Cessare di uccidere. Salvare le vite. Prendersi cura del mondo
La prima cosa da fare
contro la guerra è chiedere
l'immediato "cessate il fuoco", chiedere che si cessi immediatamente
di uccidere. Salvare le vite è il primo dovere.
E per chiedere il "cessate il fuoco" occorre
manifestare nelle piazze di tutto il mondo, poiché siamo una sola umana
famiglia in quest'unico mondo vivente casa comune dell'umanità, ed ogni vittima
di ogni guerra, ogni vittima di ogni strage, ogni vittima di ogni uccisione è
un nostro fratello, una nostra sorella.
Ma è evidente che fare questa richiesta, preliminare e
indispensabile, non basta.
La seconda cosa da
fare contro la guerra è iniziare noi qui a contrastare la guerra nell'unico
modo in cui è possibile contrastare veramente la guerra: con il disarmo, con la
smilitarizzazione, con la scelta concreta e coerente della nonviolenza.
E poiché non si può chiedere il disarmo altrui se non si comincia
col proprio, non si può chiedere la smilitarizzazione altrui se non si comincia
con la propria, non si può chiedere ad altri di scegliere la nonviolenza se non
si comincia noi stessi ad agire contro la violenza con la scelta nitida e
intransigente della nonviolenza, allora occorre che cominciamo noi a disarmare,
cominciamo noi a smilitarizzare, cominciamo noi ad abbracciare la nonviolenza
che nella situazione presente del mondo è l'unica - l'unica - risorsa che resta
all'umanità per salvare se stessa ed il mondo vivente dalla catastrofe.
E per essere chiari ed espliciti.
1. Occorre sciogliere
immediatamente la Nato che è un'organizzazione terrorista e stragista che
minaccia l'umanità intera e sta portando il mondo al disastro; sciogliere la
Nato e processarne i vertici per crimini contro l'umanità è il primo
indispensabile passo per fermare le guerre in corso - non solo in Europa ma
ovunque nel mondo - e costruire la pace.
La Nato impedisce una
politica di pace, di sicurezza e di solidarietà europea, essendo asservita
agli interessi statunitensi che confliggono flagrantemente con quelli europei (en passant: la Russia è parte dell'Europa,
gli Usa no).
La Nato è in
contrasto con l'impegno di pace sancito da tutte le Costituzioni democratiche
(in primis quella italiana). L'esistenza e l'azione della Nato in questi ultimi
trent'anni sono state una costante spinta alla guerra, al riarmo, alla
promozione della sopraffazione e della violenza.
2. Occorre dare
seguito all'impegno sancito dall'Onu di proibire tutte le armi nucleari. L'Italia
ospita armi nucleari americane? Deve imporne lo smantellamento e la
distruzione. L'Italia fa parte dell'Unione Europea e nell'Unione Europea vi
sono paesi con armamento nucleare? L'Italia deve battersi per il loro
smantellamento e la loro distruzione.
Le armi nucleari minacciano la distruzione dell'umanità
intera, chiunque lo sa. È diritto e dovere di ogni essere umano, di ogni umano
consorzio ed ordinamento giuridico sostenere l'impegno deliberato dall'Onu di
proibire tutte le armi nucleari. Si smantellino tutti gli arsenali atomici, si
garantisca un futuro all'umanità.
3. Sono oltre trent'anni che l'articolo 11 della Costituzione della Repubblica Italiana viene
sistematicamente violato da governi
e parlamenti proni alla guerra, alla sua logica, ai suoi strumenti, ai suoi
apparati; e tanti esseri umani - e tra essi tanti soldati italiani - sono morti
in tante parti del mondo per questo. È semplicemente mostruoso.
L'Italia torni finalmente all'integrale rispetto
dell'articolo 11 della sua carta costituzionale, della sua legge fondamentale,
che testualmente, esplicitamente, inequivocabilmente "ripudia la
guerra".
4. Si sperperano
risorse ingentissime per le spese militari, mentre la popolazione si
impoverisce, mentre sarebbe necessario usare delle risorse del pubblico erario
per aiutare chi è più in difficoltà.
Si inizi dunque una drastica e progressiva riduzione delle
spese militari del nostro paese; è infame spendere tanti pubblici denari per
strutture e pratiche finalizzate alla guerra e quindi all'uccidere gli esseri
umani; è infame spendere tanti pubblici denari per le armi in cui scopo è uccidere
gli esseri umani; è infame far prevalere la volontà di uccidere sulla volontà
di vivere. Salvare le vite è il primo dovere.
5. Nonostante il nostro ordinamento abbia da tempo
riconosciuta de jure la "difesa civile non armata e nonviolenta", de
facto ancora non è iniziata la necessaria
e urgentissima transizione dalla difesa armata alla difesa civile non armata
e nonviolenta, quella "difesa popolare nonviolenta" che tutti gli
studiosi seri ed onesti - e tutte le esperienze storiche fondamentali dell'ultimo
secolo - indicano come necessità assoluta ed improcrastinabile per la salvezza
dell'umanità.
È l'ora di avviare la difesa popolare nonviolenta se
vogliamo impedire la distruzione dell'umanità e l'irreversibile devastazione
del mondo vivente.
Cessare di uccidere. Salvare le vite. È il primo dovere.
Viterbo, 25 febbraio 2022
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