Appello del Centro regionale arabo della Federazione Democratica Internazionale delle donne (FDIM/WIDF) per fermare l'insensata guerra in Sudan
La Guerra in
atto in Sudan, insensata,
distruttiva e senza principi, è solo uno scontro fra gruppi di potere armati sovrappostosi alla eroica rivoluzione pacifica, civile e democratica di uomini e donne che avevano resistito disarmati ad ogni violenza ed abuso per
realizzare la transizione al potere civile. Il Centro Regionale Arabo della
Federazione Democratica Internazionale delle Donne afferma la sua piena
solidarietà alle Donne sudanesi contro la
guerra che si battono contro i guerrafondai e chiede alle donne del mondo di
sostenerle per fermare la guerra in Sudan, subito e senza condizioni.
Le organizzazioni della regione araba appartenenti al Centro regionale arabo della Federazione democratica internazionale delle donne (WIDF/FDIM) condannano fermamente la guerra in corso nel fraterno Sudan tra l'esercito sudanese e le forze di supporto rapido.
Questa guerra ha causato e continua a causare spargimenti di sangue e battute d'arresto in tutti gli ambiti della vita, economica e politica, in particolare le enormi e catastrofiche perdite di beni e vite di civili disarmati, comprese donne, uomini, bambini e anziani. È una guerra che ha seminato terrore e pericolo ovunque e ha portato i cittadini a cercare rifugio da proiettili e colpi d’artiglieria in luoghi privi dell’essenziale per vivere, senza elettricità, acqua, medicine o cibo.
È solo uno
scontro per il potere e l'egemonia, è una guerra inutile e distruttiva che non
ha principi, che si serve del popolo sudanese in lotta, questo popolo che ha
mostrato al mondo arabo e al mondo intero un alto esempio di rivoluzione pacifica,
progressista , civile, democratica e avanzata, in cui uomini e donne
rivoluzionari disarmati hanno resistito all'oppressione, agli abusi,
all'assassinio e allo stupro con un eroismo senza precedenti, sacrificando
molti martiri e lavorando senza sosta per realizzare il passaggio di potere dai
militari ai civili... fino al fatidico colpo di stato contro l'accordo prodotto
dalla rivoluzione che ha infine imposto, purtroppo, la presa del potere da
parte dei militari e ha ridotto il paese nel suo attuale tragico stato! !
Le
sanguinose battaglie che infuriano oggi in Sudan non hanno alcuna relazione o
connessione con i principi di quella rivoluzione vittoriosa. Al contrario,
contribuiscono al rovesciamento di tutto ciò che la rivoluzione popolare
sudanese aveva accumulato in termini di coscienza e risultati nazionali,
democratici e civili!
Di fronte a
tutta questa situazione, le organizzazioni di donne che fanno parte del Centro
Regionale Arabo della Federazione Democratica Internazionale delle Donne
affermano la loro piena solidarietà alle "Donne contro la guerra" e
dichiarano il loro sostegno contro i guerrafondai nell'amato Sudan. La direzione
della WIDF/FDIM, dalla sua posizione avanzata di osservatrice presso le Nazioni
Unite, è chiamata a compiere un rapido passo per far circolare questo appello
alle organizzazioni competenti delle Nazioni Unite, in particolare al Consiglio
dei diritti umani, e promuovere la più ampia campagna per pubblicizzarlo e
diffonderlo con l'obiettivo di fare pressione per fermare, subito e senza
precondizioni, la guerra in Sudan, nonché per evitare le conseguenze pericolose
in termini di sicurezza all'interno del Sudan e nella regione circostante che
potrebbero derivare dal suo perdurare nel tempo.
Aida Nasrallah, coordinatrice del Centro Regionale Arabo della Federazione Democratica Internazionale delle Donne
20 aprile 2023
Arab Regional Center of the Women's International Democratic Federation (WIDF)
Declaration of Solidarity with the Sudanese people and with "Women Against War" and Call for a broad Arab and international campaign that demands to stop the absurd war in Sudan
The women's organizations of the Arab region and
members of the Arab Regional Center of the Women's International Democratic
Federation FDIM strongly condemn the ongoing war in brotherly Sudan between the
Sudanese Army and the Rapid Support Forces. This war has caused and continues
to cause continuous bloodshed and setbacks in all spectrums of life, economy,
and politics; bringing about enormous and catastrophic losses in property and
lives of unarmed civilians, including women, men, children, and the elderly. It
is a war that sowed terror and danger everywhere and led citizens to take
refuge from bullets and artillery in places that lack the basic necessities to
live, without electricity, water, medicine, or food.
It is only a struggle for power and influence and a
useless and destructive war that has no principles, whose fuel is the fighting
Sudanese people. The Sudanese people presented to the Arab world and the whole
world a high example of a peaceful, progressive, civilized, democratic, and
pioneering revolution, and whose unarmed revolutionary men and women resisted
oppression, abuse, murder, and the violation of their basic rights with unprecedented
heroism, and offered many martyrs and an endless effort to bring about a change
of power, a power transferred to civilians... until the devastating coup
against the agreement sprouted by the revolution, and ended, unfortunately,
imposing control by the military and leading the country to its current tragic
state!
The bloody battles raging in Sudan today have no
"relation" or connection to the principles of that victorious
revolution. On the contrary, they contribute to the overthrow of everything
that the Sudanese Popular Revolution had accumulated in terms of national,
democratic, and civil consciousness and achievements!
Faced with this whole situation, the women's
organizations that are members of the Arab Regional Center of the Women's
International Democratic Federation affirm their full solidarity with
"Women Against War" and declare their support against the warmakers
in beloved Sudan. The leadership of the FDIM and from its advanced position (as
an observer) in the United Nations, is called upon to take a quick step in
circulating this appeal to the relevant organizations in the United Nations,
especially the Human Rights Council, and establishing an extensive campaign to
publish and distribute it to press to immediately stop, the war in Sudan and
without preconditions, as well as avoiding all that could result from the
continuation of such dangerous consequences and the lack of security inside
Sudan and its surroundings.
April 20, 2023
Aida Nasrallah, coordinator of the Arab Regional Center for the Women's International Democratic Federation
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