05/08/24

ICAN / L’eliminazione delle armi nucleari sarebbe il dono più grande che potremmo fare alle generazioni future

 Il 6 e il 9 agosto 2024 ricorre il 79° anniversario dei devastanti attacchi nucleari statunitensi contro Hiroshima e Nagasaki, che uccisero più di 210.000 persone, tra cui circa 38.000 neonati e bambini.

Hiroshima


In un nuovo importante rapporto pubblicato dall’ICAN (International Campaign to Abolish Nuclear Weapons), viene descritto in dettaglio il danno catastrofico inflitto ai bambini nelle due città giapponesi, così come a coloro che vivono vicino ai siti di test nucleari in tutto il mondo. La conclusione principale del rapporto è che i bambini hanno maggiori probabilità degli adulti di morire o subire gravi danni in un attacco nucleare, data la loro maggiore vulnerabilità agli effetti delle armi nucleari: calore, esplosioni e radiazioni. Il fatto che i bambini dipendano dagli adulti per la loro sopravvivenza li espone anche a un maggiore rischio di morte o di difficoltà in seguito a un attacco nucleare, a seguito della distruzione dei sistemi di supporto.

Questi effetti dovrebbero avere profonde implicazioni nei processi decisionali nei paesi che attualmente possiedono armi nucleari e in quelli che ne sostengono il mantenimento, come l’Italia, in quanto parte di alleanze militari. Anche se i bambini non hanno avuto alcun ruolo nello sviluppo di questi dispositivi apocalittici, sono quelli che soffriranno di più in caso di un loro utilizzo: questo è uno dei tanti motivi per cui tali armi devono essere urgentemente eliminate. 

Nelle parole del segretario generale dell’ONU, António Guterres: “Le armi nucleari sono la potenza più distruttiva mai creata. Non offrono sicurezza, solo carneficine e caos. La loro eliminazione sarebbe il dono più grande che potremmo fare alle generazioni future”.



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