29/06/23

DICHIARAZIONE PER LA PACE / Donne del mondo a Bruxelles contro la Nato


Mentre la NATO si prepara per il suo prossimo vertice a Vilnius (Lituania,11-12 luglio), il movimento per la pace globale si organizza per dire No ai suoi piani di guerra e per prospettare strategie alternative di pace.
Dal 6 al 9 luglio la rete internazionale Global Women for Peace - United Against NATO promuove un programma di attività a #Bruxelles, sede del quartier generale della #NATO, lanciando una #Dichiarazioneperlapace in cui dice No ai blocchi militari contrapposti, No alla guerra, No alla Nato: Sì invece a una sicurezza globale non militarizzata, alla costruzione di autentici processi di pace e di un nuovo ordine mondiale multipolare basato su relazioni internazionali pacifiche, giuste e solidali.
Il testo completo in italiano e in altre lingue, con l’elenco delle prime firmatarie, si trova qui: http://womenagainstnato.org/declaration/ Si può sottoscriverla da subito fino a settembre 2023!
Il programma completo degli eventi a Bruxelles, dal 6 al 9 luglio 2023, e ogni altra informazione si trova qui: http://womenagainstnato.org/
Per prendere parte alle diverse iniziative in programma, sia in presenza che online, registrarsi qui: http://womenagainstnato.org/event-in-brussels/

Dichiarazione per la Pace

Siamo donne di tutto il mondo e amiamo profondamente il nostro Pianeta. Abbiamo a cuore i principi universali di uguaglianza giustizia e pace affermati dalla Carta delle Nazioni Unite e dalla Dichiarazione universale dei diritti umani, lottiamo per l'affermazione dei diritti delle donne e dei popoli, contro ogni forma di violenza, sfruttamento e discriminazione.

Da decenni siamo impegnate nella ricerca della pace globale, di un nuovo ordine mondiale che abolisca la guerra. Riteniamo che il capitalismo sia un fattore generante sia del militarismo che della guerra e lottiamo per affermare una nuova sicurezza non militarizzata, che garantisca la vita e la salute delle generazioni presenti e future su questo pianeta, oltre che del pianeta stesso.

 La nostra aspirazione alla pace è oggi minacciata da una escalation della corsa al riarmo e dal rischio di una guerra nucleare, dalla riproposizione di alleanze militari contrapposte e dalla militarizzazione crescente delle relazioni internazionali. Tutto questo rischia di portare l'umanità alla catastrofe. Responsabili del crescente pericolo di scontro globale sono state in gran parte le decisioni assunte dalla NATO fin dal 1991, il cui ultimo approdo è il cosiddetto “Nuovo Concetto Strategico” concordato all'ultimo vertice dei capi di stato e di governo dei paesi NATO a Madrid nel 2022.

Secondo il Nuovo Concetto Strategico, la NATO persiste nell’attribuirsi ruoli e compiti che travalicano gli originari proclamati scopi “difensivi”, sostituendosi a funzioni e compiti che sono di esclusiva responsabilità delle Nazioni Unite. Questa NATO globale, che agisce nell'interesse dei paesi ricchi dell'Occidente, ha esteso le sue attività fino al Pacifico e pretende di imporre un "modello di civiltà" ben oltre l'area euro-atlantica del Trattato originario.

Il Nuovo Concetto Strategico è totalmente in contrasto con lo "spirito di Helsinki" che ricerca la cooperazione pacifica tra gli stati e rifiuta di ricorrere alla minaccia o all'uso della forza.

Questa riconfigurazione offensiva della NATO, oltre ad essere in contrasto con il manifesto desiderio di pace delle popolazioni dei paesi membri, è passata in molti casi senza il consenso dei parlamenti nazionali e contraddicendo nettamente i principi costituzionali degli stessi Stati membri.

Mentre le popolazioni devono affrontare crisi economiche e aumenti del costo della vita, la NATO richiede ai governi di aumentare le spese militari anche oltre il 2% del PIL, per far fronte al frenetico riarmo in corso.

Tutto ciò si accompagna a processi politici contrassegnati da crescente autoritarismo e dal riemergere di ideologie neofasciste, nazionaliste, xenofobe e sessiste, incoraggiate dal preoccupante diffondersi del militarismo nella cultura.

Nel prossimo vertice dei capi di stato e di governo della NATO che si svolgerà a Vilnius, in Lituania, l'11 e 12 luglio, il Nuovo Concetto Strategico sarà ulteriormente elaborato, accrescendo il pericolo globale. Si prevedono nuove richieste di ulteriore aumento delle spese militari, verrà istituito un fondo speciale di investimento di 1 miliardo di euro, finanziato con fondi pubblici, per start-up e rinnovamento tecnologico, con il quale s’intende incoraggiare esplicitamente la commistione dell'educazione scientifica e della formazione dei giovani con la ricerca militare.

Il vertice di Vilnius promuoverà perfino un nuovo "approccio di genere", incoraggiando la promozione di figure femminili ai ruoli apicali dentro l’Alleanza Atlantica.

Come donne di pace, rifiutiamo la NATO e la sua visione del mondo, che fomenta l'instabilità e inasprisce i conflitti internazionali, ed è inconciliabile con il principio di prendersi cura del mondo che ci sforziamo di affermare a livello globale.

Il tempo del colonialismo e dell'imperialismo è finito, come è finito il tempo della pretesa di dominio unipolare e di "supremazia morale" dell'Occidente. Oggi diamo il benvenuto a un nuovo ordine mondiale multicentrico e multipolare basato su decisioni condivise, sulla giustizia sociale e ambientale, sulla condivisione di risorse e tecnologie, sulla transizione all’azzeramento degli arsenali militari. Questo è quanto abbiamo detto noi donne al Vertice per la pace di Madrid l'anno scorso. Questo ribadiremo in occasione del Vertice NATO di Vilnius 2023. 

Cosa vogliamo? 

Ci incontreremo a Bruxelles, sede del quartier generale della NATO, per dire:

         No alla NATO globale, No a blocchi militari sempre più armati, No alla guerra come modalità di risoluzione delle controversie internazionali.

   No alla militarizzazione della ricerca scientifica. Le giovani generazioni hanno diritto a un'educazione laica e democratica, ispirata ai valori della pacifica convivenza tra i popoli e gli Stati.

         No al coinvolgimento delle donne nei piani di guerra del patriarcato. No a qualsiasi "approccio di genere" nelle file della NATO. Mettere le donne ai vertici di un'organizzazione militare guerrafondaia non ha nulla a che fare con l’affermazione dei principi di uguaglianza, giustizia e pace che sono alla base delle lotte delle donne per la propria liberazione.

         Sì invece, alla promozione del ruolo delle donne nei processi di pace. Sì al rispetto delle intenzioni autentiche della risoluzione 1325 delle Nazioni Unite sulla partecipazione delle donne ai negoziati di pace.

Abbiamo in programma di parlare ditutto questo a Bruxelles. Organizzeremo una discussione aperta il 7 e 8 luglio 2023 e inviteremo le donne di tutto il mondo a unirsi a noi, siano esse dei paesi membri della NATO o meno. Sono benvenute/i tutte/i coloro che condividono con noi questi obiettivi: parlare a favore della pace, della vita e della liberazione delle donne.

 23 giugno 2023 

Si può firmare la Dichiarazione delle donne per la Pace qui. https://womenagainstnato.org/declaration/



 

24/06/23

DONNE CHE DICONO NO ALLA NATO

CERCANDO LINEE ALTERNATIVE PER LA PACE 


Dal 6 al 9 luglio donne da tutto il mondo convergeranno a Bruxelles, sede del quartier generale della #NATO, per partecipare a un programma di attività promosso dalla rete internazionale Global Women for Peace united against NATO, in vista del prossimo vertice dei capi di stato e di governo della NATO (Vilnius, Lituania, 11-12 luglio). 


“Siamo donne di tutto il mondo - dicono le organizzatrici nella loro Dichiarazione per la pace - amiamo profondamente il nostro pianeta. Abbiamo a cuore i principi universali di uguaglianza, giustizia e pace affermati dalla Carta delle Nazioni Unite e dalla Dichiarazione universale dei diritti umani; lottiamo per l'affermazione dei diritti delle donne e dei popoli, contro ogni forma di violenza, sfruttamento e discriminazione...

“La nostra aspirazione alla pace è oggi minacciata dall'escalation della corsa agli armamenti e dal rischio di una guerra nucleare, dal rafforzamento delle alleanze militari e dalla militarizzazione delle relazioni internazionali. Tutto questo rischia di portare l'umanità alla catastrofe... 

“In quanto donne di pace, rifiutiamo la NATO e la sua visione del mondo che fomenta l'instabilità e inasprisce i conflitti internazionali. Essa è inconciliabile con il nostro principio di prenderci cura del mondo, un principio che ci sforziamo di affermare a livello globale”. 

Il testo completo in italiano e in altre lingue si trova nella Dichiarazione delle donne per la pace . Si può sottoscriverla da subito fino a settembre 2023! Punti chiave: NO alla NATO, No ai blocchi militarizzati, No alla guerra: per una nuova struttura di sicurezza in Europa, per la giustizia sociale e ambientale, per un mondo multipolare basato su pace, giustizia e solidarietà globale. 

Il programma di attività a Bruxelles comprende un evento nella sede del Parlamento Europeo il 6 luglio, incontri seminariali in forma ibrida a Pianofabriek – Fortstraat 35 , azioni di strada in Piazza Albertina nei giorni 7-8-9 luglio. Informazioni sulle attività qui.  

Per partecipare alle varie attività registrarsi  in presenza e/o online

Contatti per info: a Bruxelles Emmelien Lievens al +32 496 97 88 29  In Italia: +39 320 782 5935 / 333 366 6075



01/06/23

2 giugno 2023, la Repubblica italiana ha 77 anni

 



Oggi festeggiamo la Repubblica Italiana nata dalla Resistenza antifascista manifestando in difesa della Costituzione, della Pace e del pianeta contro l’invio di armamenti in Ucraina





La guerra in #Ucraina, i focolai nei #Balcani, l’escalation degli armamenti mietono vite umane, distruggono gli abitati, il territorio e le sue risorse.

In una società ferita, in un territorio devastato e depredato, come sempre la guerra fa, la corsa alle armi e alla guerra, di pari passo con la gara anticipata per la ricostruzione, non fa che allontanare una difficile ma possibile pacificazione.

Contro ogni guerra riaffermiamo l’art.11 della #Costituzione:

"L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo."