Fermiamo lo svuotamento della Legge 185/90 sul controllo dell’export di armi! Stop gli affari armati irresponsabili che alimentano guerre e insicurezza!
Awmr Italia-Donne della Regione Mediterranea ha aderito alla petizione popolare lanciata da Rete Italiana Pace Disarmo per fermare lo svuotamento della Legge 185/90 e chiedere un maggiore controllo sull’export di armi italiane.
A seguito dell’approvazione dell’Aula del Senato avvenuta a fine febbraio, sarà a breve in discussione alla Camera dei Deputati il Disegno di Legge di iniziativa governativa che modifica, peggiorandola in maniera rilevante, la normativa italiana sull’esportazione di armi. L’obiettivo vero della modifica della Legge 185/90 è solo quello di favorire affari armati potenzialmente pericolosi e dagli impatti altamente negativi.
La legge 185/90, approvata nel 1990 dopo una campagna
di mobilitazione della società civile, prevede il divieto di invio di armi
verso Paesi in conflitto o in cui ci siano gravi violazioni dei diritti umani.
È vero che essa non sia riuscita a fermare le esportazioni di sistemi militari
con impatti negativi, ma se non altro ha permesso al Parlamento e alla società
civile di conoscere certi dettagli di un mercato spesso altamente opaco.
Secondo la retorica governativa, la modifica della
Legge185/90 assicurerebbe una maggiore sicurezza per l’Italia. Al contrario, aumenterà l’insicurezza globale, e
quindi quella di tutti noi, solo per garantire un facile profitto di
pochi. Questa modifica della Legge
185/90 parte da lontano perché da anni la lobby
dell’industria militare, i centri di ricerca e di pressione ad essa
collegati chiedono a gran voce di poter praticamente liberalizzare l’export di
armi. A chi fa affari vendendo nel mondo armi e sistemi militari non fa piacere
che ci sia trasparenza e controllo anche da parte della società civile, oltre
che allineamento con principi che non prendono in considerazione solo i
fatturati., se il Disegno di Legge di iniziativa governativa sarà approvato
definitivamente la situazione peggiorerà, agevolando gli intrecci tra finanza e
produzione di armamenti.
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