09/05/20

Cecile Rol-Tanguy, eroina della Resistenza francese


“Fedele ai suoi ideali di gioventù fino all’ultimo respiro”



L’8 maggio, 75° anniversario della fine della Seconda guerra Mondiale, è deceduta Cecile Rol-Tanguy (101 anni). 

Ebbe un ruolo chiave nella Liberazione di Parigi accanto al marito Henri Rol-Tanguy







Molte donne che hanno avuto un ruolo chiave nella storia sono state spesso relegate nel ruolo di "moglie di". Questo è accaduto talvolta anche a Cécile Rol-Tanguy, che era sposata, sì, con Henri Rol-Tanguy, l'eroe della Liberazione di Parigi nel 1944, ma anche un'eroina della Resistenza per merito proprio. Era la dimostrazione che la lotta antifascista è stata fatta, in buona parte, dalle donne. Proprio nel giorno in cui si celebrava il 75° anniversariodella fine della seconda guerra mondiale, si è spenta la vita di Cécile Rol-Tanguy, all'età di 101 anni, non senza aver prima ottenuto il proprio riconoscimento nella storia.

Cécile Rol-Tanguy è deceduta nella sua casa di Monteaux, nella Francia centrale, come riferito dalla sua famiglia. «Con lei scompare una delle ultime figure della Resistenzafrancese e, più precisamente, della Liberazione di Parigi nell'agosto del 1944», hanno detto i suoi parenti in una dichiarazione inviata all'Agence France Presse. La sua età avanzata le aveva impedito, l'anno scorso, di assistere all'inaugurazione del Museo della Liberazione in commemorazione del 75 ° anniversario della fine dell'occupazione nazista della capitale francese, nella quale Cécile Rol-Tanguy ebbe un ruolo fondamentale. 


Il museo si affaccia sulla Coronel Rol-Tanguy Avenue, nel 14° arrondissement di Parigi, di fronte all'ingresso delle catacombe che servirono a Henri Rol-Tanguy come quartier generale da cui guidò l'insurrezione parigina che portò alla liberazione della capitale quando vi entrarono le truppe del generale Leclerc, con in testa i soldati spagnoli della brigata La Nueve.
Un impegno al quale anche Cécile prese parte attiva, come ricordava suo figlio Jean Rol-Tanguy lo scorso anno nelle dichiarazioni a questo giornale, sottolineando il ruolo di Cécile: «Anche mia madre era sempre lì presente l’intera settimana. I miei genitori hanno combattuto per le loro idee, la libertà, la democrazia. Oggi, un po' dovunque, anche in Francia, si alzano voci retrograde, filo-fasciste o filo-naziste. È tempo per noi di ricordare questi ideali e quelle battaglie».

La lotta politica fece parte integrante della vita di questa figlia unica di un elettricista, attivista comunista, entrato nella Resistenza e morto ad Auschwitz nel 1942. Anche sua madre fu una resistente. Nata il 10 aprile 1919 a Royan, nel dipartimento della Charente-Maritime, Cécile Le Bihan, il suo nome da nubile, crebbe nella periferia di Parigi e nella capitale stessa, dove nel 1936 è entrò a lavorare come dattilografa - un'occupazione rivelatasi fondamentale per il suo lavoro di combattente clandestino - negli uffici del settore metallurgico della CGT. Fu lì che incontrò suo marito, Henri Tanguy, poco prima che questo operaio comunista partisse per combattere nelle Brigate Internazionali durante la guerracivile spagnola, dove combatté tra il 1937 e il 1938. Dalla Spagna tornò dopo aver partecipato alla battaglia dell'Ebro con una ferita e con lo pseudonimo che avrebbe finito per far parte del suo cognome, Rol, adottato da Henri durante la sua lotta clandestina in onore di un amico caduto in Spagna.

Si sposarono nel 1939, poco prima dell'inizio della seconda guerra mondiale. Mentre Henri era nelle file combattenti e se ne perdevano le tracce, Cécile entrava nella Resistenza digitando volantini e articoli rivoluzionari. Quando suo marito tornò a Parigi e si unì alla lotta clandestina, nell'ottobre dello stesso anno, divenne anche la sua ufficiale di collegamento. La famiglia crebbe - i loro figli Hélène e Jean nacquero nel 1941 e nel 1943 - mentre il lavoro clandestino della coppia continuava. Cécile ha usato il passeggino dei bambini per nascondere documenti segreti per la rete comunista dei Francs-tireurs et partisans (FTP), di cui suo marito era uno dei capi parigini. Henri, sotto il nome di colonnello Rol, salì di posizione fino ad essere nominato, nel giugno del 1944, capo regionale della regione parigina della FFI, le Forze francesi dell’interno. Durante tutto il tempo della lotta clandestina, Cécile continuò a combattere al suo fianco. Anche in quell'estate del 1944, in cui si giocò la fine dell'occupazione di Parigi e s’avviò la conclusione di tutto il conflitto bellico.
Prova del suo ruolo fondamentale è il fatto che Cécile Rol-Tanguy fece parte della delegazione ricevuta dal generale Charles de Gaulle nel Ministero della Guerra il 27 agosto 1944, insieme ad altri venti capi della resistenza parigina.

«Insignita delle più alte onorificenze della Repubblica (grande ufficiale della Legione d'Onore, Gran Croce dell'Ordine nazionale al merito, Medaglia della resistenza, Croce di combattente volontaria della Resistenza), Cécile fu emblematica del ruolo delle donne nella lotta contro il regime di Vichy e l'occupante nazista», ha ricordato la sua famiglia. Dopo la morte di suo marito nel 2002, ha continuato a partecipare alle commemorazioni della sconfitta nazista. Come hanno sottolineato i suoi figli venerdì scorso, «fino al suo ultimo respiro, Cécile Rol-Tanguy ha reso testimonianza della sua fedeltà alla generosa utopia del comunismo, al suo ideale impegno di gioventù per la giustizia sociale e l'emancipazione delle donne».
Trad. A.D.

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