21/02/17
19/02/17
14/02/17
NON UNA DI MENO VERSO L’OTTO MARZO
Costruire un Piano femminista
contro la violenza
in tutti i luoghi possibili
www.udinazionale.org
L’UDI (Unione Donne in Italia) è parte della mobilitazione
NONUNADIMENO perché è stata tra le associazioni promotrici del percorso che ha
portato alla marea del 26 novembre a Roma e oltre, sul quale ha attivato il
dibattito dentro e fuori l’associazione.
Vogliamo promuovere insieme a tutte le donne e le realtà che
oggi si riconoscono nel percorso NONUNADIMENO la mobilitazione per l’8 marzo,
da sempre per noi giornata di lotta, alla quale non abbiamo rinunciato nei
momenti di più alta partecipazione, come nei momenti di ridicolizzazione
meschina o indifferenza nei confronti di questa data.
Non dimentichiamo le lotte delle donne venute prima di noi e
siamo consapevoli che la cancellazione è sempre funzionale alla permanenza del
patriarcato che ci costringe, anche subdolamente, a ricominciare da capo come
se fossimo sempre donne smemorate e senza storia.
Oggi, nella fase del neoliberismo trionfante e del tentativo
di restaurazione violenta, espresso da Trump e da tutti i suoi miseri epigoni
ovunque, riteniamo che la mobilitazione possa diffondersi solo se ogni donna si
sente protagonista in prima persona e consideriamo l’esistenza di associazioni
come la nostra, dei Centri antiviolenza, di tutti i collettivi, di gruppi
vecchi e nuovi contro il sessismo e per l’affermazione della libertà delle
donne, l’espressione di una nuova forza politica raggiunta dal Movimento in
Italia, nonostante la censura della scuola, il silenzio dei media, la
svalutazione della politica tradizionale, l’inconsapevolezza di tanti e tante.
Non vogliamo perdere nessuna e se non sarà sciopero generale
di 24 ore come abbiamo richiesto (ma che non si crea a comando) dovremo essere
noi ancora più determinate e creative nella nostra mobilitazione dell’8 marzo e
per questo continueremo il dialogo con tutte le donne in tutti i luoghi delle
nostre vite.
07/02/17
NON UNA DI MENO/BOLOGNA
4/5 febbraio
OLTRE DUEMILA IN ASSEMBLEA
https://nonunadimeno.wordpress.com/2017/02/07/oltre-duemila-allassemblea-nazionale-femminista/
“Siamo una marea, diventeremo oceano”. Con queste parole si è conclusa a Bologna l'assemblea nazionale femminista di “Non una di meno” sui temi del femminismo e contro la violenza di genere.
In oltre duemila da tutta Italia hanno costruito la seconda tappa del percorso verso lo sciopero generale dell’8 marzo che si svolgerà in maniera diffusa in tutte le città d’Italia.
Welfare, lavoro, migrazioni e linguaggio sono stati solo alcuni degli argomenti affrontati nei tavoli tematici nelle aule dell’università di Bologna, tutti declinati in una lettura di genere per il protagonismo femminile e lgbtqi.
“Contro la strumentalizzazione del sessismo in chiave razzista e per la libertà di circolazione per le richiedenti asilo” è l’approccio per la libertà di movimento delle donne migranti. “Vogliamo ribadire che la nostra autodeterminazione sessuale non si tocca, siamo orgogliosamente poco produttive e anomale” hanno raccontato dal microfono dell’aula gremita di donne che hanno applaudito.
Contro le politiche di welfare sono state contestate le pratiche che vogliono la donna riproduttiva e obbligata alla maternità .
In oltre duemila da tutta Italia hanno costruito la seconda tappa del percorso verso lo sciopero generale dell’8 marzo che si svolgerà in maniera diffusa in tutte le città d’Italia.
Welfare, lavoro, migrazioni e linguaggio sono stati solo alcuni degli argomenti affrontati nei tavoli tematici nelle aule dell’università di Bologna, tutti declinati in una lettura di genere per il protagonismo femminile e lgbtqi.
“Contro la strumentalizzazione del sessismo in chiave razzista e per la libertà di circolazione per le richiedenti asilo” è l’approccio per la libertà di movimento delle donne migranti. “Vogliamo ribadire che la nostra autodeterminazione sessuale non si tocca, siamo orgogliosamente poco produttive e anomale” hanno raccontato dal microfono dell’aula gremita di donne che hanno applaudito.
Contro le politiche di welfare sono state contestate le pratiche che vogliono la donna riproduttiva e obbligata alla maternità .
Sull’obiezione di coscienza è stato denunciato quanto la situazione in Europa stia peggiorando e per questa ragione una delle rivendicazioni è stata proprio l’abolizione dell’articolo 9 della 194 che prevede gli obiettori dagli ospedali pubblici: “Combattere la retorica dell’aborto come evento traumatico. Se lo stato ci nega i diritti ci auto organizzeremo. Diffonderemo l’autogestione per l’utilizzo consapevole di farmaci e tecniche per l’interruzione volontaria di gravidanza”.
Relativamente ai centri anti violenza la volontà espressa dall’assemblea è stata quella di “sottrarli alla logica di istituzionalizzazione che li vuole rendere dei servizi neutri” sottolineando che il centro anti violenza deve essere un “centro di elaborazione di politiche femministe e non un servizio assistenziale”.
Sul tema della narrazione nei media mainstream delle tematiche di genere, l’appello è stato: attenzione alle parole perché la violenza sulle donne non venga giustificata con espressioni quali “raptus di follia”.
Il prossimo appuntamento sarà quello del 22 e 23 aprile a Roma per continuare dopo lo sciopero internazionale dell'8 marzo.
Relativamente ai centri anti violenza la volontà espressa dall’assemblea è stata quella di “sottrarli alla logica di istituzionalizzazione che li vuole rendere dei servizi neutri” sottolineando che il centro anti violenza deve essere un “centro di elaborazione di politiche femministe e non un servizio assistenziale”.
Sul tema della narrazione nei media mainstream delle tematiche di genere, l’appello è stato: attenzione alle parole perché la violenza sulle donne non venga giustificata con espressioni quali “raptus di follia”.
Il prossimo appuntamento sarà quello del 22 e 23 aprile a Roma per continuare dopo lo sciopero internazionale dell'8 marzo.
02/02/17
Nonunadimeno/Bologna
4-5 Febbraio 2017
Tavoli tematici contro la violenza
L’ASSEMBLEA NAZIONALE DELLE DONNE si svolgerà sabato 4 febbraio dalle 10 alle 18 e domenica 5 febbraio dalle 10 alle 17, in via Belmeloro 14, zona universitaria di Bologna:
Nella giornata del 4 febbraio si proseguirà con il lavoro degli 8 tavoli per la scrittura del PIANO FEMMINISTA CONTRO LA VIOLENZA.
Tra tutti gli obiettivi e le proposte emerse, ogni tavolo identificherà un punto che possa essere inserito nel documento comune sullo sciopero dell’8 marzo. Stiamo predisponendo una piattaforma di scrittura condivisa on line per facilitare il fondamentale lavoro preparatorio che dovrà essere svolto dagli 8 tavoli da qui al 4 febbraio, vi aggiorneremo a breve.
Nella giornata del 5 febbraio dalle 10 alle 13,30 si continuerà a lavorare all’interno dei tavoli sulle pratiche e le modalità di sciopero dell’8 marzo, mentre dalle 14,30 alle 17 ci sarà la restituzione in plenaria dei report dei tavoli e la stesura del documento “8 punti per l’8 marzo” che costituirà la base di contenuto comune per le diverse mobilitazioni territoriali con cui l’Italia parteciperà allo SCIOPERO GLOBALE DELLE DONNE, appello che ha già raccolto l’adesione di oltre 22 Paesi e su cui diverse assemblee locali si stanno confrontando in questi giorni in tutta Italia.
https://www.facebook.com/events/370983043277392/
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