20/06/13

SIRIA

Appello della Wilpf Italia alla ministra Emma Bonino


nei mesi scorsi la Lega Internazionale di Donne per la Pace e la Libertà (WILPF)si è rivolta alle massime autorità dei Paesi Europei per sollecitarle a cercare una soluzione negoziata alla guerra in Siria.
Come organizzazione internazionale di donne di lunga data, che dal 1915 lavora per realizzare un mondo di pace, la WILPF ha partecipato alla 22a sessione del Consiglio dei Diritti Umani, in cui una Commissione di Inchiesta ha riferito sulla Siria, mettendo in evidenza le violazioni dei diritti umani da entrambe le parti e cercando il coinvolgimento della Corte Penale Internazionale ( da Lei così fortemente voluta!).
Nel giugno 2012  il comunicato finale del Gruppo di Azione per la Siria individuò iniziative e misure per garantire la piena attuazione del piano in sei punti ,e le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza 2042 e 2043 tra cui una cessazione immediata della violenza in tutte le sue forme.
Riteniamo inverosimile che si possa pensare- come hanno mostrato Francia e UK -che la fornitura di armi  ad una delle parti in questo conflitto possa portare alla fine della violenza.
Tutte le armi sono usate per uccidere, e il numero dei civili morti in questo conflitto continua a salire. La quantità di sfollati mette a rischio la stabilità di tutta la regione.
Abbiamo invece apprezzato la determinazione con cui Lei, Onorevole Bonino, ha rivendicato il NO dell’UE al ritiro dell’embargo di armi alla Siria.
In particolare in questi difficili giorni.
La esortiamo a non cedere né nei confronti dell’UE, né del Governo italiano e a usare forza diplomatica e poteri di negoziazione per portare le parti in conflitto in Siria al Tavolo del negoziato. Tutti i conflitti devono terminare con un accordo negoziato, che è ciò che è necessario ora.
Con la Sua azione ha dimostrato concretamente il valore della presenza di una donna nei livelli alti della politica. La UNSC 1325 è stata in questo caso attuata.

Per la WILPF Italia
la presidente Antonia Sani

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