La segreteria internazionale della WIDF denuncia un nuovo attacco giudiziario del governo salvadoregno di Bukele contro la presidente internazionale Lorena Peña Mendoza, che va ad aggiungersi ai precedenti, secondo una palese strategia di “lawfare”, ossia di uso addomesticato delle procedure legali per intimidire e ostacolare un’avversaria politica.
Denunciamo un nuovo attacco giudiziario e l'aumento
delle molestie e della persecuzione politica da parte del governo salvadoregno
contro la nostra Presidente Lorena Peña
Mendoza.
Nei giorni scorsi sono iniziate le udienze contro
Lorena per un'insulsa e falsa accusa di arricchimento illecito. Accusa che non
ha alcun fondamento probatorio e che, come se non bastasse, si sta sviluppando,
con il rifiuto della Prima Sezione del Tribunale Civile di includere importanti
prove documentali e testimoniali presentate dalla nostra presidente, atto che
costituisce una violazione del suo diritto alla difesa.
Questa azione
viola il diritto alla difesa e a un processo giusto e imparziale.
A questa grave situazione si aggiunge ora la presentazione
di una falsa denuncia priva di elementi probatori presentata alla Procura dal
partito al potere in Salvador, in cui si chiedono nuovi processi con nuove
accuse contro Lorena Peña Mendoza.
Denunciamo
questi atti che violano i diritti umani della nostra presidente, chiediamo che
sia garantito un processo giusto e imparziale e che sia riconosciuta la sua
innocenza.
Chiediamo che
cessi la persecuzione politica (messa in atto attraverso il sistema
giudiziario) contro Lorena Peña Mendoza e che queste azioni del governo non
raggiungano il livello criminale.
Chiediamo che
sia rispettata l'integrità fisica e morale di Lorena Peña Mendoza, presidente internazionale
della WIDF.
La segreteria internazionale della WIDF
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