Il 24 giugno 2022 a Madrid, presso l'Auditorium Marcelino Camacho, si è aperto il Vertice per la pace con i saluti delle organizzazioni convocanti. Riportiamo l'intervento della FDIM/WIDF.
Ada Donno, vicepresidente di FDIM Europa, porta il saluto al Vertice per la Pace |
Con emozione porto il saluto della Federazione Democratica Internazionaledelle Donne, della sua presidente Lorena Peña, delle sue organizzazioni affiliate nel mondo e di ogni singola nostra compagna che idealmente partecipa a questo Vertice per la Pace.
Permettetemi di ringraziare a nome della FDIM tutte le
organizzazioni convocanti, inclusa la nostra organizzazione sorella in Spagna, Movimiento Democratico de Mujeres, per
il gran lavoro preparatorio di questo Vertice per la Pace.
Permettetemi di portare anche il saluto speciale che
mi è stato affidato dalle donne italiane, riunite nella rete femminista nazionale
per il disarmo e la pace.
Vorrei cogliere questa occasione per ricordare che la
lotta contro il militarismo e per la pace è stato un impegno centrale della
FDIM, di formazione, ricerca e azione nel mondo, fin dalla sua fondazione nel
lontano 1945.
La FDIM ha considerato sempre la costruzione della
pace un compito essenziale delle donne. Tale era considerato da Dolores Ibarruri, una delle nostre
grandi madri fondatrici. Poiché, come diceva la nostra prima presidente, la
scienziata francese Eugenie Cotton:
«Le donne troveranno argomenti decisivi per far pendere la bilancia in favore
della pace».
E infatti la FDIM fu tra le prime organizzazioni a
mobilitarsi per la pace nell’arena internazionale nel secondo dopoguerra.
Permettetemi di ricordare brevemente alcune date.
La FDIM lanciò il primo appello alle Nazioni Unite per la riduzione degli
armamenti nel 1946. Nel 1948, al suo secondo congresso di Budapest, la FDIM
adottò un Manifesto per la pace che diceva: “Agisci subito! Non aspettare
la pace: lotta per costruirla!”.
Quell’anno tre milioni di firme per la pace furono consegnate
al segretario delle NU.
Nel 1949 fu lanciata una imponente campagna
internazionale contro la stipulazione del Patto Atlantico, le donne della FDIM
furono la spina dorsale di quella campagna.
Solo in Italia furono raccolte, e consegnate al
Parlamento nel luglio 1949, oltre sette milioni di firme contro la ratifica del Patto Atlantico. Fu una mobilitazione, forse
inimmaginabile oggi, che vide impegnate soprattutto le donne.
Lasciatemi ricordare anche che la straordinaria
mobilitazione della FDIM per la pace si svolse in un clima di feroce
repressione politica, in Italia, in Europa e negli Stati Uniti, e che la FDIM
fu oggetto di una violenta campagna persecutoria che partiva dall’HUAC (la famigerata Commissione per leAttività Antiamericane).
Eppure la mobilitazione per la pace ebbe una forza straordinaria.
Questo impegno lo abbiamo confermato nel nostro ultimo
XVII congresso (Caracas, aprile
2022). Nella Dichiarazione finale
diciamo: «Le guerre e il militarismo sempre scatenato una vertigine di atrocità
che ricadono su tutte le parti coinvolte. Non vogliamo più un mondo diviso da
muri insormontabili, disseminato di fortezze armate, devastato dall'odio e da
devastanti “scontri di civiltà”. Fermare la guerra subito, fermare tutte le
guerre è il nostro obiettivo politico primario.
Ci impegniamo a contribuire in tutti i modi possibili
alla costruzione di un nuovo ordine internazionale policentrico e multipolare
nel quale si affermino le scelte condivise e la cooperazione economica,
politica, culturale e scientifica per il benessere dell'umanità e la
sopravvivenza del pianeta».
Concludendo, ci sono molte ragioni per continuare ad
esigere oggi lo scioglimento della NATO, braccio armato e violento del dominio
capitalistico patriarcale nel mondo.
Per questo siamo qui oggi, con la volontà e la
speranza di portare insieme a tutte e tutti voi presenti la nostra parte di
contributo, che è di memoria, presenza e azione, a questo importante Vertice
per la pace di Madrid. Grazie e buon lavoro.
#CumbrePorLaPaz #Madrid2022
(Testo originale completo)
Amigas y amigos,
compañeras y compañeros, con emoción, traigo el saludo de la FDIM, de su
presidenta Lorena Peña, nuestras organizaciones afiliadas y nuestras compañeras
individuales en todos los continentes, a esta Cumbre de la Paz.
Permítanme
saludar y agradecer en nombre de la FDIM a las organizaciones convocantes,
incluida nuestra organización hermana MDM de España, por el gran trabajo
preparatorio de esta Cumbre por la Paz.
Permítanme traer
también el saludo especial que me encomendaron las mujeres italianas, reunidas
en la red nacional feminista por el desarme y la paz.
Quisiera
aprovechar esta oportunidad para recordarles que la lucha contra el militarismo
y por la paz ha sido un compromiso central de capacitación, investigación y
acción de la FDIM en el mundo, desde su fundación en 1945.
La FDIM siempre
ha considerado la construcción de la paz como una tarea esencial de las
mujeres. Así lo consideró Dolores Ibarruri, una de nuestras grandes madres
fundadoras. La primera presidenta de la FDIM, la científica francesa Eugenie
Cotton, dijo que "las mujeres encontrarán argumentos decisivos para
inclinar la balanza a favor de la paz".
Y, de hecho, la
FDIM fue una de las primeras organizaciones en movilizarse por la paz en el
ámbito internacional en la inmediata posguerra, cuando, por responsabilidad de
los imperialistas angloamericanos, la ruptura de la alianza antifascista comenzó
a manifestarse.
Permítanme
mencionar brevemente algunas fechas.
En 1946 la FDIM
lanzó el primer llamamiento a la ONU para la reducción universal de armas. En
1948, en su segundo congreso en Budapest, la FDIM adoptó un Manifiesto por la
Paz que decía: “¡Actúa ahora! No esperes la paz: ¡lucha por construirla!”.
En ese año se
entregaron al secretario de la ONU tres millones de firmas a favor de la paz.
En 1949 se lanzó
una campaña internacional masiva contra la estipulación del Pacto Atlántico,
las mujeres de FDIM fueron la columna vertebral de esa campaña.
Solo en Italia,
se recogieron y entregaron al Parlamento italiano en julio de 1949 más de siete
millones de firmas contra la ratificación del Pacto Atlántico. Fue una
movilización extraordinaria, tal vez inimaginable hoy, en la que participaron
masivamente las mujeres.
Pero también les
recuerdo que la grande movilización por la paz de la FDIM en Italia, Europa y
Estados Unidos se desarrolló en un clima de feroz represión política, y que la
FDIM fue objeto de una violenta campaña persecutoria que partió del HUAC (la
infame Comisión de Actividades Antiamericanas) en Estados Unidos.
Sin embargo, esa
movilización por la paz tuvo una fuerza extraordinaria y ha continuado a lo
largo de los años.
En nuestro reciente
congreso en Caracas (abril de 2022) hemos confirmado el mismo compromiso. En la
Declaración Final del XVII Congreso decimos: «Las guerras y el militarismo
siempre desatan un vértigo de atrocidades que recaen sobre todas las partes
involucradas.
«Nunca queremos
un mundo dividido por muros infranqueables, sembrado de fortalezas armadas,
devastado por el odio y los destructivos "choques de civilizaciones”.
«Detener la
guerra ahora, detener todas las guerras, es nuestro primer objetivo político.
Nos comprometemos a contribuir de todas las formas posibles a la construcción
de un orden internacional policéntrico y multipolar en el que se afirmen las
opciones compartidas y la cooperación económica, política, cultural y
científica para el bienestar de la humanidad y la supervivencia del planeta».
En conclusión,
hay muchas razones para seguir exigiendo, hoy incluso más que ayer, la
disolución de la OTAN, el brazo armado y más violento del dominio imperialista
patriarcal en el mundo.
Por eso estamos
aquí hoy, con voluntad y esperanza de hacer una contribución útil de memoria,
presencia y acción a esta importante Cumbre por la Paz de Madrid.
Gracias.
Madrid, 24 de
Junio 2022
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