I frutti avvelenati del capitalismo
"Il crollo del ponte a Genova e l'incendio nella regione di Atene sono i frutti avvelenati delle privatizzazioni combinate con la profonda decadenza morale e politica della classe borghese dominante."
Dear comrades
With much
regret we learned the terrible disaster that hit the people of Italy .
Please accept our solidarity and our sincere condolences to the families that
so hardly lost their beloved. As you know and we know capitalism is relentless
regarding the needs and the protection of the popular strata families, caring
only for the profits of the capital.
Dear
comrades, as you are aware our people also recently experienced a similar fire
disaster at Mati (very near to Athens )
where the total lack of fire protection and proper coordination measures by the
government Syriza/Anel cost the life of 96 people so far. Dear comrades, we are
at your disposal for any assistance we can offer. It is clear that only the
society with no exploitation of people by people can secure and protect the
lives of the popular strata.
With warm
solidarity regards
Care compagne,
con grande
dispiacere abbiamo appreso del terribile disastro che ha colpito la popolazione
italiana. Vi preghiamo di accettare la nostra solidarietà e le nostre sincere
condoglianze alle famiglie colpite così duramente. Sapete bene, come noi, che il
capitalismo è implacabile riguardo ai bisogni e alla protezione delle famiglie delle
classi popolari, preoccupandosi solo dei profitti del capitale.
Care compagne,
come sapete, anche il popolo greco recentemente è stato colpito da un disastro simile dovuto ad un incendio a
Mati (molto vicino ad Atene), dove la totale mancanza di protezione antincendio
e di adeguate misure di coordinamento da parte del governo Syriza / Anel sono costate
la vita a 96 persone (finora). Care compagne, siamo a vostra disposizione per
qualsiasi tipo di aiuto possiamo offrire. È chiaro che solo una società libera
dallo sfruttamento delle persone da parte delle persone può tutelare e
proteggere la vita della popolazione.
Con cordiali saluti solidali
Federazione delle donne greche
(OGE)
Atene, 17 agosto 2018
La nostra risposta:
Dear Comrades, we thank you so much for your fraternal solidarity. The
disaster caused by the collapse of the Morandi bridge in Genoa
- like the devastating fire in the Athens
region a few weeks ago - arouses dismay and a great anger in all of us.
The tragedy of Genoa was announced, because for years the
maintenance had serious problems underestimated or faced with cynicism and
superficiality by governments. Because of the so-called "austerity
policies" adopted by the government, investments in safety and custody of road,
rail, water and urban systems have been reduced to a minimum for too many
years. These policies, however, do not involve other expensive and absolutely
superfluous investments, but more profitable for an increasingly voracious
dominant class.
Italian citizens are squeezed between the anvil
of the overwhelming pretensions of these austerity policies and the hammer of
extortion and robbery, exercised with impunity by private parties
(entrepreneurs, financiers, companies, national and international companies,
multinationals), who have taken over of a large part of those economic sectors
that were once public and state sectors.
It is widespread awareness in our Country that
the tragedy of Genoa
is the poisoned fruit of privatization combined with the deep moral and
political decadence of the dominant bourgeois class that, like a leech, sucks
the blood of the majority of the population.
It will be a hard task for the women and men of
the working class, who pay the consequences in terms of human lives and
suffering, free themselves from the murderous voracity of this "leech
power" and take their destiny into their own hands, to protect the right
to everyone's life.
Care compagne, vi ringraziamo per la vostra fraterna solidarietà. Il
disastro provocato dal crollo del ponte Morandi a Genova – come il devastante
incendio nella regione di Atene poche settimane fa - suscitano in tutte noi sgomento e una grande
rabbia.
La tragedia di Genova era annunciata, poiché da anni la manutenzione
presentava notevoli problemi sottovalutati o affrontati con cinismo e superficialità
dai governi. A causa delle cosiddette “politiche di austerità” adottate dal
governo, da troppi anni gli investimenti a favore delle opere di messa in
sicurezza e custodia dei sistemi stradali, ferroviario, idrici e urbani sono ridotti
al minimo. Tali politiche però non
coinvolgono altri investimenti dispendiosi e assolutamente superflui, ma più
redditizi per una classe dominante sempre più vorace.
I cittadini italiani sono schiacciati tra l'incudine delle pretese
soverchianti di queste politiche di austerità e il martello delle estorsioni e
delle ruberie, esercitate impunemente dai soggetti privati (imprenditori, finanzieri,
aziende, imprese nazionali ed internazionali, multinazionali), che si sono
impadroniti di larga parte di quei settori economici che un tempo erano
pubblici e statali.
E’ consapevolezza diffusa nel nostro paese che il disastro di Genova è l’ultimo
dei frutti avvelenati delle privatizzazioni, combinate con la profonda decadenza
morale e politica della classe borghese dominante
che, come una sanguisuga, succhia il sangue della maggioranza della
popolazione.
Sarà duro ma ineludibile compito delle donne e degli uomini delle classi lavoratrici, che pagano le conseguenze in termini di vite umane e di sofferenze, liberarsi
dalla voracità assassina di questo "potere
sanguisuga” e prendere il proprio destino nelle proprie mani, per tutelare
il diritto alla vita di tutti.
Roma, 18 agosto 2018
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