21/09/16

SEDICESIMO CONGRESSO DELLA FDIM/WIDF

BOGOTA' (COLOMBIA): LE DONNE A CONGRESSO

Dal 15 al 18 settembre si è riunito a Bogotà il XVI congresso della Federazione Democratica Internazionale delle Donne (Fdim/Widf), a cui hanno partecipato circa 350 donne, delegate dalle 68 organizzazioni affiliate alla Federazione nei cinque continenti. Dall'Italia hanno partecipato le delegate dell'Awmr.




“Donne unite per la pace e nella lotta contro l’imperialismo” è il motto del congresso,  stabilito dall’esecutivo internazionale della Fdim riunitosi lo scorso dicembre a L’Avana, in occasione dei festeggiamenti per il Settantesimo anniversario. Insieme alla parola d’orine generale, erano state decise in quell’occasione anche le tematiche in discussione e la sede del congresso.
La scelta di tenere il congresso a Bogotà ha avuto l’obiettivo dichiarato di supportare il processo di pace in Colombia, avviato circa quattro anni fa con la mediazione determinante di Cuba e consolidato con gli accordi sottoscritti nei giorni scorsi tra la insurgencia delle FARC-EP e il governo colombiano. Il congresso della Fdim è stato attraversato dal grande fermento e l’atmosfera di speranza che pervadono oggi la Colombia, mentre si prepara alla ratifica degli accordi col voto popolare, esprimendo il desiderio delle donne di significare di sé in maniera determinante lo sforzo di ricostruzione del paese.
Ha assunto un senso e una pregnanza che non potevano sfuggire a nessuno la presenza, qui e in questi stessi giorni, delle donne della Fdim convenute da ogni parte del mondo ad esprimere ancora una volta la loro vocazione di pace, quale condizione preliminare alla necessaria ricostruzione del tessuto sociale e civile lacerato da quasi sessant’anni di conflitto armato, violenze politiche e private, soprusi, ingiustizie e repressione.
In Colombia il processo di preparazione a questo appuntamento internazionale della Fdim, così importante nella congiuntura politica che il paese sta vivendo, è stato coordinato in un grande afflato unitario dalle organizzazioni affiliate - l’Associazione di donne per la pace e la difesa dei diritti della donna colombiana (Asodemuc) e l’Unione delle donne democratiche (UMD) - in cooperazione con le donne dei partiti progressisti e di sinistra, dei sindacati, con il Coordinamento delle donne di Marcia Patriotica (Conamu), di Poder Ciudadano, della Fundacion Nacion Activa e altri.
Le donne provenienti dal resto del mondo hanno avuto il privilegio di essere presenti in Colombia nel momento stesso in cui si firmavano gli accordi di pace e hanno voluto manifestare la consapevolezza di tale presenza partecipando alla Marcia per la pace  che ha attraversato le strade di Bogotà nei giorni del congresso.
La FDIM, che nel corso dei suoi settant’anni di vita ha operato incessantemente per l’inclusione dei diritti delle donne in ogni campo, contribuendo in misura determinante ad introdurre la prospettiva femminile e di genere nelle politiche nazionali e internazionali, nel sistema delle Nazioni Unite, presso la Corte internazionale dei diritti umani, nelle conferenze mondiali in difesa dell’ambiente e della diversità culturale, contro la fame e l’apartheid, nei forum mondiali, guadagnandosi lo statuto consultivo presso l’Ecosoc delle Nazioni Unite e il riconoscimento del movimento mondiale delle donne, ha ottenuto il grande riconoscimento di essere inclusa nel Tavolo della pace a L’Avana, come parte degli organismi che verificheranno e sorveglieranno l’applicazione delle condizioni stabilite negli accordi di pace, nella prospettiva delle donne e di genere.
Un Patto delle donne per la pace è stato suggellato a Bogotà fra le organizzazioni delle donne attive nel paese, negli stessi giorni in cui si teneva il congresso della Fdim

La pace non è scontata. Ad essa si oppongono, in Colombia come nel continente latinoamericano, le forze della reazione e di estrema destra, quelle subordinate al dominio imperialista, che propiziano i golpe contro le democrazie progressiste faticosamente insediatesi in diversi paesi, che minacciano con ogni sorta di violenze politiche e private i processi di crescita e sviluppo delle classi popolari e delle comunità.  Per questo la FDIM e il suo 16° congresso hanno inviato al contempo un messaggio di allerta e un richiamo al rafforzamento della lotta sociale, allo sforzo per conquistare e mantenere le democrazie avanzate, senza mai retrocedere nel proposito di costruire la pace per i popoli. Con un messaggio chiaro: il cambiamento, in Colombia come nel mondo intero, avviene sotto lo sguardo attento delle donne, le vere protagoniste costruttrici di una pace possibile, stabile e duratura.  

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