24/04/13

ANPI

Il sentiero della Costituzione

Comunicato dell'ANPI
Il 25 aprile cade in un momento di gravissima crisi per il Paese: pesante instabilità economica, un livello occupazionale mai così basso, una situazione che costringe molte famiglie addirittura al livello della disperazione, uno scenario politico segnato da una devastante confusione, da una forte caduta di valori e infine da una diffusa rabbia sociale – derivante da una pesante incertezza del futuro – che spesso si traduce in atti e linguaggi di preoccupante violenza.

18/04/13

Maratona di Betlemme

Israele vieta la maratona di Betlemme ad atleti di Gaza

Tra gli atleti che resteranno a casa c'è anche Nader al-Masri, di Beit Hanoun, che partecipo' ai 5mila metri alle Olimpiadi di Pechino 2008

Nena News Agency | Israele vieta maratona di Betlemme ad atleti Gaza

16/04/13

WIDF

DICHIARAZIONE DI CIPRO
Larnaca, 6 aprile 2013
 
Il Comitato Direttivo della Federazione Democratica Internazionale delle Donne (WIDF), riunitosi a Cipro  dal 4 al 7 aprile 2013, nell’esprimere la propria solidarietà alle lotte delle donne in tutto il mondo, delibera di:
coordinare le proprie azioni nella direzione della lotta contro le occupazioni, le aggressioni, le invasioni e  le guerre imperialiste; contro la povertà, la disoccupazione, il lavoro precario, il lavoro nero non garantito, la mancanza di sicurezza sociale e di protezione della maternità, così come contro tutte quelle patologie sociali, quali droga, violenza e prostituzione, che sono inerenti al sistema capitalistico e non possono essere eliminate se non con la sua abolizione.
A questo proposito riaffermiamo quanto abbiamo già  dichiarato durante gli incontri precedenti, in particolare nel nostro ultimo Congresso. Durante gli ultimi mesi, la situazione negativa in tutto il mondo ha confermato che siamo in uno stato di profonda crisi strutturale del sistema capitalistico, contrassegnata da una offensiva multiforme contro le donne ed i popoli del mondo, con effetti economici, etici, ideologici, militari.

14/04/13

PALESTINA

Stop alla detenzione amministrativa dei prigionieri in Israele!

Parte dal 17 aprile la Campagna internazionale contro la detenzione amministrativa in Israele, lanciata da Addameer, organizzazione palestinese a sostegno dei prigionieri e per i diritti umani. Attualmente, secondo Addameer, sono detenuti in Israele 4.743 palestinesi, dei quali 10 sono donne, 193 bambini, 178 in stato di detenzione amministrativa. Israele usa la detenzione amministrativa per detenere i palestinesi sulla base di presunte informazioni segrete, senza formulare capi d'accusa e senza processo, a tempo indeterminato.
Non solo questi prigionieri sono detenuti arbitrariamente, ma l'uso che Israele fa della detenzione amministrativa viola diverse norme internazionali, attraverso azioni come la deportazione dei palestinesi nei territori occupati da Israele, la negazione delle visite dei familiari regolari e la non considerazione dell'interesse superiore del bambini detenuti, come richiesto dal diritto internazionale.

13/04/13

CRISI E DEBITO

Chomsky accusa la Germania di schiavizzare economicamente la Grecia



Il famoso linguista e  intellettuale americano Noam Chomsky ha recentemente messo in guardia contro l'egemonia tedesca sull’Unione Europea e l'imposizione alla Grecia di “misure da schiavitù”, in un comunicato diffuso dal quotidiano greco To Vima. Chomsky ha accusato la Commissione Europea e la Banca Centrale Europea (BCE) di distruggere la coesione sociale nel continente a causa di una gestione rigida della crisi e di drastiche misure di austerità che portano al disastro economico e sociale.
Egli ha detto che "l'obiettivo ultimo delle richieste tedesche al governo di Atene, nel quadro della gestione del debito, è quello di sottrarre risorse alla Grecia, imponendo condizioni di schiavitù economica e di stress psicologico ai Greci, per rifarsi con le ricchezze del paese”.
Chomsky ha aggiunto che questo è il  momento buono per i paesi europei del sud, Grecia, Spagna, Italia e Portogallo insieme, di fare un fronte comune per porre fine alle "pretese disumane del Nord". Il famoso intellettuale ha giudicato corretta  la richiesta di aiuto a Bruxelles da parte del leader del principale partito di opposizione (Syriza) Alexis Tsipras, poiché anche la Germania Ovest fece qualcosa di simile nel 1952.

ripreso da Prensa Latina 12/4/2013

10/04/13

DIRITTO ALLA SALUTE

DEBITO PUBBLICO, CRISI E SALUTE DELLE DONNE

SONIA MITRALIA, femminista greca e attivista del movimento contro le politiche di austerità, lunedì 22 aprile 2013 alle ore 17.30, è a Lecce presso la Sala conferenze del Rettorato in Piazzetta  Tancredi per raccontarci il suo paese al tempo della crisi; per parlarci dell’azione delle donne greche in difesa dei diritti minacciati dalla crisi economica e dalle politiche di austerità, primo fra tutti il diritto alla salute; per promuovere una campagna di solidarietà  con i medici volontari che in una caserma occupata della periferia di Atene (ELLENIKON) prestano assistenza medica gratuita a persone che non possono più usufruirne.
Nel corso della recente campagna elettorale in Italia è stata spesso evocata la Grecia. Se non si accettano le politiche di austerità - ci è stato detto - faremo la fine di quel disgraziato paese. 
Ebbene, la Grecia è “sotto cura” da tre anni, e la terapia è risultata peggiore del male.  Oggi non solo quel paese è alla disperazione, ma il rapporto debito-PIL  ha continuato a crescere.
La perdita del DIRITTO ALLA SALUTE è stato forse l’effetto più sconvolgente dello stato delle cose in Grecia. Molte donne HANNO PERSO L’ASSISTENZA MEDICA AL PARTO e il costo di un cesareo è pari a tre mesi di salario.
Sapere cosa succede in Grecia aiuta anche noi a comprendere la necessità di una mobilitazione  IN DIFESA DEL SERVIZIO SANITARIO PUBBLICO IN ITALIA e di una più ampia resistenza ai piani di annientamento del DIRITTO ALLA SALUTE COME DIRITTO PRIMARIO DELLE DONNE E COME DIRITTO UNIVERSALE.

Margaret Thatcher

Lady di Ferro 


di Giancarla Codrignani
 
Per me la Iron Lady era ormai la splendida Meryl Streep con l'Alzeihmer e ne avevo pena. Vedendo i necrologi, trovo strani i brindisi di uomini di sinistra che non sono riusciti a farle perdere tre elezioni (e non dimentichiamo che Tony Blair fece di peggio)  e che non si sono mai dati a manifestazioni di gaudio per la morte di un nemico politico; perché mai oggi si vendicano per questa Governante (metto la maiuscola per evitare equivoci) che li aveva pesantemente mortificati?  E' stata, infatti, l'esempio massimo del sempre frainteso (anche dalle donne) valore femminile quando si rende uguale al modello maschile. Qualcuno/a a cui non piace la verità, la chiama parità politica.

07/04/13

TUNISI

DICHIARAZIONE DELL'INIZIATIVA INTERNAZIONALE  DONNE
 AL FORUM SOCIALE MONDIALE

Tunisi, 30 marzo 2013
Ci rallegriamo delle  folta presenza di donne, di associazioni di donne e di femministe che hanno partecipato al Forum Sociale Mondiale a Tunisi nel marzo 2013 ed hanno espresso la loro solidarietà a tutte le lotte delle donne in ogni parte del mondo, in particolare a quelle nella regione araba.
Le diverse iniziative che si sono tenute nella settimana di attività del Forum Sociale hanno messo in evidenza una comunanza di analisi su quanto segue:
- le politiche di austerità e il neoliberismo mondializzato toccano soprattutto le donne e colpiscono sempre più duramente i popoli;
- le  guerre in ogni luogo del mondo   (Palestina, Siria, Libano, Mali, Congo…) utilizzano i corpi delle donne come armi  da guerra e aumentano lo sfruttamento sessuale ( stupri, matrimoni forzati e/o precoci);
- l'influenza sempre maggiore  dei fondamentalisti e del potere religioso sulla politica , che s'inscrive  nel quadro di una ristrutturazione del mercato globale , minaccia fortemente l'emancipazione delle donne. L'obiettivo di tale influenza è quello di instaurare una società post rivoluzionaria fondata su un nuovo potere teocratico che metta  in discussione lo Stato di diritto e consenta  al sistema patriarcale di  avvalersi di un'impronta di religiosità.
La posta in gioco sono i diritti delle donne messi in discussione dal diffondersi di una violenza quotidiana che tende ad escludere le donne dalla sfera pubblica; queste politiche reazionarie sono parte integrante delle politiche neoliberiste che vogliono imporre l'austerità in tutto il mondo.

06/04/13

Grecia ai tempi della Troika

Contro il debito che uccide una sola speranza : 

solidarietà attiva e resistere tutte insieme!

di Sonia Mitralia
(Iniziativa delle donne contro il debito e le misure d’austerità, Grecia)
Trad. a cura di Rete di donne nella crisi, Firenze

In Grecia noi donne stiamo subendo un regresso storico senza precedenti nei nostri diritti e nella nostra vita quotidiana. Ed ecco in cosa si riassume questa vita quotidiana nella Grecia ai tempi della Troika: insicurezza e miseria estreme, repressione e dipendenze, violenze, esclusione dall’accesso alle cure e…disperazione!
Disperazione perché la Troika e i suoi servitori locali persistono, sadicamente e sempre di più, in questa politica catastrofica e improduttiva che ha già demolito lo stato previdenziale in meno di tre anni, ha fatto andare in pezzi l’economia, ha provocato la recessione, la disoccupazione di massa…
Le cifre del debito sono spietate: il debito pubblico era di 299 miliardi di dollari nel 2009, ossia il 129,3 del PIL prima degli accordi con la Troika. Nell’anno 2011, secondo le cifre del governo, ha superato i 368 miliardi, 169% del PIL e secondo altre stime potrebbe superare il 200% nel 2020.
Come non disperarsi, quando la maggioranza schiacciante della popolazione, uomini e donne,subisce gli effetti disastrosi di queste politiche, che non risolvono il problema del debito e ci fanno sempre di più sprofondare nella crisi umanitaria, nel caos, sempre di più, e tutto ciò… per niente!

04/04/13

Dieci saggi per l'Italia

SAGGI SI... SAGGE NO?

di Antonia Sani
Il Paese delle Donne on line, http://www.womenews
 
Non si hanno parole per questa nomina unisex di 10 saggi per dipanare l’intricata matassa della formazione del nuovo governo. Ma come? Se le donne sono considerate le vere artefici di possibili percorsi di pace nelle situazioni di conflitto...Evidentemente il nostro presidente Napolitano non ha mai letto la famosa delibera dell’ONU (CSUN n.1325 /2000) di cui tutto il mondo si occupa, che attribuisce alle donne ruoli fondamentali nella prevenzione e gestione dei conflitti...non solo armati.