Chi si preoccupa dei diritti umani degli indignados?
di Magalys Arocha
Federazione delle Donne Cubane
Grecia, Spagna, Portogallo, Italia, Cile, Israele, Stati Uniti ... la gente ha manifestato nelle strade il suo disaccordo, la sua frustrazione, la sua rabbia contro il (dis)ordine economico neoliberista dominante, per cui un governo mette in atto tagli draconiani per compiacere un insaziabile Fondo monetario internazionale, che a sua volta "salva" i poteri finanziari che hanno causato la crisi, o considera l'istruzione come un privilegio o un'altra delle sue merci.
La protesta contro il ladrocinio istituzionalizzato ha avuto un alto costo in morti e feriti, senza che per questo gli organismi internazionali abbiano emesso alcuna risoluzione, né i grandi mass media abbiano alzato il dito accusatore, o che
Il 15 ottobre, in risposta ad una chiamata globale, milioni di persone sono scese in piazza in 951 città in 82 paesi. Una moltitudine senza distinzione di genere, razza o credo politico che richiede un cambiamento globale e riceve sfratti, repressione brutale e smisurata, in mezzo ad un silenzio complice ed una schiacciante impunità.
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