21/08/18

Genova/Atene

I frutti avvelenati del capitalismo

"Il crollo del ponte a Genova e l'incendio nella regione di Atene sono i frutti avvelenati delle privatizzazioni combinate con la profonda decadenza morale e politica  della classe borghese dominante."




La  Federazione delle donne greche ha inviato un messaggio di solidarietà alla Awmr Italia in seguito al disastro di Genova. 


Dear comrades
With much regret we learned the terrible disaster that hit the people of Italy. Please accept our solidarity and our sincere condolences to the families that so hardly lost their beloved. As you know and we know capitalism is relentless regarding the needs and the protection of the popular strata families, caring only for the profits of the capital.
Dear comrades, as you are aware our people also recently experienced a similar fire disaster at Mati (very near to Athens) where the total lack of fire protection and proper coordination measures by the government Syriza/Anel cost the life of 96 people so far. Dear comrades, we are at your disposal for any assistance we can offer. It is clear that only the society with no exploitation of people by people can secure and protect the lives of the popular strata.
With warm solidarity regards
Federation of Greek Women (OGE)

Athens, 17th August 2018


Care compagne,
con grande dispiacere abbiamo appreso del terribile disastro che ha colpito la popolazione italiana. Vi preghiamo di accettare la nostra solidarietà e le nostre sincere condoglianze alle famiglie colpite così duramente. Sapete bene, come noi, che il capitalismo è implacabile riguardo ai bisogni e alla protezione delle famiglie delle classi popolari, preoccupandosi solo dei profitti del capitale.
Care compagne, come sapete, anche il popolo greco recentemente è stato colpito  da un disastro simile dovuto ad un incendio a Mati (molto vicino ad Atene), dove la totale mancanza di protezione antincendio e di adeguate misure di coordinamento da parte del governo Syriza / Anel sono costate la vita a 96 persone (finora). Care compagne, siamo a vostra disposizione per qualsiasi tipo di aiuto possiamo offrire. È chiaro che solo una società libera dallo sfruttamento delle persone da parte delle persone può tutelare e proteggere la vita della popolazione.
Con cordiali saluti solidali
Federazione delle donne greche (OGE)

Atene, 17 agosto 2018 



La nostra risposta:

Dear Comrades, we thank you so much for your fraternal solidarity. The disaster caused by the collapse of the Morandi bridge in Genoa - like the devastating fire in the Athens region a few weeks ago - arouses dismay and a great anger in all of us.
The tragedy of Genoa was announced, because for years the maintenance had serious problems underestimated or faced with cynicism and superficiality by governments. Because of the so-called "austerity policies" adopted by the government, investments in safety and custody of road, rail, water and urban systems have been reduced to a minimum for too many years. These policies, however, do not involve other expensive and absolutely superfluous investments, but more profitable for an increasingly voracious dominant class.
Italian citizens are squeezed between the anvil of the overwhelming pretensions of these austerity policies and the hammer of extortion and robbery, exercised with impunity by private parties (entrepreneurs, financiers, companies, national and international companies, multinationals), who have taken over of a large part of those economic sectors that were once public and state sectors.
It is widespread awareness in our Country that the tragedy of Genoa is the poisoned fruit of privatization combined with the deep moral and political decadence of the dominant bourgeois class that, like a leech, sucks the blood of the majority of the population.
It will be a hard task for the women and men of the working class, who pay the consequences in terms of human lives and suffering, free themselves from the murderous voracity of this "leech power" and take their destiny into their own hands, to protect the right to everyone's life.
Rome, 18th August 2018

Care compagne, vi ringraziamo per la vostra fraterna solidarietà. Il disastro provocato dal crollo del ponte Morandi a Genova – come il devastante incendio nella regione di Atene poche settimane fa -  suscitano in tutte noi sgomento e una grande rabbia.
La tragedia di Genova era annunciata, poiché da anni la manutenzione presentava notevoli problemi sottovalutati o affrontati con cinismo e superficialità dai governi. A causa delle cosiddette “politiche di austerità” adottate dal governo, da troppi anni gli investimenti a favore delle opere di messa in sicurezza e custodia dei sistemi stradali, ferroviario, idrici e urbani sono ridotti al minimo. Tali politiche  però non coinvolgono altri investimenti dispendiosi e assolutamente superflui, ma più redditizi per una classe dominante sempre più vorace.
I cittadini italiani sono schiacciati tra l'incudine delle pretese soverchianti di queste politiche di austerità e il martello delle estorsioni e delle ruberie, esercitate impunemente  dai soggetti privati (imprenditori, finanzieri, aziende, imprese nazionali ed internazionali, multinazionali), che si sono impadroniti di larga parte di quei settori economici che un tempo erano pubblici e statali.
E’ consapevolezza diffusa nel nostro paese che il disastro di Genova è l’ultimo dei frutti avvelenati delle privatizzazioni, combinate con la profonda decadenza morale e politica  della classe borghese dominante che, come una sanguisuga, succhia il sangue della maggioranza della popolazione.
Sarà duro ma ineludibile compito delle donne e degli uomini delle classi lavoratrici, che pagano le conseguenze in termini di vite umane e di sofferenze, liberarsi dalla voracità assassina di questo "potere  sanguisuga” e prendere il proprio destino nelle proprie mani, per tutelare il diritto alla vita di tutti.
Roma, 18 agosto 2018

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