La rete Global Women for Paece United AgainstNATO (GWUAN) aderisce all’appello lanciato dalla sezione tedesca di IALANA (International Association of Lawyers Against Nuclear Arms) * ai candidati e alle candidate per le imminenti elezioni Europee affinché s'impegnino a promuovere l’adesione degli Stati dell’UE al Trattato per la Proibizione delle Armi Nucleari (TPNW).
«In vista delle elezioni del
Parlamento europeo, alcuni politici ed esperti hanno avviato una discussione
sulle "armi nucleari per l'UE".
Qualunque sia il contesto, IALANA
sottolinea che tali piani non solo sono moralmente discutibili, ma violano
anche la legge applicabile.
Le armi nucleari rappresentano –
come più volte sottolineato nelle risoluzioni dell’Assemblea generale delle
Nazioni Unite – una minaccia per l’intera umanità e per la coesistenza pacifica
degli Stati. Il loro utilizzo è associato a sofferenze incommensurabili, è
contrario alla Carta delle Nazioni Unite e costituisce un crimine contro l’umanità.
Nella sua sentenza del 1996, la
Corte Internazionale di Giustizia ha stabilito che la minaccia e l’uso delle
armi nucleari violano generalmente il diritto umanitario internazionale.
Secondo il parere consultivo della CIG, anche in circostanze estreme di
autodifesa, gli stati possono difendersi solo con armi che soddisfano le
condizioni del diritto internazionale umanitario. Le armi nucleari non le
soddisfano. Nel suo Commento Generale n.36, il Comitato Internazionale per i
Diritti Umani sottolinea il divieto delle armi nucleari, che deriva anche dal
diritto alla vita.
Un ulteriore divieto
dell’acquisizione e del possesso di armi nucleari ai sensi del diritto
internazionale deriva dal Trattato di non proliferazione delle armi nucleari
(TNP), a cui hanno aderito tutti gli Stati membri dell’UE. Il TNP vieta inoltre
alla Francia, uno Stato dotato di armi nucleari, di trasferire direttamente o
indirettamente armi nucleari o il controllo su tali armi a qualsiasi
destinatario. Obbliga inoltre gli Stati parti a portare avanti negoziati in
buona fede sul completo disarmo nucleare.
Nel 2003 anche l’UE, in quanto
confederazione di Stati, si è impegnata pienamente a rispettare il regime di
non proliferazione sancito dal TNP come parte della sua politica estera e di
sicurezza comune (PESC) (posizione comune 2003/805/PESC del Consiglio delle
Comunità europee Unione).
Questa politica di non proliferazione
delle armi di distruzione di massa corrisponde all’imperativo di pace contenuto
nel Trattato dell’UE e nella Carta delle Nazioni Unite. Per la Germania
l’imperativo della pace è sancito anche dalla Legge fondamentale e, in questo
contesto, la Germania ha riaffermato la sua rinuncia alla “produzione, possesso
e controllo delle armi nucleari, biologiche e chimiche” nel Trattato sulla
risoluzione finale con Rispetto alla Germania (Trattato Due Più Quattro).
Altri due Stati membri dell’UE –
Austria e Irlanda – hanno fatto un ulteriore passo avanti e hanno ratificato il Trattato sulla proibizione delle armi nucleari (TPNW).
Facciamo appello a tutti i
candidati e i partiti che partecipano alle elezioni per il Parlamento Europeo
affinché prendano le distanze dall’idea che l’UE abbia proprie armi nucleari e
facciano invece una campagna per porre fine alla “condivisione nucleare”
praticata da Germania, Belgio e Paesi Bassi, perché tutti gli Stati membri
dell’UE aderiscano al TPNW e per un mondo libero dalle armi nucleari.
Solo attraverso gli sforzi
congiunti della comunità internazionale possiamo realizzare un futuro senza la
costante minaccia delle armi nucleari».
Nessun commento:
Posta un commento