16/12/14

DOCUMENTO


Le politiche europee e la salute delle donne in Grecia  

La Federazione delle Donne Greche (OGE) si è sempre interessata del problema sanitario in generale e in particolare del problema dell’assistenza sanitaria alle donne lavoratrici: è stato sempre un obiettivo per cui lottare.
Tuttavia, ultimamente si registra un graduale aumento della morbilità tra gli strati popolari, insieme a un deterioramento della salute, probabilmente a causa del peggioramento delle condizioni di vita e di lavoro, nonché dei drammatici cambiamenti nel sistema sanitario pubblico.

Per affrontare questo problema abbiamo organizzato una campagna sull’ASB, da svolgersi nei mesi di ottobre, novembre e dicembre nel nostro paese e anche a livello europeo, secondo quanto stabilito nell’ultimo esecutivo internazionale della WIDF.
L'obiettivo principale di questa campagna è di sottolineare le principali cause di questa situazione, indicarne i responsabili ed organizzare la nostra lotta su basi solide.
Abbiamo scelto l’ASB perché ha un grande impatto sugli strati popolari e soprattutto sulla salute delle donne.
L'enorme importanza dell’ASB per la salute individuale e collettiva consiste nel fatto che essa deve coprire una larga scala di prevenzione delle malattie e di servizi per la promozione della salute, da destinare sia alle persone sane, nel corso della loro vita, sia alle persone non sane in forma di cure mediche e terapie di riabilitazione.
Al giorno d'oggi, nel nostro paese l’ASB viene fornita dal sistema sanitario pubblico, gli interventi di organizzazioni non governative e altre organizzazioni di volontariato, ambulatori privati e  aziende sanitarie private.


Dove e come si struttura la sanità

Il modo in cui una società e la rispettiva economia si sono formate e sviluppate, e di conseguenza il ruolo e il livello di sviluppo del rispettivo sistema sanitario, coi servizi sanitari che esse forniscono, giocano un ruolo critico nella formazione della salute di una persona dall’infanzia fino alla età avanzata.
La salute e il benessere di una persona sono legati alle loro condizioni di vita e di lavoro, con tutti quei fattori che giorno per giorno peggiorano a causa di politiche impopolari e per l'intensità di sfruttamento delle persone.
Povertà, disoccupazione, contratti di lavoro precari, ansia, insicurezza ecc. deteriorano la salute fisica e mentale.  
Tuttavia, ci sono solo due vie di sviluppo. Quella al servizio dei monopoli e quella al servizio dei bisogni attualmente crescenti della classe lavoratrice e della popolazione in generale. La sanità, in sostanza, è una questione politica e sociale di classe.

Le politiche dell'UE in materia di Sanità

Poniamo particolare attenzione a questo capitolo, perché le linee guida fondamentali delle politiche sanitarie di questo paese  e degli altri paesi europei si stanno determinando nell’UE, nel quadro della sua politica generale, ovviamente con la partecipazione e la responsabilità dei vari governi interessati.
Sulla strategia sanitaria dell'UE nel 2014-2020, le direttive principali della politica sanitaria pubblica e del sistema sanitario si basano sulla logica " costi/effetti" e sono le seguenti:  
   
• La contrazione e il degrado del settore pubblico della sanità e il ruolo crescente del carattere commerciale di esso in termini di aumento dei costi pagati dai pazienti.
  
• Il supporto del settore imprenditoriale privato ai servizi sanitari e assistenziali.

• Il riconoscimento della competitività come fattore di sviluppo anche del sistema sanitario.
                  
Nel quadro di questa politica, la promozione, la tutela e riabilitazione sanitaria comportano dei costi che il capitale considera come un fattore negativo per la competitività. In questa logica, tutte le misure adottate in materia di prevenzione, cura, riabilitazione non sono considerate nella prospettiva di coprire le attuali esigenze delle famiglie dei lavoratori, ma il criterio principale è se rispondono agli interessi del Capitale e quali ne sono gli effetti sulla competitività delle imprese.
Nei documenti dell’UE sulla sanità non si risparmiano ipocrisia e demagogia al fine di nascondere il carattere impopolare di tali misure. Per esempio, si parla di "investire nella sanità popolare", di "aumento delle disuguaglianze", di garanzie per la "coesione sociale". Si usano questi termini ipocriti per descrivere soprattutto il modo in cui viene fornita l'assistenza sanitaria essenziale, i servizi di welfare, attraverso l'adozione di "pacchetti di prestazioni minime" per i gruppi sociali più vulnerabili, "reti di sicurezza" e sostegno al volontariato, che assicurano appena la sopravvivenza della persona e non ne garantiscono il benessere. Quindi, quanto basta per mantenere la capacità lavorativa dell’individuo senza reagire o rivendicare i propri diritti e  misure che coprano le sue necessità sanitarie effettive.  
Insomma, dal momento che  il modo capitalistico di sviluppo dell'economia e le sue conseguenze (estrema povertà, disoccupazione, numero enorme di popolazione senza assicurazione sanitaria, ecc) sono considerati come dati oggettivi, occorre cercare di gestirli.  
Con l'attuazione di tali direttive, si verificano conseguenze drammatiche. E cioè: chiusura di  unità ospedaliere e soppressione di dipartimenti ASB, riduzioni del personale, abolizione dei contratti a tempo indeterminato e aumento dei contratti di lavoro flessibili, drastica riduzione dei servizi e delle prestazioni per le persone assicurate, ancora meno servizi (pacchetto minimo di servizi) su centinaia di migliaia di poveri non assicurati, aumento dei ticket su farmaci, esami e cure di prevenzione e riabilitazione.

La situazione odierna

  Dopo i cambiamenti drammatici sui servizi e le prestazioni sanitarie erogate dai fondi assicurativi (compagnie di assicurazione statali) e dalle unità sanitarie statali, siamo arrivati ad un sistema sanitario pubblico sottodimensionato fornito dallo Stato in strutture pubbliche degradate. Nonostante il fatto che vi sia una evidente inadeguatezza, il processo di declassamento / restringimento è ancora in piena attività. Inoltre, il costo di ogni servizio che prima si usava coprire con quei fondi assicurativi che ora sono stati tagliati, deve essere coperto dai pazienti stessi e, nella maggior parte dei casi, ad un prezzo molto più elevato.
Allo stesso tempo, c'è stato un drammatico calo dei finanziamenti a carico del bilancio statale e un parallelo aumento dei pagamenti a carico del paziente per i servizi sanitari e medicinali. Ad esempio, una diminuzione del 50% della quota assicurativa statale per i farmaci ha portato ad un aumento medio dei pagamenti effettuati dai pazienti (la quota dei pazienti è aumentata dal 9% al 28% in media). Va aggiunto che il numero di farmaci non coperti dai Fondi assicurativi statali è aumentato. Il costo di questi farmaci deve ora essere totalmente coperto dai pazienti.
 Molte indagini e analisi statistiche condotte hanno dimostrato quanto possa essere pericolosa questa situazione. Questo fatto, e non un’idea  umanitaria / progressiva, ha portato il governo a proporre leggi in parlamento secondo cui i servizi assicurativi minimi essenziali saranno forniti alle persone non assicurate dai fondi assicurativi pubblici (ovviamente quei pazienti devono pagare la loro quota sul prezzo dei farmaci).
Vale la pena notare che il finanziamento per coprire i non assicurati sarà ricavato dai tagli sui servizi sanitari, l'aumento di contribuzione per coloro che pagano la propria assicurazione, la tassazione aggiuntiva sul costo dei servizi assicurativi, medicinali e altri prodotti. Non ci saranno invece ulteriori finanziamenti dal bilancio statale.
I fattori di cui sopra insieme con il peggioramento delle condizioni di vita e di lavoro hanno messo a dura prova la salute dei lavoratori. E’ aumentata la quantità di malattie connesse con la professione per uomini e donne. Lo stesso accade con le malattie croniche, che si sono aggravate e sono aumentate di numero. L'aspettativa di vita è diminuita e la mortalità perinatale è aumentata.
Un'altra nota importante è che il tasso di natalità del Paese è diminuito al punto che il numero dei morti supera quello dei nuovi nati.
          
La salute delle donne

Le donne hanno esigenze aggiuntive e specifiche di servizi sanitari e sociali. Tali esigenze derivano sia dalla funzione biologica femminile della maternità sia dal loro impari status sociale. Quest'ultimo unito agli altri fattori si ripercuote sul loro stato di salute.
 Salute e servizi sociali, a parere dell’OGE, dovrebbero essere forniti totalmente e gratuitamente a tutta la popolazione dal sistema sanitario nazionale e di welfare. Necessità supplementari e specifiche esigenze delle donne, siano esse greche o no, dovrebbero essere incluse nell’assistenza in tutto l’arco della loro vita.
 Le politiche sanitarie attuate dai vari governi hanno un doppio effetto negativo sulle donne. Da un lato esse pesano sulla salute delle donne per via delle disuguaglianze di genere e sociali - come descritto sopra  - e dall'altro scaricano sulle donne sempre maggiori responsabilità riguardo ai malati, gli anziani, le persone disabili, ecc, responsabilità che dovrebbero essere in primo luogo a carico dello Stato.
 Le politiche governative si sono sviluppate in modo da non tenere in alcun conto la tutela della donna secondo le sue esigenze specifiche aggiuntive, che abbiamo sopra indicato, specialmente nel campo della prevenzione.
In particolare, le carenze di strutture pubbliche, soprattutto nel livello primario, sono enormi. Il fatto che la maternità e tutto ciò che è correlato ad essa sia stato trasformato in un business è assurdo. I consultori e le cliniche ginecologiche privati superano quelli pubblici.
 I servizi di salute e sicurezza sanitaria negli ambienti di lavoro sono o inesistenti o degradati e inadeguati, o consegnati totalmente al settore privato. Non ci sono studi, né misure di protezione per la fertilità maschile e femminile e l'allattamento al seno.
 La tutela istituzionale della maternità e dell'allattamento al seno è essenziale e, nella maggior parte dei casi non viene applicata. La maternità è considerata un affare di famiglia e un peso per il datore di lavoro e lo stato. Ci sono casi in cui le donne incinte sono licenziate o, all’atto dell’assunzione, si chiede loro di firmare un documento che le impegna a non restare incinte. Ci sono stati tagli significativi alle prestazioni. L'assegno di natalità è ora disponibile solo per le donne che partoriscono a casa. Questa misura non è solo regressiva, ma pericolosa e disumana.
 Inoltre c'è stata una significativa diminuzione del numero di donne che possono chiedere il congedo parentale o per l'allattamento.
 Enormi problemi si verificano nel campo della fecondazione in vitro (FIV). In Grecia abbiamo raggiunto due tristi record. Il primo riguarda le coppie che cercano aiuto e si rivolgono alla fecondazione in vitro, il secondo riguarda la aziende che si occupano di ciò. Il costo in denaro (oltre quello psicologico) per una prova è di circa 3500 euro e di solito sono necessari dai quattro ai sei tentativi. Il giro d’affari per la FIV è inconcepibilmente enorme.
 In più: non ci sono né programmi né monitoraggi, come dovrebbe essere, mentre dovrebbe essere garantita  la vaccinazione gratuita contro il cancro al collo dell'utero per le giovani. Molte donne non si possono permettere i controlli preventivi contro i tumori ginecologici (PAP test, mammografie), osteoporosi ecc., così il numero delle donne che fanno questi test è bassa e si abbassa ulteriormente  in seguito alla crisi finanziaria.
  Centri di pianificazione familiare, da un lato sono disponibili solo nelle aree urbane e in numero limitato, dall’altro il loro ruolo e la funzione non è di informare soprattutto i giovani delle classi popolari sulla salute riproduttiva, sulle condizioni che influenzano la fertilità dei sessi, le scelte di contraccezione, le condizioni necessarie per avere un figlio, ecc. Ovviamente si tratta di decisioni politiche e non di errori.

Funzione e importanza dell'assistenza sanitaria primaria
         
Noi dell’OGE riteniamo che l'assistenza sanitaria sia un bene sociale, un diritto di ogni essere umano e in particolare le donne. Non si tratta di un affare di famiglia o personale, ma una responsabilità e un obbligo dello Stato che dovrebbe renderlo disponibile ugualmente e gratuitamente a tutti.
La prevenzione è una priorità assoluta. La prevenzione primaria è associata all'estinzione dei fattori che causano la malattia e alle vaccinazioni, mentre la prevenzione secondaria è associata alla diagnosi  precoce della malattia, in modo da avere a  disposizione migliori opzioni di trattamento.
 Prevenzione primaria e promozione della salute sono associate all'aggiornamento della qualità dei servizi sanitari che vengono offerti, come ad esempio la vaccinazione. Tuttavia, si ottengono prima di tutto cambiando e migliorando la vita sociale e le condizioni di lavoro. Per cambiare la vita sociale e le condizioni di lavoro, il prerequisito è il capovolgimento dell’attuale modo di sviluppo economico e sociale che pone al centro il profitto. Il cambiamento dovrebbe avvenire in direzione di un modo che ponga al centro i bisogni reali della gente.
 Prevenzione e trattamento secondario sono direttamente associati al carattere, gli obiettivi di cura della gente e la funzione del sistema sanitario, vale a dire se vogliamo un sistema sanitario pubblico gratuito per tutti o il sistema orientato al  business che abbiamo oggi.

La struttura chiave che fornisce servizi sanitari di base dovrebbe essere il Centro di Sanità Pubblica, con le sue ramificazioni, le speciali unità mobili sviluppate in tutto il paese su basi geografiche, di popolazione ed epidemiologiche, in modo che l'intera popolazione possa essere coperta gratuitamente, anche se vive nella contrada più remota del paese.
L'unità centrale da cui i rami, le unità speciali e mobili si dipartono, dovrebbe avere ogni reparto e specializzazione necessari. Centro di pianificazione familiare, centro vaccinazioni, centro per donna e bambino, centro di salute mentale, uffici di fisioterapia, farmacia ecc., in modo da soddisfare tutte le esigenze reali di salute e benessere della società. I farmaci dovrebbero essere forniti gratuitamente 24 ore su 24.
            Il centro sanitario è il nucleo dove la ricerca verifica i problemi di salute delle aree locali, dove vengono sviluppati tutti i programmi di prevenzione e di salute e sicurezza dei lavoratori e dove sono raccolti tutti i dati relativi ai bisogni della popolazione. È il collegamento principale con i restanti livelli del sistema sanitario.  
 Insistiamo sul servizio sanitario scolastico e sui servizi sanitari e di sicurezza in ogni ambiente di lavoro. Sulla salute mentale dei bambini e delle donne di ogni età. Sul servizio di "assistenza sanitaria domiciliare" per i pazienti diversamente abili, nonché il servizio di "assistenza sociale a domicilio" fornito dall’Ente locale. Sui servizi che proteggono la salute dalle conseguenze di qualsiasi forma di violenza, prostituzione e traffico di esseri umani.
 I centri sanitari devono essere dotati di personale adeguato, per numero e specializzazione, con una base di ore di lavoro e contratto a tempo indeterminato a tempo pieno.
 Il medico di famiglia è la chiave di collegamento tra la famiglia e il centro di salute.
 Questo servizio sanitario pubblico gratuito primario dovrebbe funzionare nell’ambito del sistema integrato pubblico e gratuito di salute e welfare, finanziato dallo Stato, senza alcuna spesa a carico dei lavoratori.  
Inoltre, le aziende private che si occupano dell'assistenza sanitaria primaria dovrebbero essere abolite nel quadro della abolizione di ogni logica di profitto nel campo della Sanità. Quelle che soddisfano gli standard richiesti dovrebbero essere statalizzate.  

Noi dell’OGE, attraverso le nostre organizzazioni e gruppi diffusi in tutta la Grecia, abbiamo la responsabilità di avvicinare e informare le donne lavoratrici, i lavoratori, liberi professionisti, pensionati, agricoltori, scienziati a contratto, studenti, immigrati. Dovremmo combattere concezioni quali "costo-beneficio", "pacchetti minimi di servizio", "impossibile" e "irraggiungibile".    
   
L'esperienza dell’Unione Sovietica e degli altri paesi socialisti, dove i servizi sanitari primari avevano la prevenzione come priorità assoluta, ed erano disponibili nelle fabbriche, scuole, quartieri e villaggi gratuitamente e regolati sui bisogni di donne, madri, bambini e persone con esigenze particolari, dimostra non solo che quello attuale è un sistema abusivo marcio, ma mostra anche la possibilità di utilizzare la ricchezza che produciamo, per coprire tutte le esigenze di assistenza sanitaria correnti della popolazione.
         L’OGE ritiene che attraverso la lotta della classe operaia, degli strati popolari e delle donne, l’esigenza attuale di un sistema di salute e welfare pubblico e gratuito possa essere soddisfatta, a condizione che si colpiscano i monopoli e il loro strapotere. Questa enorme responsabilità spetta al movimento delle donne nel nostro Paese e in tutta l'UE.
 Stiamo lottando per la creazione di tutti quei presupposti a livello sociale e politico per la creazione di una società diversa senza sfruttamento, ma con un sistema sanitario quale quello sopra descrittori cui abbiamo bisogno.
 Allo stesso tempo stiamo lottando non solo perché non passi ciò che si vorrebbe far passare, ma, in questo particolare contesto, noi reclamiamo la restituzione di tutto ciò che ci è stato sottratto negli ultimi anni.



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