2016, Nicosia
I partiti DISY, EDEK e DIKO stanno presentando una proposta di legge che prevede un sistema di quote per le donne in una proporzione di 2/5 negli organismi direttivi delle organizzazioni semi-governative. Prima di tutto, la leadership di DISY dovrà rispondere alla domanda perché ci tiene così tanto alla presenza delle donne nelle organizzazioni semi-governative, quando sta cercando con tutti i mezzi di svenderle.
La sottorappresentanza delle donne nei luoghi decisionali è un problema reale. Tuttavia, il movimento delle donne progressiste e il più ampio movimento della sinistra sono stati sempre in disaccordo con l'introduzione delle quote per le donne, perché, a prescindere da qualsiasi intenzione, funzionano in una maniera degradante riguardo alla capacità delle donne. Inoltre, le quote non affrontano alla radice il problema. Il motivo principale per cui le donne sono sottorappresentate nella vita pubblica non sta negli stereotipi sessisti e nella sottovalutazione della capacità delle donne. Questi sono smentiti quotidianamente dalle donne stesse in tutti i settori della vita. La causa principale risiede nel fatto che le donne che lavorano oggi sono chiamate a svolgere contemporaneamente molteplici ruoli e responsabilità - il lavoro, la maternità, la famiglia - un fatto grave che riduce il tempo e le opportunità per loro di essere coinvolte in attività politiche, lotte sindacali e organizzazioni di massa. Le donne devono far fronte a molti più ostacoli e difficoltà contro i quali combattere per poter partecipare attivamente alla vita socio-politica.


OTTO MARZO / GRECIA

Federazione delle Donne Greche (OGE) 


Ciò che è stato conquistato non è scontato ... 

Ciò che è andato perso non è perduto per sempre





La Federazione delle donne greche (OGE), in occasione dell’otto marzo, Giornata internazionale della donna, si rivolge a tutte le donne lavoratrici, disoccupate, lavoratrici autonome, giovani e  immigrate invitandole ad organizzare la lotta contro le politiche governative  che ledono il loro diritto alla sicurezza sociale, alla maternità, al lavoro, al tempo libero e al soddisfacimento di tutti i bisogni del nostro tempo.

Il governo SYRIZA-ANEL, supportato da grandi gruppi imprenditoriali,  ci chiede di dimenticare l’allungamento di 5 anni dell'età pensionabile per uomini e donne, i diritti previdenziali delle donne occupate in lavori faticosi e insalubri; di cancellare dalla nostra memoria i diritti del lavoro e assicurativi e di accontentarsi di lavori flessibili, insicuri e sottopagati a tempo determinato; lavorare in fabbrica, in ufficio, in negozio, nei campi senza alcuna misura di protezione sanitaria; di perdere i nostri diritti, in modo che le grandi imprese possano continuare a fare profitti sempre maggiori.