Un atto brutale e arbitrario
L’Unione Nazionale delle Donne Saharawi (UNMS) protesta e condanna l’espulsione arbitraria dal Marocco di Suelma Beiruk, vice presidente del Parlamento PanafricanoNella foto: Suelma Beiruk con (a destra) Fatma Mehdi, presidente dell'UNMS |
Le autorità del Marocco lunedì
mattina hanno fermato ed espulso da Marrakech Suelma Beiruk, vice presidente del Parlamento
panafricano, appena giunta nella città marocchina per partecipare in qualità di
vice presidente del Parlamento panafricano alla 22a sessione della conferenza delle Nazioni Unite
sul clima #COP22 .
Suelma Beiruk è stata
costretta ad imbarcarsi su un volo per Casablanca e da lì, dopo alcune ore, a
prendere un altro volo diretto a Oran in Algeria.
Dal momento che Suelma viaggiava con passaporto diplomatico, con questo atto il Marocco ha
violato il principio di inviolabilità del personale diplomatico sancito dal
diritto internazionale consuetudinario e riconosciuto dalla Convenzione di
Vienna del 1961 sulle relazioni diplomatiche.
Le donne dell’UNMS, davanti a questo atto di flagrante violazione
dei diritti umani e delle norme e i trattati internazionali, esprimono il loro
sostegno e la solidarietà a Suelma Beiruk, denunciano i metodi e le pratiche
arbitrarie delle forze di occupazione e sollecitano le Nazioni Unite e la
comunità internazionale a esercitare pressioni sul Marocco per la violenza permanente
e sistematica contro la popolazione Saharawi nei territori occupati e fuori di
essi. L’UNMS chiede inoltre alle Nazioni Unite di monitorare i diritti umani
nel Sahara Occidentale, con l'apertura
dei territori occupati agli osservatori internazionali, in modo che possano
prendere atto della realtà di brutale repressione che specialmente le donne
Saharawi vivono quotidianamente.
In seguito all’atto
inqualificabile delle autorità marocchine verso Suelma Beiruk, l’intera
delegazione del Parlamento Panafricano si rifiuta di partecipare a COP22 : ma
finora né le Nazioni Unite né il governo del Marocco si sono espressi
sull’avvenimento, che getta un’ombra pesante sulla neutralità del Marocco quale
sede del 22° vertice sul clima, che si
pone l’obiettivo di ratificare gli accordi di Parigi.
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