Appello dell’Assemblea Femminista del Forum Europeo delle forze progressiste, ambientaliste e di sinistra
Madrid novembre 2023, Forum Europeo delle forze di sinistra,verdi e progressiste (sessione per la Palestina) |
Questo 8 marzo, l’Assemblea
femminista del Forum Europeo delle forze progressiste, ambientaliste e di
sinistra mette al centro l’economia della cura, che preserva la vita delle
persone, degli animali e della natura in un mondo in PACE. Mentre le forze neoliberiste
ottusamente patriarcali, in Europa e nel mondo, sostengono l’economia di guerra
che uccide, sfrutta e sottomette le persone e il pianeta in un mondo in GUERRA.
Sosteniamo un’Europa femminista che
difenda la pace contro le guerre, valorizzi la vita finanziando la cura e
non gli armamenti e il militarismo!
Le guerre aggravano il fenomeno della
femminilizzazione della povertà perché spostano gli investimenti verso le armi
sottraendoli al sociale - di cui soprattutto le donne, in quanto più precarie, hanno
bisogno - perché incentivano le migrazioni delle donne, che fuggono dai conflitti
e finiscono per essere sfruttate sul lavoro o come vittime delle reti della
tratta.
Loro, i signori della guerra,
vogliono che siamo sfruttate in casa e sul lavoro. Vogliono che non siamo protette
da ogni violenza sessista, quella domestica, quella sessuale fino al
femminicidio. Ci vogliono senza diritti fondamentali, a partire dal diritto di
decidere sul nostro corpo, sulla nostra maternità, sulla nostra sessualità o
sul nostro orientamento sessuale e identità di genere. Ci vogliono schiave e al
loro servizio sessuale e riproduttivo.
Noi femministe chiediamo che il
lavoro di cura venga riconosciuto affinché smetta di essere un sovraccarico per
le donne e che sia distribuito tra amministrazioni, uomini, donne e
imprese.
La mancanza di corresponsabilità
nel lavoro di cura aggrava la disuguaglianza di genere, perché toglie tempo alle
donne che intendono dedicarsi alla propria formazione e ciò rende loro impossibile entrare nel mercato del lavoro a orario pieno, incidendo sulle loro carriere professionali, così che il divario salariale e pensionistico
peggiora. Un lavoro di cura che, messo sul mercato, viene svolto in cambio dei bassi
salari e di condizioni precarie che generalmente ricadono sulle donne migranti.
Chiediamo il riconoscimento del
lavoro di cura e che gli Stati europei sviluppino azioni politiche che
favoriscano la corresponsabilità della cura tra uomini, donne e aziende e la
promozione di sistemi di assistenza pubblica universali.
Occorre garantire l’accesso ai
servizi pubblici universali di sanità e istruzione e l’accesso ai beni
naturali, per eliminare la povertà energetica di cui soffrono soprattutto le
persone che vivono in nuclei familiari a bassa intensità di lavoro, tra cui soprattutto le donne anziane sole o con minori a loro carico.
Non possiamo parlare di progresso se non c’è pace. La pace è necessaria per garantire i diritti umani fondamentali e riaffermare i diritti umani delle donne. Nelle guerre economiche e militari, i diritti delle donne diventano invisibili.
Perché vogliamo un’Europa femminista
che difenda i diritti umani di tutte le donne, perché vogliamo un’Europa che
metta fine alla femminilizzazione della povertà, è urgente fermare l’avanzata
dei governi fascisti in Europa e impedire l’avanzata dell’estrema destra al
Parlamento europeo.
Perché vogliamo un’Europa rispettosa della sovranità dei popoli, perché vogliamo un mondo in Pace, questo 8 marzo dichiariamo lo sciopero femminista per i nostri diritti e in solidarietà con le donne palestinesi che vengono massacrate.
Gridiamo: cessate il fuoco in
Palestina e aiuti umanitari urgenti!
#8M #8M2024
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