Ha vinto il NO, ha vinto la Costituzione
L’esito del referendum
del 4 dicembre, con la straordinaria affermazione del NO alla proposta
governativa di revisione costituzionale, ci ha restituito la nostra sana e
robusta Costituzione. Il voto popolare ha
respinto ancora una volta il tentativo di stravolgere la carta costituzionale
con l’introduzione di modifiche al sistema di rappresentanza parlamentare che
miravano a concentrare il potere politico nelle mani dell’esecutivo, aumentare
la distanza fra cittadini e istituzioni, ridurre la capacità di esigere i
diritti e rendere più difficile il cammino della democrazia e della
partecipazione delle donne.
La prevalenza del NO fra
gli strati sociali dove più elevata è la disoccupazione e più pesanti sono gli
effetti della crisi capitalistica, come nel Sud Italia e nelle periferie delle
grandi città, fra i giovani e le donne, ha detto con chiarezza che nel voto della maggioranza si è espressa
anche l’insofferenza della popolazione verso
le politiche governative di riduzione dei diritti sociali, di
compressione salariale, privatizzazioni e tagli alla sanità, all'istruzione, al
welfare, che hanno enormemente dilatato le disuguaglianze sociali.L’esito del voto ha detto che la
maggioranza dei cittadini e delle cittadine sono ben consapevoli dell’importanza
di difendere la Costituzione nata dalla
Resistenza, quale garante non solo degli spazi di dialogo sociale e partecipazione
democratica, ma anche della capacità popolare di sostenere e rafforzare i diritti
fondamentali che vi sono inscritti.
Da ora in poi, chiunque
vorrà proporre modifiche alla carta costituzionale dovrà tener conto di questa
volontà. Da parte nostra, continueremo a vigilare e ci impegneremo a non disperdere la carica di entusiasmo, capacità
di giudizio, unità e forza di mobilitazione acquisita in questa lunga campagna
referendaria.
Ripartiamo dalla lotta
per la piena attuazione della Costituzione: democrazia, lavoro, sovranità
popolare, ripudio della guerra, uguaglianza dei cittadini e delle cittadine, diritti
civili e sociali, rimozione degli impedimenti al libero sviluppo della persona
umana.
Continuiamo a far vivere
il protagonismo delle donne, delle giovani, delle lavoratrici che questo NO ci
consegna!
AWMR Italia - Donne della regione mediterranea
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