DICHIARAZIONE DI CIPRO
Larnaca, 6 aprile 2013
Il Comitato Direttivo della Federazione Democratica Internazionale delle Donne (WIDF), riunitosi a Cipro dal 4 al 7 aprile 2013, nell’esprimere la propria solidarietà alle lotte delle donne in tutto il mondo, delibera di:
coordinare le proprie azioni nella direzione della lotta contro le occupazioni, le aggressioni, le invasioni e le guerre imperialiste; contro la povertà, la disoccupazione, il lavoro precario, il lavoro nero non garantito, la mancanza di sicurezza sociale e di protezione della maternità, così come contro tutte quelle patologie sociali, quali droga, violenza e prostituzione, che sono inerenti al sistema capitalistico e non possono essere eliminate se non con la sua abolizione.
A questo proposito riaffermiamo quanto abbiamo già dichiarato durante gli incontri precedenti, in particolare nel nostro ultimo Congresso. Durante gli ultimi mesi, la situazione negativa in tutto il mondo ha confermato che siamo in uno stato di profonda crisi strutturale del sistema capitalistico, contrassegnata da una offensiva multiforme contro le donne ed i popoli del mondo, con effetti economici, etici, ideologici, militari.
coordinare le proprie azioni nella direzione della lotta contro le occupazioni, le aggressioni, le invasioni e le guerre imperialiste; contro la povertà, la disoccupazione, il lavoro precario, il lavoro nero non garantito, la mancanza di sicurezza sociale e di protezione della maternità, così come contro tutte quelle patologie sociali, quali droga, violenza e prostituzione, che sono inerenti al sistema capitalistico e non possono essere eliminate se non con la sua abolizione.
A questo proposito riaffermiamo quanto abbiamo già dichiarato durante gli incontri precedenti, in particolare nel nostro ultimo Congresso. Durante gli ultimi mesi, la situazione negativa in tutto il mondo ha confermato che siamo in uno stato di profonda crisi strutturale del sistema capitalistico, contrassegnata da una offensiva multiforme contro le donne ed i popoli del mondo, con effetti economici, etici, ideologici, militari.
Da una parte la crisi in se stessa ha portato disastri ai popoli e ai loro diritti, dall’altra è diventata anche uno strumento d'imposizione di ulteriori misure volte a distruggere le conquiste passate dei lavoratori, dei popoli e delle donne. Fondamentali libertà popolari, parità di genere, parità di retribuzione tra uomini e donne, lavoro permanente e stabile con tutti i diritti lavorativi e di sicurezza sociale, eliminazione di tutte le forme di discriminazione e di violenza contro le donne, non si possono realizzare in presenza delle contraddizioni capitalistiche e dell’accresciuta aggressività dell'imperialismo, a meno che questo non venga rovesciato.
Al giorno d'oggi, la legge degli interessi imperialisti è legge internazionale. Stati Uniti, Unione Europea e forze imperialiste emergenti e le loro contraddizioni costituiscono un pericolo di nuove guerre imperialiste.La NATO con la sua nuova dottrina strategica assume il ruolo di guardiano internazionale del club dei lupi imperialisti. E' lo strumento di ogni guerra preventiva contro i popoli. E le donne sono ancora una volta tra le prime vittime.
Al giorno d'oggi, la legge degli interessi imperialisti è legge internazionale. Stati Uniti, Unione Europea e forze imperialiste emergenti e le loro contraddizioni costituiscono un pericolo di nuove guerre imperialiste.
D'ora in avanti,
- La nostra risposta sarà di vitale importanza contro la disoccupazione di massa, l'occupazione in nero, il lavoro a tempo flessibile e precario, la mancanza di contratti sociali, i tagli alle prestazioni sociali e alle pensioni per le donne, la violazione dei diritti alla salute, l'istruzione e alla maternità; contro la distruzione del ambiente, l'afflusso di povertà e fame.
Attraverso iniziative comuni e convergenti, dobbiamo stare in piedi contro il sistema capitalista, che è responsabile dell'assenza di crescita sociale e di rispetto dei diritti delle donne. Non abbiamo altra scelta se non quella di lottare contro le politiche e le misure che accettano interventi di compromesso sulla pelle delle donne in tutto il mondo.
- Chiediamo l'eliminazione di tutte le forme di discriminazione e violenza contro le donne, la discriminazione, il traffico di donne e bambini e lo sfruttamento sessuale, la prostituzione, il traffico di droga; chiediamo anche l'eliminazione di tutti gli ostacoli all'accesso al lavoro, l'uguaglianza e la dignità che permettano l’indipendenza economica.
- Chiediamo la rimozione di tutte le basi militari degli Stati Uniti, NATO, e quante altre basi militari nel mondo; ci opponiamo alla installazione degli scudi antimissile in tutto il pianeta, parte del programma NATO di "difesa intelligente"; chiediamo anche la non proliferazione delle armi di distruzione di massa, comprese le armi nucleari.
- Esprimiamo la nostra solidarietà alle donne che lottano a favore dei propri diritti, dei diritti nazionali, etnici e per il raggiungimento della pace. Allo stesso tempo denunciamo tutte le forme di colonialismo e del neocolonialismo, tutti i tipi di occupazione, difendiamo l'autodeterminazione di tutti i popoli del mondo, in particolare la Palestina e Sahara Occidentale, e condanniamo i piani imperialisti contro la Palestina , l'Iran, la Siria , il Libano, gli Stati africani e la Corea del Nord che producono insicurezza, minacciano la pace nel mondo e mettono i popoli del mondo in pericolo.
- Infine facciamo appello per un più ampio coordinamento e cooperazione tra i movimenti anti-monopolisti e anti-imperialisti, a livello nazionale e internazionale, per spezzare l'aggressione imperialista e creare una società senza sfruttamento, dove l'uguaglianza, la dignità e l'emancipazione delle donne saranno realizzate.
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