LA FEDERAZIONE DELLE DONNE GRECHE: SOSTEGNO E SOLIDARIETÀ AI PROFUGHI
L'inesistenza di infrastrutture elementari
nei punti di entrata e di uscita nel
paese (isole dell'Egeo, confine macedone) rende le loro condizioni insopportabili. Abolizione
dei regolamenti di Dublino II e III. Disimpegno della Grecia dai piani
imperialisti degli USA, della NATO e dell'UE
La Federazione delle donne greche
(OGE) esprime pieno sostegno e solidarietà alle migliaia di profughi e
immigrati che cercano rifugio in Grecia poiché sono minacciati e perseguitati
dalle guerre imperialiste e dalla povertà.
Tra questi, ci sono centinaia di bambini e adolescenti non accompagnati,
migliaia di donne, alcune in stato di gravidanza, altre con bambini in
braccio, altre che partoriscono sui
vecchi barconi arrugginiti dei trafficanti alla ricerca di un futuro migliore
per sé e per i propri figli.
Nell’aspettativa di sopravvivere nelle condizioni più avverse e difficili,
senza misure di protezione e cura, essi mettono a rischio la loro sicurezza incappando
nelle reti del commercio di schiavi ed
esseri umani.
C'è troppa ipocrisia da parte dell'Unione europea e dei governi europei,
Grecia compresa. Centinaia di migliaia di persone provenienti dal Medio
Oriente, Asia e Africa sono costretti a diventare rifugiati e immigrati, a causa delle barbare politiche della
NATO, degli Stati Uniti e dell'UE. Sono questi, i responsabili degli interventi
imperialisti in Siria, Iraq, Afghanistan, Libia, Mali, che mirano allo sfruttamento
e al saccheggio delle risorse naturali di Africa e Medio Oriente. I cosiddetti
"jihadisti" sono una loro stessa creazione. Anche il governo greco è
corresponsabile dei piani imperialisti, in linea con la politica
anti-immigrazione dell'Unione Europea, con i regolamenti di Dublino e di Schengen,
coprendo integralmente le responsabilità
dell’Unione europea. Si cerca di gestire e controllare l'aumento dei flussi
migratori con azioni frammentarie e temporanee, che non vanno incontro ai
bisogni delle migliaia di famiglie di profughi e immigrati.
Mentre le autorità centrali e quelle locali si passano la palla l’una con l'altra,
è toccante la solidarietà espressa da donne e famiglie, che offrono tutto ciò
che è possibile per le più immediate necessità dei rifugiati.
Chiediamo alle donne del popolo preoccupate del futuro dei loro figli, di
esprimere attivamente, in tutti i modi la loro solidarietà ai rifugiati,
isolando il veleno razzista e le situazioni di sfruttamento a danno degli
sfollati.
Chiediamo:
- Alloggi decenti e assistenza ai rifugiati fino a quando sarà necessario,
fino a quando partiranno per le loro destinazioni, con controlli medici, cibo,
assistenza legale, interpreti e quant'altro è necessario. Inoltre riteniamo
necessaria la presenza di donne medico e ginecologhe per fornire cure mediche a
quanti più immigrati possibile.
- Nelle isole dell'Egeo devono essere create immediatamente infrastrutture
e centri aperti per l'accoglienza e
l'alloggio dei rifugiati e degli immigrati. Le stesse infrastrutture adeguate (bagni,
docce, ecc) ci dovrebbero essere in entrata e di uscita dal paese, con tutti
gli elementi necessari per l'igiene personale e la pulizia dei locali, così
come fornitura di vestiario e calzature a coloro che ne hanno bisogno.
- Alimentazione adeguata e
appropriata e acqua potabile in bottiglia devono essere fornite dallo Stato,
tenendo conto delle esigenze specifiche dei neonati, bambini (ad esempio,
latte, succhi di frutta, ecc), di donne in gravidanza e pazienti che soffrono di malattie croniche.
- Particolare attenzione da parte di agenzie statali per i minori non
accompagnati, donne in gravidanza, madri e bambini, vittime della tratta di
esseri umani, rifugiati e richiedenti asilo. Inoltre chiediamo l'assunzione
immediata di personale che faccia fronte alle esigenze di accoglienza dei
rifugiati e immigrati, e preveda i servizi
d’asilo necessari, con procedure rapide, affidabili ed eque.
- L'abolizione dei regolamenti di Dublino II e III ; la fornitura immediata
di documenti di viaggio a tutti i rifugiati e gli immigrati diretti negli altri
paesi dell'UE. Malati cronici, neonati e
bambini, donne incinte e le loro famiglie o i loro "tutori legali"
dovrebbero essere accompagnati al confine in via prioritaria e in maniera che
garantisca le loro specifiche esigenze.
- Nessun impegno della Grecia nei piani imperialisti degli USA, della NATO
e dell'UE.
Atene, 28 agosto 2015
L’Ufficio Stampa della Federazione delle Donne Greche (OGE)
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