Fermare la repressione violenta delle manifestazioni popolari in Iraq
«A due mesi dall'inizio delle
manifestazioni nel paese fratello Iraq - si legge in una nota del Centro regionale arabo della Federazione Democratica Internazionale delle Donne (FDIM/WIDF) - dove il 1° ottobre scorso la popolazione è scesa in strada con lo slogan "Sulla strada per riprendermi i miei
diritti", per protestare contro la corruzione e le privatizzazioni, povertà e miseria, le sanguinose azioni repressive, con gas lacrimogeni e proiettili, hanno
provocato centinaia di morti tra i manifestanti e migliaia di feriti, molti dei
quasi rimasti disabili. Ciò ci induce a denunciare l'uso di forza eccessiva e la
violenza contro i manifestanti che chiedono l'eliminazione della corruzione e
della povertà, nonché il rispetto dei loro diritti umani.
Il Centro Regionale Arabo della
Fdim/Widf invita tutte le organizzazioni femminili e internazionali a denunciare la
violenza repressiva su manifestanti pacifici che chiedono i loro diritti.
Chiede inoltre che si estenda la campagna di solidarietà, la più ampia
possibile, con la popolazione irachena che ancora deve far fronte alle ingerenze
esterne e al terrorismo dell’ISIS con le sue cellule attive e dormienti, oltre
ad altri fenomeni lasciati dall'occupazione americana in Iraq e che aggravano
l'attuale crisi.»
Nessun commento:
Posta un commento