22/12/15

FDIM 70 Anni !

CARTA DE L’AVANA 2015


Dichiarazione d’intenti sottoscritta dalle partecipanti alla conferenza della Federazione Democratica Internazionale delle Donne, a L’Avana il 1° dicembre 2015 

Noi, componenti la segreteria della Federazione Democratica Internazionale delle Donne e il comitato direttivo, coordinatrici degli uffici regionali, delegate delle organizzazioni affiliate e invitate alla celebrazione del 70 ° anniversario della FDIF / FDIM, riunite a L'Avana, Cuba, dal 28 novembre al 1 ° dicembre 2015, ribadiamo la validità dei principi antifascisti, antimperialisti e di pace che hanno dato origine alla nostra organizzazione mondiale nel suo primo Congresso, tenutosi a Parigi nel 1945.

Viviamo in tempi complessi, nei quali non solo assistiamo a guerre convenzionali, ma anche all’intensificarsi dell'aggressività imperiale sui fronti economico, politico, sociale e culturale e, di conseguenza, all’aumento di disoccupazione, povertà, miseria e al moltiplicarsi  delle guerre.

Nel mezzo di questi conflitti ci siamo noi donne, vittime dirette in ogni conflitto e, allo stesso tempo, combattenti. La nostra lotta si propone di rispondere ai bisogni attuali, che ci sono negati dal potere dei monopoli, a capovolgere strutture di dominio che sostengono le disuguaglianze, tra i paesi del mondo, dentro le nazioni e dentro la vita quotidiana stessa, dove sopravvivono e si  riproducono i rapporti di potere.

In questa congiuntura, siamo pienamente consapevoli del carattere ingiusto che lega strettamente il capitalismo e il patriarcato, e crediamo che solo in una società senza sfruttamento di un essere umano sull’altro, le donne possano raggiungere l'uguaglianza e l'emancipazione.


Pertanto, esprimiamo la nostra solidarietà con:

• le donne di tutto il mondo che subiscono gli effetti di guerre imperialiste, conflitti e  conseguenti uccisioni, violazioni e violenze sessuali, migrazioni, la condizione di rifugiati e sfollati.

• coloro che sono oggetto di violenza in tutte le sue forme, comprese le molestie e il degrado simbolico, gli embarghi e le sanzioni economiche per mirano a penalizzare le persone e ricadono principalmente sulle donne e le bambine,

• le vittime del terrorismo in qualsiasi variante, compreso il terrorismo di Stato sistematicamente praticato dalle potenze egemoniche,

• le donne e le bambine che sopportano il peso maggiore della povertà, l'analfabetismo, l'esclusione sociale, la tratta e la prostituzione

• ognuna delle nostre sorelle discriminate ed escluse per la loro condizione di  classe, etnia, colore della pelle, origine, orientamento sessuale e posizione geografica,

• ognuna delle persone che lottano per gli interessi della classe operaia, contro il razzismo, il fascismo e la xenofobia.

• le lotte del movimento femminile e femminista volte alla realizzazione dell’uguaglianza sociale degli esseri umani, al rispetto di tutti i diritti delle donne, compresi i diritti sessuali e riproduttivi, e alla protezione della maternità libera e consapevole; per il lavoro dignitoso e stabile, con pari retribuzione per lavoro di pari valore per gli uomini e le donne, per il diritto alla sicurezza sociale, all’istruzione e assistenza sanitaria pubblica, gratuita e universale.

• la chiamata urgente alla protezione  e salvaguardia dell'ambiente, alla promozione della sicurezza e sovranità alimentare, per il bene delle nostre popolazioni e la conservazione della specie umana,

• le lotte dei movimenti sociali contro il capitalismo predatorio e patriarcale e la controffensiva imperiale in atto.

Ancora una volta riaffermiamo il nostro impegno con i principi della Federazione democratica internazionale delle donne (FDIF / FDIM) e la lotta per la piena parità tra uomini e donne, per la piena dignità e valorizzazione delle donne, per la costruzione di un mondo di pace, solidarietà e giustizia sociale per tutti gli esseri umani.


L’Avana, 1° dicembre 2015

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