13/04/16

17 APRILE STOP TRIVELLE

AWMR - DONNE DEL MEDITERRANEO


17 APRILE: VOTIAMO SI PER FERMARE LE TRIVELLE IN MARE

Il 17 aprile, saremo chiamate/i  a votare per il  referendum comunemente detto “sulle trivelle”. Ci esprimeremo su l'ultimo dei sei quesiti che originariamente erano stati presentati da dieci consigli regionali - Abruzzo, Basilicata, Marche, Puglia, Sardegna, Veneto, Calabria, Liguria, Campania e Molise - nel 2015, ai quali la Cassazione aveva dato il via libera.
Il governo Renzi era intervenuto allora con una serie di modifiche nella legge di stabilità, che avevano in parte a che fare con i quesiti stessi, sicché dei sei quesiti ne è rimasto in piedi solo uno.  E’ evidente che si tratta di un quesito “monco” rispetto alla complessità dei contenuti per i quali in tanti si sono mobilitati.
Comunque sia, il 17 aprile andremo a votare per dire no alle trivelle: per allontanare in futuro le trivelle dai nostri mari; perché estrarre il poco gas o il pochissimo petrolio che si trova sotto i nostri fondali avrebbe ricadute insignificanti per l’occupazione, le casse pubbliche, la produzione energetica del paese, ma sarebbe un grosso rischio per i nostri mari, per le coste italiane, per il turismo, la pesca, le comunità costiere. Gli interessi dei territori per la salvaguardia dell’ambiente alla scadenza delle concessioni e quindi dell’attività estrattiva, vengono prima degli interessi delle multinazionali del petrolio. 
VOTARE SI significa non solo porre un argine all'inevitabile inquinamento, ma anche dare un segnale politico contrario all’ulteriore sfruttamento dei combustibili fossili. VOTIAMO SI perché vogliamo un diverso futuro energetico e siamo a favore di un maggiore utilizzo di fonti energetiche alternative.

12/04/16

Caracas chiama Salento risponde


 Sin mujeres no hay revolución

E' sul tema del femminismo rivoluzionario in America Latina il terzo Tavolo tematico del Quarto Incontro di Solidarietà con la Rivoluzione Bolivariana della Rete Caracas ChiAma  che si tiene a LECCE il 15, 16, 17 Aprile 2016.
La questione di genere pone necessariamente delle domande sulla trasformazione dei processi storico-sociali. In che relazione si pongono i movimenti femministi e LGBTQ nei processi di cambiamento sociale? In che modo le rivoluzioni sociali hanno liberato le donne dalla condizione di subalternità all'uomo e quale ruolo hanno conquistato all'interno delle relazioni sociali?
Qual è la portata liberatoria dei movimenti di genere sull'intera società? Come conquistare i diritti civili effettivi, in società strutturate su processi sociali che riproducono gli stessi ruoli di subalternità tipiche del patriarcato e del capitalismo?  Come si interseca la questione di genere con la domanda di trasformazione radicale della società? 


Caracas chiama Salento risponde


Potere popolare ed ecosocialismo

E' il titolo del secondo Tavolo tematico del Quarto Incontro di Solidarietà con la Rivoluzione Bolivariana della Rete Caracas ChiAma, che si tiene a Lecce il 15, 16, 17 Aprile 2016. 

L’ecosocialismo, arma pacifica contro la guerra economica
Quale volto, quale mente, quali mani e quali gambe avrebbe (avrà?) un ecosocialismo bolivariano? Il socialismo del XXI secolo, annunciato dal presidente Hugo Chávez il 30 gennaio 2005, negli anni successivi è stato declinato anche in termini di nuovo modello di sviluppo sociale, economico ed ecologico con vocazione internazionalista. Insomma, l’internazionalismo ecosocialista modello ALBA (Alleanza Bolivariana per la Nostra America) che sfida il turbocapitalismo globalizzato e speculativo a trazione occidentale.

Per ragioni internazionali e interne, questo obiettivo è una sfida da titani e di certo non è stato raggiunto. Sia perché i Caraibi sono sempre stati il «mare chiuso di casa» degli Stati uniti (un’area, cioè, nella quale l’egemonia degli Usa non può essere messa in discussione). Sia perché il Venezuela, a differenza di Cuba, è un fornitore petrolifero di importanza strategica per l’impero. Sia perché, infine, la transizione da una monocoltura estrattivista e iniqua (dunque antiecologica e antisocialista) potrebbe rischiare di bloccarsi alla fase che si può definire «socialismo petrolifero solidale con il mondo» – una fase di enorme portata concreta e simbolica, ma pur sempre intermedia, alla luce degli imperativi climatici e ambientali.

La guerra economico-politica in corso contro il Venezuela potrebbe essere addirittura una chance per un nuovo modello, come da tempo spiega l’esperto di agroecologia e di ecosocialismo Miguel-Angel Nunez.

Caracas chiama

A Lecce dal 15 al 17 aprile 2016

 Quarto incontro della Rete italiana di                solidarietà con la rivoluzione bolivariana del Venezuela

Il 15,16 e 17 aprile si tiene a Lecce, nel Salento, il Quarto incontro italiano di solidarietà con la rivoluzione bolivariana del Venezuela. L'evento è promosso dalla Rete Salentina e dalla Rete nazionale "Caracas chiAma" e ha registrato numerose adesioni dal mondo della politica, dell'associazionismo e del lavoro.
 Al centro della riflessione e del dibattito nelle tre giornate salentine saranno alcuni temi di grande interesse per la comprensione e la crescita delle reti di solidarietà tanto sul piano internazionale quanto su quello locale.
In un momento cruciale in cui gli effetti della crisi di sistema globale ricadono non solo sul Venezuela e sull'America Latina, ma su tutto il pianeta, Europa e Italia comprese, l'evento si pone anche l'obiettivo di promuovere la costruzione di relazioni istituzionali ed economico-commerciali che rispondano ai principi etici di solidarietà, giustizia ed equità tra la comunità locale e il Venezuela.
L'incontro, che cade a 14 anni dal trionfo civico-militare venezuelano sul  golpe del 2002 tentato contro il presidente Hugo Chavez dalle forze della reazione interna in collusione con l'imperialismo Usa, si svilupperà in tre giornate e avrà come filo conduttore il tema "Potere popolare e democrazia partecipata". Avrà inizio alle ore 16:00 di venerdì 15 aprile per concludersi alle ore 13:00 di domenica 17. Sede dell'iniziativa sarà il Centro Sociale occupato "Terra Rossa". Vi prenderanno parte Juliàn Isaias Rodriguez Diaz, Ambasciatore della Repubblica Bolivariana del Venezuela in Italia ; Orietta Caponi, Ambasciatrice del Venezuela in Bulgaria; Gustavo Rodriguez Barreto, della Coordinadora Simòn Bolivar di Caracas; Juan Miguel Diaz ferrer, docente all'Università pubblica di Mosca e all'Istituto Superiore di relazioni internazionali de L'Avana.

Per informazioni più dettagliate: https://www.facebook.com/events/1540056459628090/permalink/1549777241989345/