Il 1° dicembre di 79 anni fa a Parigi veniva fondata la Federazione Democratica Internazionale delle Donne. A partire da lì tante lotte e tanti traguardi insieme...
di Gabriela Cultelli*
al sonoro ruggito dell’amore”
Era il 26 novembre 1945 e donne di 41 Paesi si organizzavano per la pace in quella Parigi febbrile per la vittoria recente, un anno e tre mesi prima, contro il fascismo. Proprio lì veniva fondata la Federazione Democratica Internazionaledelle Donne, e a partire da lì tante lotte insieme, i tempi duri della Guerra Fredda, un mondo che, come oggi, era sull’orlo dell’abisso, ed esse erano lì.
La prima presidente fu la rivoluzionaria francese
Eugénie Cotton, allieva di Marie Curie, laureata in Scienze fisiche e docente
presso il Centro Nazionale per la Ricerca Scientifica (CNRS). E come lei tante
altre. Erano le donne della guerra, quelle ch’ erano state prigioniere,
torturate, quelle con il corpo macchiato e l'anima senza macchia, quelle che
avevano perso figli e compagni, quelle che avevano rialzato con le proprie mani
il Paese distrutto, quelle che non avevano più nulla da perdere dopo uno dei
più grandi conflitti bellici del XX secolo. Il loro nord era sempre il sud e lì
si legavano le lotte per i diritti delle donne e dell’infanzia, passando per le
lotte anticoloniali, per l'eliminazione dell'apartheid, della discriminazione
etnica e razziale, contro l'imperialismo, il potere patriarcale del capitale e
quindi contro il fascismo, per la pace e il disarmo universale.
I richiami, in questi giorni, nascono spontanei, e
sfociano in un abbraccio a distanza tra le compagne. L’attuale presidente, la
compagna salvadoregna Lorena Peña, comandante di mille battaglie, ha scritto:
“In questo 79° anniversario invio il mio abbraccio fraterno a tutti le compagne
e le incoraggio a continuare a lottare unite per un mondo più giusto, nella
pace e l’uguaglianza e per la sconfitta del capitalismo selvaggio e del
fascismo patriarcale. Ispirate dalle nostre fondatrici, andiamo avanti! LUNGA
VITA ALLA FDIM!”
E le congratulazioni e la memoria inestinguibile delle
fondatrici sono apparse in tanti angoli di questo continente e del mondo, nei
messaggi delle affiliate. Si sono rivissute le lotte per la liberazione delle
donne, per la giustizia, per questo forgiare l'organizzazione di tutte giorno
dopo giorno, per l'inesauribile resistere e il costante grido di speranza
perché un altro mondo è possibile. Femministe di sinistra, come amano
precisare, sono impegnate a favore della democrazia, della libertà, della giustizia
sociale e ambientale e contro il fascismo, il neoliberalismo e il colonialismo,
contro il patriarcato, convinte di “continuare la nostra lotta” come scrive un’altra
compagna, perché qui “tutte siamo FDIM.”
(*) Gabriela Cultelli è editorialista e condirettrice
del sito Mate Amargo, coordinatrice
della sezione uruguaiana della Rete di Intellettuali e Artisti in Difesa
dell'Umanità (REDH)
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