NEL 25° DELLA GUERRA DEL GOLFO
LE DONNE ALZINO LA LORO VOCE PER DIRE NO A
TUTTE LE GUERRE
Il 17 gennaio 1991 iniziava nel Golfo persicola guerra che apriva la drammatica fase storica che stiamo vivendo.
Questa guerra, preparata e provocata da Washington col sostegno degli abilissimi strateghi dell’informazione, veniva lanciata nel momento in cui, dopo il crollo del Muro di Berlino, stavano per dissolversi il Patto di Varsavia e la stessa Unione Sovietica.
L’operazione militare era condotta da una coalizione internazionale agli ordini di un generale Usa, (750 mila uomini, di cui il 70 % statunitensi). Partecipava anche l’Italia con i suoi caccia Tornado.
Alla guerra seguiva l’EMBARGO, che provocava nella popolazione più vittime della guerra: oltre un milione, tra cui circa la metà bambini.
La NATO, pur non partecipando ufficialmente a quella guerra, mise a disposizione le sue forze e le sue strutture e pochi mesi dopo, novembre 1991, varava il «nuovo concetto strategico dell'Alleanza».
Con la Guerra del Golfo di 25 anni fa, nasceva la strategia che ha guidato le successive GUERRE sotto comando Usa: Jugoslavia nel 1999, Afghanistan nel 2001, Iraq nel 2003, Libia nel 2011, Siria 2013. Guerre accompagnate nello stesso quadro strategico di altre guerre: Israele contro il Libano e Gaza, Turchia contro i curdi del Pkk, Arabia Saudita contro lo Yemen e dalla formazione dell’Isis e altri gruppi terroristi funzionali alla strategia Usa/Nato. Non è mancato l’uso di forze neonaziste per il colpo di stato in Ucraina, funzionale alla nuova guerra fredda e al rilancio della corsa agli armamenti nucleari.
SIA
L’IMPEGNO DELLE DONNE IN PRIMA LINEA
NEL PROMUOVERE
IL
RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E DEL DIALOGO
AL FINE DI
ADDIVENIRE A UNA
LA PACE
DURATURA CON GIUSTIZIA
LA GUERRA SOTTRAE RISORSE ALL’UMANITÀ
LA GUERRA CI TOGLIE IL FUTURO
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