31/05/16

Guerra e pace

BASTA SANZIONI ALLA SIRIA !



Il 27 maggio un comunicato dell' Unione Europea informa che il Consiglio d' Europa ha deciso di rinnovare le sanzioni alla Siria in scadenza il 1°giugno. Le sanzioni dell’Unione europea contro la Siria sono in vigore dal 2011. Dal 2012 sono state revocate solo quelle riguardanti le aree controllate dall’opposizione (che comprendono quelle ora controllate da Daesh).
Dichiara Mairead Maguire: «Mi sono recata in Siria tre volte e ho visto gli effetti devastanti delle sanzioni sul popolo siriano; per questo faccio appello all’Unione europea e al presidente Obama, affinché revochino subito le sanzioni contro la Siria, un paese devastato da 5 anni di guerra. Sostengo anche la petizione dei religiosi siriani rivolta ai parlamentari e ai sindaci di ogni paese per chiedere che “l’iniquità delle sanzioni alla Siria sia resa nota ai cittadini europei e diventi oggetto di un serio dibattito e conseguenti deliberazioni”. L’iniziativa è stata lanciata da vescovi, suore e laici di diverse chiese in Siria. Essi chiedono all’Unione europea di porre fine alle sanzioni che tuttora colpiscono il loro paese.».

24/05/16

REFERENDUM COSTITUZIONALE

C'è chi vorrebbe che l'ANPI tacesse...



Carla Nespolo, vice presidente dell’ANPI risponde alle speculazioni

https://comitatoperlacostituzionevenezia.wordpress.com/ 
L’articolo di Gian Giacomo Stella sulla prima pagina del Corriere della Sera di martedì 17 u.s., è quanto di più imbarazzante un giornalista serio possa scrivere.
Partiamo dall’inizio.
I bellissimi quattro giorni del XVI Congresso Nazionale dell’Anpi, sono stati importanti, seri ed anche emozionanti. E’ stata la conclusione di un lungo cammino che ha impegnato decine di migliaia di donne e uomini che hanno partecipato a 102 congressi provinciali e a piu’ di mille congressi di sezione e la cui stragrande maggioranza ha approvato la linea complessiva dell’Anpi, che è di contrarieta’ alle recenti riforme costituzionali volute dal Governo.
In quei giorni ne’ giornalisti, né televisioni hanno affollato la grande sala del pala congressi di Rimini. Non c’era lo scoop, perchè disturbarsi a conoscere e a capire ? Salvo poi dire che quella dell’Anpi è una posizione, come scrive Stella, dell’ultima ora.
Non è così. Da due anni, cioè non appena è uscito il testo delle proposte referendarie, l’Anpi ha espresso la propria contrarietà. Lo ha fatto con un grande convegno all’Eliseo di Roma, con dichiarazioni delPresidente Nazionale Carlo Smuraglia, con tanti incontri in molte città italiane, tra cui Alessandria, dove, per due anni consecutivi, abbiamo dedicato un dibattito della festa provinciale, al tema delle riforme costituzionali. E non se n’era accorto nessuno! Nemmeno quando, ad Alessandria, l’Anpi rifiutato la Ministra Boschi come oratrice ufficiale del 25 aprile!
Poi, di colpo, alcuni giornalisti scoprono il dissenso nell’Anpi. E ora è partita la raccolta delle firme: ” l’anpi è anche nostra ” Che succederebbe se tutti facessimo cosi’? Se anche chi, come me, sostiene la necessita’ di votare NO, desse vita ad analoghi comitati? Succederebbe che l’Anpi si sfascerebbe in poco tempo.
Allora calma. Calma per tutti e rispetto delle regole. Non per obbligo, ma per vera applicazione degli insegnamenti partigiani. Uniti nella sostanza, non nella forma. Uniti perchè si discuteva ma poi si decideva e la decisione valeva per tutti. Come ha fatto il sedicesimo congresso Anpi, appena concluso.


10/05/16

LETTURE

UMANITA' IN TRANSITO








di Ada Donno

Qualche tempo fa, cercando non so più che libro sugli scaffali di una libreria remainder, mi è capitato tra le mani un vecchio romanzo di Anna Seghers, Transito, in edizione Oscar Mondadori del 1987, che ricordavo di aver letto molti anni addietro. Anna Seghers è stata una grande scrittrice dell’ex DDR, forse la più grande, che ho incontrato e amato nelle mie letture giovanili. Dei suoi scritti tenevo bene a mente La Settima croce (che lessi forse anche perché incoraggiata da una vecchia riduzione cinematografica con Spencer Tracy, che mi colpì molto); ma di Transito non mi ricordavo quasi più. L’ho acquistato e poi sfogliato con curiosità, attratta anche dalla densa, incisiva introduzione di Christa Wolf - anche lei grande scrittrice dell’ex Germania dell’Est, ma di una generazione successiva  -  che apre così: “Transito" è uno di quei libri che s’innestano dentro la mia vita e che la mia vita non finisce mai di scrivere, sicché ogni due o tre anni devo riprenderli in mano per vedere che cosa è successo nel frattempo a me e a loro”. 
Il romanzo è a suo modo autobiografico, uscito in prima edizione nel ’43, ma scritto dalla Seghers negli anni ’40-’41, quasi “in sincronia con gli avvenimenti”, come dice la Wolf: cioè nel momento stesso in cui la scrittrice stessa, insieme ai suoi due figli, stava vivendo il dramma dei profughi, “uno spettrale corteo di milioni di profughi” che vagava per l’Europa in guerra, tentando di sfuggire alla Wermacht.