Awmr Italia- Donne della Regione Mediterranea ha derito alla campagna lanciata su Peacelink contro la dissennata decisione della NATO di schierare nuovamente in Germania gli euromissili che erano stati smantellati e proibiti con il trattato INF. Una decisione gravissima che contribuirà ad acuire le già altissime tensioni internazionali e ad avvicinare ulteriormente il rischio di una catastrofe nucleare.
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Disegno R.Goffredo |
La decisione della Nato di ritornare a schierare entro
il 2026 gli euromissili che erano stati banditi dal trattato INF – come si dice
nell’appello che accompagna il lancio della campagna – è di una gravità
assoluta perché segna l’inizio di una nuova escalation nucleare in Europa.
Negli anni ‘80, consapevoli della gravità di questo
rischio, l’Unione Sovietica e gli Sati Uniti, sotto la pressione di una grande
mobilitazione dei movimenti pacifisti e col concorso di forze politiche europee
più responsabili, firmarono il trattato sulle forze nucleari a medio raggio(INF), quelle più rischiose per l’Europa, perché costringeva i paesi europei a sacrificarsi facendo da “scudo” agli Stati Uniti in un eventuale confronto nucleare Est-Ovest.
Quel trattato, che portò all’eliminazione di 2692
missili e a un abbassamento sostanziale del rischio e delle tensioni
internazionali, è stato annullato, inizialmente dagli Stati Uniti nel 2018, e
oggi la NATO ha deciso di schierarne di nuovi in Germania.
Tale decisione contribuisce in maniera sconsiderata ad
avvicinare il rischio di una catastrofe nucleare in Europa e, mentre le superpotenze
nucleari si rimpallano colpe e responsabilità, i governanti europei, invece di
adoperarsi per risolvere in modo ragionevole e condiviso le controversie e i
conflitti, ci stanno trascinando nuovamente nella spirale di un avventurismo
bellicista, di cui l’opinione pubblica fatica a percepire la pericolosità.
«Con i nuovi missili ipersonici la situazione può
sfuggire di mano – avverte l’appello – anche per un semplice errore e le
decisioni di rappresaglia nucleare vengono prese in una manciata di secondi. Oggi
in gioco c’è il rischio di una guerra nucleare sempre più vicina con la
decisione della Nato. È responsabilità di ciascuno di noi prendere posizione e
chiedere ragionevolezza. Facciamo sentire la nostra voce prima che i nuovi euromissili
vengano installati».
Per sottoscrivere l’appello e aderire alla campagna: www.peacelink.it/noeuromissili
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