02/10/16

Colombia/Plebiscito

ACCORDI DI PACE, SI O NO?

In Colombia il plebiscito ha detto No agli accordi di pace. TREMENDO RISULTATO - scrive Judy González-Oriano - SEMBRA CHE LA GUERRA CONTINUI AD ESSERE UN AFFARE PER ALCUNI. Con più del 60% di astensionismo, oltre alle manipolazioni per impedire azioni immediate a favore della pace, il rifiuto degli ACCORDI DI PACE scatena ulteriore divisione non solo politica, ma soprattutto sociale là dove la guerra per oltre 50 anni ha colpito più forte. Negli Accordi sottoscritti a L'Avana - 297 pagine di testo concordato - dopo quattro anni di negoziato fra il governo colombiano e le FARC-EP, con l'attiva mediazione del Venezuela bolivarano e di Cuba, si stabilivano le condizioni - tra gli altri punti - di una riforma agraria con la distribuzione delle terre, la lotta al narcotraffico e la sostituzione delle colture illegali, la partecipazione politica delle organizzazioni popolari e il risarcimento alle vittime del conflitto armato. Inoltre - cosa niente affatto secondaria - si introducevano proposte per una sostanziale uguaglianza di genere nelle rappresentanze politiche ad ogni livello e per i diritti delle donne.
Per queste ragioni la FDIM / WIDF - Federazione Democratica Internazionale delle Donne - che è una delle organizzazioni non governative internazionali designate dal tavolo negoziale per vigilare sull'applicazione degli Accordi, una volta che questi avessero ottenuto la ratifica plebiscitaria - ha sostenuto strenuamente il Sì alla pace.
Il risultato funesto che registriamo oggi - scrive Victoria Saudade - è frutto dell'odio, la disinformazione e il risentimento di un paese profondamente malato che si nega al perdono e alla riconciliazione. Chi ha letto il testo completo degli Accordi - cosa che pochi hanno fatto tra coloro che vanno ripetendo ciò che dicono i mass media addomesticati dalla reazione interna e internazionale - sa che l'uscita politica dal conflitto armato è la cosa migliore che possa accadere in Colombia.
Qui sotto un esempio della propaganda che ha indotto la maggioranza dei votanti - appena il 40% degli aventi diritto - a votare No, e il 60% ad astenersi dal voto.
Dice: "La Colombia è in pericolo di cadere sotto una dittatura comunista e l'imminente approvazione dell'Ideologia del Genere". E' tutto chiaro, no?

(A.D.)

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