04/09/11

Cile: per Camila Vallejo misure di  protezione  
Da: MUJERES
La Corte Suprema del Cile ha emesso un ordine di protezione di polizia per la presidente  della Federazione degli Studenti del Cile (FECH), Camila Vallejo, che è in prima linea nel settore dell’istruzione da diversi mesi e che è stata oggetto di minacce di morte attraverso alcuni siti del social networking.

L’ordine del tribunale indica che le forze di sicurezza dispongano, come misura di protezione , una “vigilanza temporanea sul domicilio e la residenza per un periodo di quarantotto ore”.
Inoltre stabilisce che le autorità cilene debbano indagare sulle minacce ricevute dalla dirigente studentesca nelle quali sono indicati il suo indirizzo ed il numero di telefono.
La Corte Suprema ha messo le cose a posto, ha dichiarato che è un reato usare Twitter per rivolgere minacce o molestie o violazioni dei diritti delle persone” ha detto l’avvocato Nelson Caucoto, rappresentante legale di FECH.
Caucoto ha spiegato che questa sentenza crea un precedente perché chiunque cerchi di lanciare minacce sarà perseguito penalmente.
Questa deliberazione della Corte è stata presa dopo il ricorso presentato dai genitori della Vallejo e la revoca di una precedente deliberazione della Corte d’Appello di Santiago che aveva respinto la richiesta avanzata dalla famiglia.
Al proposito, il padre della studentessa cilena, Reinaldo Vallejo, ha detto che “ciò significa un po’ più di tranquillità e possiamo aspettarci che le cose vengano fatte come si deve”.

Camila Vallejo aveva ricevuto diverse minacce alla propria integrità personale attraverso internet. Su facebook si è formato un gruppo contro la rappresentante studentesca che invita ad attaccare la sua residenza a sud di Santiago.
Su Twitter un utente anonimo l’ha minacciata di morte scrivendo” ammazziamo la cagna”.
Allo stesso modo una funzionaria del Consiglio del Libro è stata rimossa dal suo incarico dopo che su Twitter aveva scritto: “Si uccida la cagna e la si faccia finita”.
Le proteste degli studenti cileni sono inziate a metà maggio per chiedere al governo di Sebastián Piñera un’istruzione di qualità e senza lucro”.
Queste manifestazioni contro l’attuale sistema e le politiche del governo continuano, non sono solo gli studenti a chiedere miglioramenti nel settore dell’istruzione,  anche la Central Unitaria de Trabajadores ha convocato uno sciopero il 24 e 25 agosto, al quale si sono uniti gli studenti universitari e delle scuole superiori,  chiedendo una riforma del sistema fiscale , una nuova Costituzione, un sistema di fondi pensioni statali, poiché gli attuali sono tutti privati, maggiori risorse alla sanità e all’istruzione.

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