29/06/22

DICHIARAZIONE DI MADRID / VOGLIAMO LA PACE A 360°

NO AI SIGNORI DELLA GUERRA, NO ALLA NATO, PACE A 360°


Il Vertice per la Pace, convocato da una piattaforma unitaria e internazionale di organizzazioni, movimenti e reti sociali, ha riunito a Madrid il 24, 25 e 26 giugno le forze della pace che hanno detto No al Summit della NATO del 29 e 30 giugno, preannunciato come occasione di rilancio dell'Alleanza Atlantica quale forza militare globale in grado di intervenire a 360° in ogni angolo nel mondo, al di fuori del mandato delle Nazioni Unite, con moltiplicate capacità offensive nei confronti di chiunque osi sfidare il “nuovo concetto strategico di sicurezza” della NATO e un presunto ordine mondiale basato sulle regole dettate dall’imperialismo anglo-americano.

Le forze della pace riunite a Madrid, in due giornate d’intenso dibattito, il 24 e 25 giugno, hanno invece voluto ragionare su una prospettiva di sicurezza globale alternativa, demilitarizzata e reciproca, basata sul rispetto della Carta delle Nazioni Unite e sulla vera legalità internazionale, sul divieto e lo smantellamento ecologico degli armamenti di distruzione di massa, su una drastica riduzione delle spese militari, nella prospettiva di una nuova “era geopolitica”  senza imperi egemonici né gendarmi del mondo, e un nuovo ordine mondiale multipolare e multicentrico, basato sui valori della cooperazione, della solidarietà, della responsabilità condivisa verso la vita e i viventi nel pianeta.  Al termine dei lavori, nella sessione plenaria conclusiva, è stata adottata la DICHIARAZIONE FINALE che segue.


Il 26 giugno, una grande manifestazione combattiva e multicolore ha attraversato le strade di Madrid gridando il proprio NO AI SIGNORI DELLA GUERRA, NO ALLA NATO, SI ALLA PACE.

DICHIARAZIONE FINALE

PACE A 360°

Entro i prossimi quattro giorni il Vertice NATO proclamerà il suo nuovo “Concetto di Sicurezza” secondo il quale interverrà a 360° in qualsiasi parte del Pianeta, in qualsiasi luogo e in ogni momento.

La Federazione Russa e la Repubblica Popolare Cinese vengono indicate come avversari militari e, per la prima volta, nelle capacità di intervento dell’Alleanza compare anche il Sud, che nei decenni della Guerra Fredda non rientrava nella strategia atlantista.

La nuova NATO certifica che è pronta ad intervenire da nord a sud e da est ad ovest, al di fuori dei mandati imperativi della Carta delle Nazioni Unite, come ha già fatto in Jugoslavia, Afghanistan, Iraq e Libia. Questo vulnus inferto al diritto internazionale, cui pure abbiamo assistito con l’invasione russa dell’Ucraina, rende il mondo più insicuro e militarizzato.

L’estensione verso sud significherà accrescere le capacità delle basi militari nordamericane installate nel Mediterraneo (nel caso della Spagna, quelle di Rota e Moron).

La NATO a 360° diventa una minaccia per la pace, un ostacolo alla progressione verso una sicurezza condivisa e demilitarizzata, una contrapposizione alla vera sicurezza umana che dia risposte alle insicurezze della maggioranza della popolazione planetaria: la fame, le malattie, le disuguaglianze, la disoccupazione, la carenza di servizi pubblici, l’accaparramento di terre e ricchezze, la crisi climatica.

La NATO a 360° propugna l’aumento della spesa militare fino al 2% del PIL, non rinuncia all’uso delle armi nucleari e pertanto alimenta la proliferazione dell’arma di distruzione di massa per eccellenza.  Più armi nel mondo significano più guerre, com’è facile capire. La storia ci insegna che chi può imporre con la forza la sua volontà non cerca di usare altri mezzi. Questa ulteriore espansione è una ulteriore espressione della risposta autoritaria e coloniale alla crisi eco-sociale e conferma che le guerre servivano anche per espropriare risorse con la violenza. Prima erano i combustibili fossili, ora i minerali per la transizione energetica.

Il nostro vertice alternativo, il Vertice per la Pace, contro la NATO e contro le guerre, è giunto alla conclusione, dopo ampio e vario dibattito, che è possibile, ed è nostro dovere come specie umana, costruire e difendere la Pace a 360°, dal nord a sud, da est ad ovest. Questo implica la rinuncia al militarismo come modo di affrontare i conflitti.

Sulla base dell’Atto finale di Helsinki, della Carta di Parigi e della Carta delle Nazioni Unite, ci impegniamo nella costruzione di un nuovo modello di sicurezza: una Sicurezza condivisa, smilitarizzata, in transizione verso l’azzeramento degli armamenti, delle armi di distruzione di massa e delle basi nordamericane dispiegate in tutto il mondo.  Vogliamo costruire una sicurezza umana che metta al centro l’effettivo raggiungimento del pieno esercizio dei diritti umani.

La Pace a 360° diventa un imperativo per l’intero movimento pacifista mondiale impegnato nella prevenzione diplomatica dei conflitti, nel disarmo, nella denuclearizzazione, contro le guerre e per la pace. In definitiva, la smilitarizzazione delle società.

Da nord a sud, da est a ovest, no alle guerre, sì alla pace!  No alla NATO! Via le basi!

Madrid, 25 giugno 2022

Nessun commento:

Posta un commento