23/06/14

ROMA - AL BANDO LE ARMI NUCLEARI

ESIGIAMO IL BANDO DELLE ARMI NUCLEARI

Promosso da Women’s International League for Peace and Freedom (WILPF) e LOCsm
si è svolto il 20 giugno a Roma presso il CESV (Centro di Sostegno al Volontariato della Regione Lazio) il Convegno:
"Verso Vienna  2014: esigiamo il bando internazionale delle armi nucleari"
Erano presenti, oltre  alle associazioni che hanno aderito all'appello ESIGIAMO! (Senzatomica, Medici per la prevenzione delle guerre nucleari, ANPI,) e altre che avevano aderito al Convegno anche Il Paese delle donne, le Donne in nero, il Comitato per la protezione e promozione dei diritti umani, l’Awmr Italia. Nell'introduzione ANTONIA SANI (presidente di WILPF Italia) ha nominato le adesioni riportate nella locandina e ha espresso le ragioni del Convegno promosso insieme alla LOC. Si tratta di aprire una nuova fase rispetto alle mobilitazioni degli anni '80; è necessaria un'informazione capillare dello stato delle cose: dall'informazione all'indignazione, dall'indignazione all'esigenza non più procrastinabile della messa al bando delle armi nucleari. Occorre costruire una sinergia tra istituzioni e movimenti di base.

Importante è stata la presenza della giovane VIOLA GIULIANO cui è stato riservato il primo intervento. Viola , che collabora a Ginevra al programma sul disarmo della WILPF Internazionale, ha posto al centro del suo intervento l'insufficiente garanzia rappresentata dal Trattato di Non Proliferazione Nucleare, l'urgenza di
giungere alla messa al bando delle armi nucleari da parte di tutti i governi e la necessità di indipendenza dalla Nato in questa decisione anche per un paese come l'ltalia.

Viola ha annunciato che è stato lanciato dalla WILPF un nuovo appello internazionale di donne contro la guerra.
Il secondo a intervenire è  stato LUIGI MOSCA della LOC, pacifista , traduttore, curatore, presentatore del pamphlet "Esigete", ed. Ediesse. Il suo intervento articolatissimo, con l'ausilio della grafica, ha fornito un quadro documentato della presenza e delle diffusione delle basi nucleari  nel mondo e del rischio che sovrasta perennemente l'umanità.
ALFONSO NAVARRA  della LOC , pacifista di vecchia data, animatore e sostenitore di una grande mobilitazione nazionale per la messa al bando delle armi nucleari,  ha ripreso il tema  lanciato nell'introduzione circa le ragioni del Convegno: si tratta di coniugare l'iniziativa di base - che deve essere forte e consistente - con un impegno anche dei parlamentari per un pressing sulla ministra italiana della Difesa Mogherini affinché non solo assicuri la presenza dell'Italia al meeting di Vienna, ma sia portatrice dell'esigenza di una messa al bando giuridica delle armi nucleari.
L'appello diffuso in occasione del convegno ha questo fine.
IL senatore ROBERTO COTTI (M5stelle), della Commissione Difesa del Senato, ha espresso una forte critica  alla posizione, a suo giudizio inadeguata, della Commissione nei confronti di provvedimenti governativi che non mirano alla destinazione dei  fondi "tagliati" dagli armamenti a necessità di carattere sociale, ma li mantengono sempre all'interno dello stesso Ministero. Inoltre ha portato esempi di basi nucleari nel nostro paese usate dagli USA per esperimenti di lancio ed ha annunciato su questo che presenterà interrogazioni in Parlamento.
MANLIO GIACANELLI, presidente nazionale onorario dell'associazione IPPNW (Medici per la prevenzione delle guerre nucleari) ha tracciato una storia dell'impegno dell'associazione e di ricercatori che hanno affrontato questo tema sotto il profilo della ricerca scientifica. Ha esposto in maniera circostanziata le conseguenze sulla salute e sull'ambiente delle armi nucleari e la necessità che vi sia un'informazione precisa e diffusa sulla loro natura. Ha proposto che il 26 settembre, giornata dedicata dall'ONU al disarmo, si faccia un nuovo intervento di diffusione dell'appello, magari nell'Aula Magna del Policlinico Gemelli, per coinvolgere studenti e medici di quel settore.
BARBARA TERENZI, portavoce del Comitato nazionale per la protezione e promozione dei diritti umani, ha riferito delle difficoltà incontrate per l'istituzione di una Commissione Indipendente per la protezione dei diritti umani che in Italia ancora non esiste, e ha mostrato il fascicolo del monitoraggio sullo stato dei diritti umani in Italia messo a punto dalle numerose associazioni del Comitato, tra le quali la WILPF Italia, in vista del prossimo UPR del governo italiano (interrogazione triennale prevista dall'ONU per tutti gli Stati).
Infine MARISA GIZZIO  dell'ANPI, testimone diretta dell'odio fascista che ha portato all'uccisione del suo giovanissimo fratello, ha parlato dell'insensatezza della guerra che induce gli esseri umani a divenire improvvisamente nemici per ragioni estranee ai più, ricordando a questo proposito un episodio di solidarietà di due soldati tedeschi che hanno rischiato la vita per salvare suo fratello da un rastrellamento avendone apprezzato le qualità umane.
A fine convegno sono state sono state diffuse copie dell'appello ESIGIAMO!
La WILPF, infine, ha informato i presenti sul centenario dell' associazione che ricorrerà l’anno prossimo e sarà celebrato a L'Aja a fine aprile 2015.
(Report di Antonia Sani)

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