16/05/14

DONNE LAVORO

Promuovere l’uguaglianza delle donne nell’universo del lavoro
Seminario internazionale a San Paolo del Brasile

La Federazione democratica internazionale delle donne (Fdim/WIDF) organizza il 6 e 7 giugno presso il Centro universitario Belas Artes di San Paolo del Brasile il seminario internazionale “Politiche pubbliche per le donne: la promozione dell’uguaglianza nell’universo del lavoro”
Il seminario rientra in un progetto realizzato dalla Fdim in collaborazione con il segretariato brasiliano per le politiche femminili  della Presidenza della Repubblica.
Obiettivo del progetto è realizzare una ricerca congiunta tra Brasile, Ecuador, Libano, Vietnam, Mozambico e Portogallo relativa all’accesso delle donne alle politiche pubbliche di sicurezza sociale,  che focalizzi in particolare  progetti per l’inserimento e la permanenza delle donne nel mercato del lavoro.
Al seminario è prevista la partecipazione di alcune esponenti di realtà affiliate alla Fdim, che illustrino le principali politiche pubbliche nei rispettivi paesi e le implicazioni nelle relative realtà sociali.
Interverranno Marcia Campos presidente della Fdim, Maria de Fatima Pelembe (Mozambico), Emma Ortega (Ecuador), Regina Marques (Portogallo), Nguyen Thanh Cam (Vietnam), Wafica Mehdi (Libano)

10/05/14

UCRAINA Appello internazionale

DONNE CHE PRENDONO POSIZIONE E DICONO NO

Per sottoscrivere: 

La Storia ci ha insegnato, a più riprese, che le crisi persistenti e non risolte producono guerra, come se quest’ultima fosse il solo modo di risolvere i conflitti generati dai cambiamenti di rapporti di forza finalizzati a disegnare un nuovo ordine mondiale. Noi ci opponiamo alla volontà degli Stati Uniti,  e a rimorchio dell’Unione Europea , di esportare la crisi, non potendola risolvere al loro interno, in tutto il pianeta imponendo la loro egemonia e provocando guerre che distruggono paesi interi. Dopo l’Afghanistan, il Pakistan, l’Irak, la Libia, la Siria questa è la volta dell’Ucraina.

Vogliamo sottolineare il fatto che installando un focolaio di guerra in Ucraina si tenta di fomentare un guerra civile nel centro dell’Europa, una vera e propria minaccia per tutta l’Europa, alimentando artificialmente un odio fra l’Unione Europea e la Russia ed all’interno della stessa Ucraina fra cittadine/i di origine russa e non. Un conflitto funzionale alle lobby delle armi ed al controllo degli approvvigionamenti di gas e petrolio che ha come obiettivo quello di creare un nuovo equilibrio politico a tutto vantaggio delle forze di destra e fasciste, tanto da favorire l’inserimento di nazisti nel governo provvisorio dell’Ucraina. Va detto che la politica ultraliberista dell’Unione Europa ha preparato il terreno ad una situazione del genere.

Accusiamo i media di sostenere e suscitare, senza alcuna vergogna, sentimenti bellicisti, di disinformare sistematicamente l’opinione pubblica sulle vere responsabilità di quanto sta avvenendo e sul processo reale che ha generato la destabilizzazione in Ucraina. La Russia non è affatto l’istigatrice ma quella che si vuole far passare per tale. Il ruolo dei media è diventato determinante per addomesticare  le coscienze e condizionare il  libero pensiero delle e dei cittadini per questo ci interroghiamo sul silenzio assordante di larga parte della sinistra. Si ha paura di essere definite/i come la vecchia guardia dello stalinismo? Di disturbare la campagna elettorale ? Oppure, ancor peggio, ci si sta preparando alla supina accettazione e messa in opera del Trattato Transatlantico (TTIP) fra USA E Unione Europea ? In ogni un caso un simile silenzio si spiega solo con la subalternità all’ideologia dominante. Una subalternità che crea complicità. Denunciamo inoltre l’arruolamento dei governi sotto la bandiera degli USA e della NATO.

La nostra presa di posizione non vuole affatto dire che noi approviamo la politica della Russia nè quanto sta avvenendo in quel Paese per ciò che riguarda il non rispetto dei diritti umani , la mancanza di diritti civili e gli abusi di potere che sostengono lo sviluppo del modello capitalista. Ma la nostra critica non ci fa chiudere gli occhi sulla partita che si sta giocando in Ucraina.

Auspichiamo che donne e uomini vogliano informarsi in prima persona utilizzando tutte le fonti possibili e prendano posizione contro la guerra, contro l’egemonia omicida degli Stati Uniti e la politica suicida dell’Unione Europea.

Invitiamo le donne, e gli uomini, ad affermare il diritto dei popoli a decidere del proprio destino senza sentirsi minacciati o condizionati e a sostenere il dialogo fra i popoli e fra le cittadine e i cittadini di uno stesso paese.

Per sottoscrivere: 

09/05/14

Ucraina

Dichiarazione congiunta di Awmr Italia  e Wilpf Italia  sull’Ucraina e le elezioni europee
No alla guerra, no ai rigurgiti neonazisti nel cuore dell’Europa
Nei giorni scorsi nella città ucraina di Odessa, più di 40 persone sono state bruciate vive nella Casa dei Sindacati che era stata assaltata e assediata da gruppi paramilitari di estrema destra, sostenitori del governo insediatosi a Kiev con un golpe fomentato e appoggiato dagli Usa e dall’UE.  E' inaccettabile l'indifferenza dinanzi a questo nuovo atto di barbarie che ricorda le operazioni di “pulizia etnica” ricomparse in Europa alla fine del XX secolo. Chiediamo alle istituzioni internazionali la condanna senza ambiguità del massacro e delle operazioni punitive che il governo golpista di Kiev compie contro le popolazioni russofone.  
Non si può restare indifferenti di fronte all’escalation di violenze in Ucraina e alla minaccia gravissima rappresentata dai rigurgiti neonazisti nel cuore dell’Europa, fomentati da chi sta spingendo sulla contrapposizione con la Russia, sulle sanzioni economiche e sullo scontro militare. Appare chiaro, dietro tutto ciò, il piano di Washington: dopo avere esteso sempre più ad est la Nato, approfittare di una nuova guerra fredda per rafforzare l’influenza militare ed economica degli Usa in Europa e coinvolgere gli alleati europei in azioni militari non solo sul fronte dell’est, ma anche su altri fronti che gli Usa vanno aprendo in altre regioni del mondo.
In prossimità delle elezioni europee chiediamo alle forze politiche democratiche e ai candidati al Parlamento europeo di respingere questi piani di guerra; di opporsi all’aumento delle spese militari e rifiutare l’invio di truppe della Nato in Ucraina a supporto dei golpisti ultranazionalisti di Kiev; di fare ogni sforzo per raggiungere una soluzione negoziata e pacifica della crisi ucraina, sulla base della legalità internazionale e della autodeterminazione dei popoli.

Statement by Awmr Italy and Wilpf Italy on Ukraine and European elections
No war , no neo-Nazis resurgence in the heart of Europe
Just few days ago  in Odessa (Ukraine)  more than forty peoples were burned alive in the House of Unions after attacked and besieged by extreme right-wing paramilitary groups, supporters of the Ukraine government that took office in Kiev by a coup fomented and backed by  US and EU.
Indifference before this barbaric act, that reminds us operations of "ethnic cleansing" reappeared in Europe in the late twentieth century, is unacceptable. We ask the international institutions for a clear condemnation of the massacre and stop the Ukraine government’s punitive operations against the Russian-speaking populations .
We can not remain indifferent to the escalation of violence in Ukraine and the threat represented by the neo-Nazi resurgence in the heart of Europe which are fomented by those pushing for military confrontation and economic sanctions against Russia. Behind all this the Washington's plans become clear : further extending NATO to the East, taking advantage of a new cold war in order to strengthen its military and economic influence on Europe, as well as involving the European Allies in military actions not only on the Eastern Front , but also on other fronts that the US are opening up in other regions of the world.
On the eve of the European elections, we ask the democratic political parties and candidates to European Parliament to reject these war plans,  to oppose the increased European military spending, to deny sending NATO troops to Ukraine in support of  the Kiev ultra nationalistic government, as well as to make every effort to reach a negotiated and peaceful solution of the crisis in Ukraine, on the basis of international law and the self-determination of peoples.

06/05/14

UCRAINA

Awmr Italia – Donne della regione mediterranea
No alla guerra, no ai rigurgiti neonazisti nel cuore dell’Europa
Nei giorni scorsi, mentre la Federazione internazionale democratica delle donne, fondata nel 1945  all’indomani della vittoria sul nazifascismo, era riunita a Mosca e ribadiva l’impegno a proseguire la lotta per l’emancipazione delle donne e la libertà dei popoli, nella città ucraina di Odessa, 40 persone sono state bruciate vive nella Casa dei Sindacati che era stata assaltata e assediata da gruppi paramilitari di estrema destra, sostenitori del governo insediatosi a Kiev con un golpe fomentato e appoggiato dagli Usa e dall’UE.  E' inaccettabile l'indifferenza dinanzi a questo nuovo atto di barbarie che ricorda le operazioni di “pulizia etnica” ricomparse in Europa alla fine del XX secolo. Chiediamo alle istituzioni internazionali la condanna senza ambiguità del massacro e delle operazioni punitive che il governo golpista di Kiev compie contro le popolazioni russofone.  
Non si può restare indifferenti di fronte all’escalation di violenze in Ucraina e alla minaccia gravissima rappresentata dai rigurgiti neonazisti nel cuore dell’Europa, fomentati da chi sta spingendo sulla contrapposizione con la Russia, sulle sanzioni economiche e sullo scontro militare. Appare chiaro, dietro tutto ciò, il piano di Washington: dopo avere esteso sempre più ad est la Nato, approfittare di una nuova guerra fredda per rafforzare l’influenza militare ed economica degli Usa in Europa e coinvolgere gli alleati europei in azioni militari non solo sul fronte dell’est, ma anche su altri fronti che gli Usa vanno aprendo in altre regioni del mondo.
In prossimità delle elezioni europee chiediamo alle forze politiche democratiche e ai candidati al Parlamento europeo di respingere questi piani di guerra; di opporsi all’aumento delle spese militari e rifiutare l’invio di truppe della Nato in Ucraina a supporto dei golpisti neonazisti; di fare ogni sforzo per raggiungere una soluzione negoziata e pacifica della crisi ucraina, sulla base della legalità internazionale e della autodeterminazione dei popoli.

UCRAINA

Statement by Awmr Italy on Ukraine
No war , no neo-Nazis resurgence in the heart of Europe
Just few days ago, while women from the whole world were gathered in Moscow during the WIDF SC meeting and reiterated their commitment to continue the struggle for the women’s emancipation and the peoples’ freedom,  in Odessa (Ukraine)  more than forty peoples were burned alive in the House of Unions after attacked and besieged by extreme right-wing paramilitary groups, supporters of the Ukraine government that took office in Kiev by a coup fomented and backed by  US and EU.
It is a new barbaric unacceptable act that reminds us the operations of "ethnic cleansing" reappeared in Europe in the late twentieth century. We ask the international institutions to clearly condemn the massacre and stop the Ukraine government’s punitive operations against the Russian-speaking populations .
Nobody can not remain indifferent to the escalation of violence in Ukraine and the threat represented by the neo-Nazi resurgence in the heart of Europe which are fomented by those pushing for military confrontation and economic sanctions against Russia. Behind all this the Washington's plans become clear : further extending NATO to the East, taking advantage of a new cold war in order to strengthen its military and economic influence on Europe, as well as involving the European Allies in military actions not only on the Eastern Front , but also on other fronts that USA are opening up in other regions of the world.
On the eve of the European elections, we ask the democratic political parties and candidates to European Parliament to reject these war plans,  to oppose the increased European military spending, to deny sending NATO troops to Ukraine in support of  the neo-Nazi government, as well as to make every effort to reach a negotiated and peaceful solution of the crisis in Ukraine , on the basis of international law and the self-determination of peoples.