LIBERTA' DELLE DONNE E FONDAMENTALISMI
Roma, Casa internazionale delle donne, 26 novembre 2016, ore 10
Libertà delle donne e fondamentalismi è il tema dell'incontro che terremo a Roma, il 26 novembre 2016 dalle 10 alle 13, nella sala Simonetta Tosi della Casa internazionale delle donne, in via della Lungara 19
Abbiamo stabilito questo orario, contenendo il
nostro incontro alla sola mattinata del 26 novembre per consentire a tutte
noi di partecipare alla manifestazione
nazionale contro la violenza sulle donne prevista nella stessa giornata a
partire dalle ore 14.
Da alcuni mesi il nostro gruppo sta ragionando, e
invitiamo coloro che lo vorranno ad unirsi a noi, su un pezzo di realtà che coinvolge tutte le nostre vite:
la libertà delle donne di fronte allo sviluppo di vecchi e nuovi
fondamentalismi. E’ nostro intento arrivare ad organizzare un seminario
internazionale su questo tema entro la prossima primavera.
Viviamo in un'epoca segnata da regressioni culturali e politiche, da
violenze, sulle persone e sulle popolazioni, da guerre e da migrazioni. Spesso
la religione, qualsiasi essa sia, viene usata per “giustificare” atti
repressivi e di violenza, politiche distruttive e degradanti della civiltà umana.
I fondamentalismi possono avere natura differente,
ma sono sempre “totalizzanti” ed “escludenti”; a noi interessa ragionare su
alcuni: quelli che più hanno come bersaglio la libertà delle donne, i
fondamentalismi religiosi o ideologici a oriente e occidente la cui ossessione
è cancellare la possibilità di queste ultime di disporre liberamente del
proprio corpo e della propria mente. Spesso essi si intrecciano con altri
fondamentalismi, i cui effetti minano alla radice la libertà delle donne, che è
a nostro avviso un indicatore del livello di libertà e civilizzazione generali.
Pensiamo a quello “tecnologico-scientifico” e a quello del “libero mercato”:
dal dominio della tecnologia sui nostri corpi alle guerre, i loro effetti
disastrosi sono sotto gli occhi di tutti.
L'altra faccia della violenza è la estrema
debolezza del pensiero e della capacità di immaginare alternative fondate
sull'inclusione e la partecipazione. La volontà di riconoscere criticamente le differenze e farle coesistere,
può essere un antidoto all'assolutismo fondamentalista.
E' come se la straordinaria avanzata delle donne
nel mondo negli ultimi decenni dovesse essere ricacciata indietro. Ma la
resistenza delle donne si manifesta, in modi diversi, in molte parti del mondo.
Per questo nell'incontro che vi proponiamo, non
vogliamo limitarci a denunciare gli attacchi e la regressione né ad analizzare
teoricamente le diverse forme di fondamentalismi che percorrono il mondo. Ci
interessa confrontare a approfondire linguaggi e modi diversi per vivere e/o
costruire la propria identità e la critica ad appartenenze imposte; vorremmo confrontare pratiche ed esperienze
di resistenza ai fondamentalismi, in cerca di alternative, i segni del
cambiamento che queste esperienze portano con sé, in particolare in quei luoghi di conflitto dove è centrale
il ruolo delle donne nei processi di costruzione della pace, del dialogo e
della convivenza: in Europa come in America Latina, in Medio Oriente e
nel Nord Africa, a oriente e occidente....
Noi, donne di diverse generazioni e differenti esperienze
sociali e culturali, legate dal filo dell'affermazione di sé e della
autodeterminazione, pensiamo che la costruzione di alternative passi anche
attraverso il legame e la relazione con donne di altri paesi, con altre
esperienze ed altre pratiche, ma che si riconoscono legate da questo stesso
filo.
Molte, in anni precedenti, hanno stabilito legami e
realizzato scambi attraversando confini geografici e allargando insieme ad
altre i confini del ragionamento. Vogliamo riprendere e rafforzare questi fili
alla luce della realtà in cui viviamo, per costruire relazioni in grado di
produrre su di essa un'azione di trasformazione.
Ci auguriamo che accogliate il nostro invito e in
attesa di incontrarci vi inviamo i nostri più affettuosi saluti.
Francesca
Koch, Donatella Artese, Antonia Sani, Alessandra Mecozzi, Ada Donno, Anna
Picciolini, Giuliana Beltrame, Imma Barbarossa, Chiara Giunti, Nicoletta
Pirotta, Milena Fiore, Clotilde Barbarulli, Cecilia Dalla Negra, Giovanna
Pagani, Fabio Alberti, Rosalba Volpi,Loretta Mussi, Angela Perri,Stefania
Vulterini,Roberta Zoppi, Giusi Di
Cristina, Anita Giuriato, Luisa Carminati, Chiara Prascina, Teresa Masciopinto,
Marina Del Vecchio, Patrizia Sterpetti, Maria Paola Fiorensoli, Roberto Morea,
Marta Ghezzi, Sancia Gaetani, Edda Billi, Nicoletta Bardi, Tina Cimini,
Rosangela Pesenti
PROGRAMMA
dell'incontro del 26 novembre
LIBERTA' DELLE DONNE E FONDAMENTALISMI
PRIMA PARTE (10 - 12)
PRIMA PARTE (10 - 12)
- Il senso di questa
iniziativa e i temi su cui abbiamo lavorato finora
- linguaggi e modi diversi di costruire identità e criticare appartenenze imposte, di fronte a fondamentalismi religiosi/ideologici
- linguaggi e modi diversi di costruire identità e criticare appartenenze imposte, di fronte a fondamentalismi religiosi/ideologici
- Dal fondamentalismo del
libero mercato alla moltiplicazione delle guerre
- Fondamentalismo
tecnologico-scientifico: nuovo dominio sul corpo delle donne?.
SECONDA PARTE (12-13)
- L'organizzazione del convegno
internazionale: sessioni tematiche, gruppi di lavoro, acquisizione di
contributi scritti
- La definizione dei criteri per
le partecipazioni internazionali
-
La questione delle risorse.
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