02/03/22

FERMARE LA GUERRA IN UCRAINA. FERMARE TUTTE LE GUERRE NEL MONDO

 


Né armi, né truppe, né denaro a supporto di questa guerra. Agire la neutralità attiva e perseguire la soluzione negoziata del conflitto. Le Nazioni Unite facciano prevalere la volontà di pace dei popoli e il principio della sicurezza collettiva non militarizzata

L’AWMR Italia –Donne della RegioneMediterranea condivide la dichiarazione della Federazione DemocraticaInternazionale delle donne (FDIM/WIDF) sulla guerra in Ucraina

Siamo profondamente preoccupate e indignate per il precipitare degli eventi che hanno portato ancora una volta la guerra nel cuore dell’Europa.

Una guerra in atto è già una sconfitta: per le donne che creano la vita e se ne prendono cura, per ogni persona impegnata nella costruzione della pace, per i popoli che ne subiscono le peggiori conseguenze, per le istituzioni internazionali che non hanno saputo prevenirla né fermarla, facendo prevalere le convenzioni e i trattati sottoscritti dagli Stati che richiamano alla costruzione di relazioni pacifiche fra gli Stati, alla cooperazione, alla soluzione negoziata delle controversie.

Rischiamo di precipitare lungo una china pericolosissima che ci può portare a un disastro umanitario, culturale, ambientale inimmaginabile.

Le guerre non risolvono le controversie, ma le inaspriscono. Le guerre lasciano nelle popolazioni colpite ferite materiali e morali non rimarginabili. Le guerre arrestano il progresso dell’umanità, fanno arretrare il cammino delle donne e dei popoli verso l’affermazione dei loro diritti. Nessun futuro si costruisce sulla guerra.

Per tutto questo rifiutiamo di schierarci con alcuna delle parti che si fronteggiano in questa guerra, diciamo che essa deve essere immediatamente fermata, prima che si espanda e risucchi nel suo vortice altri paesi europei o altre regioni del mondo.

Questo non vuol dire però che resteremo in silenzio, né che ci asterremo dall’esprimere un fermo giudizio e una condanna di chi questa guerra l’ha voluta, se ne è reso complice o non ha fatto nulla per fermarla.


Accusiamo il governo degli Stati Uniti di aver perseguito cinicamente la guerra in Europa per i propri fini di profitto e di dominio globale.

Accusiamo i governi del Regno Unito e dell’Unione Europea di aver fiancheggiato l’imperialismo Usa nel processo irresponsabile di espansione della NATO e militarizzazione dell'Europa orientale che è alla radice della crisi, ignorando le richieste legittime della Russia di tenere armi, truppe e patti di guerra fuori dalla sua area di sicurezza.

Accusiamo la NATO, braccio armato dell’imperialismo Usa, di impedire una politica di pace, sicurezza reciproca e solidarietà e di portare il mondo al disastro. Tutta l’'azione della Nato è stata una costante spinta al riarmo, alla sopraffazione e alla violenza, fino alla guerra in ogni parte del mondo, e per questo ne chiediamo lo scioglimento.  

Accusiamo il governo ucraino di essere corresponsabile dell’acuirsi della crisi non avendo applicato gli accordi di Minsk del 2014, avendo continuato a calpestare i diritti delle popolazioni russofone, avendo accettato e riconosciuto ufficialmente al proprio interno persone e organizzazioni armate neonaziste.  

Accusiamo le destre neofasciste e neonaziste europee di avere soffiato sul fuoco del conflitto alimentando l’odio antirusso, la xenofobia, il nazionalismo sciovinista dentro e fuori dell’Ucraina.

Condanniamo l'intervento militare russo in Ucraina che contravviene all’impegno di «mantenere la pace e la sicurezza internazionali, prevenire ed eliminare le minacce alla pace» assunto dalla Russia con la sottoscrizione della Carta delle Nazioni Unite.

Chiediamo ai governi di Russia, Ucraina, Stati Uniti, Europa e altri aderenti alla Nato di fermarsi, fare un passo indietro e trattare una soluzione politica negoziata del conflitto.

Chiediamo ai governi del Regno Unito e dell’Unione Europea di non inviare armi né truppe in Ucraina perché ciò equivale a dichiarare lo stato di belligeranza contro la Russia.

Chiediamo alle Nazioni Unite di attivare tutte le capacità di mediazione e di agire con determinazione per far prevalere la volontà di pace dei popoli; di promuovere una conferenza di pace internazionale per la sottoscrizione di un trattato che stabilisca la neutralità permanente dell'Ucraina garantita dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ai sensi del capitolo 7 della Carta delle Nazioni Unite; di farsi promotrici di un nuovo ciclo di negoziati per la riduzione degli armamenti, inclusi quelli nucleari, tra la Russia e gli Stati USA/NATO.

Chiediamo ai paesi europei di aprire i confini per accogliere le donne e gli altri profughi che stanno abbandonando le loro case per mettersi in salvo.

Chiediamo alle nostre sorelle in Russia e in Ucraina di dichiarare il loro rifiuto di questa guerra, di sottrarsi alla propaganda bellicista che infuria sui due fronti, di attivarsi perché la guerra sia immediatamente fermata e si vada alla ricerca di una soluzione negoziata.

Chiediamo alle nostre sorelle di tutto il mondo di scendere nelle strade per manifestare, fare pressioni sui propri governi affinché nessuna arma, nessun soldato né denaro siano inviati a supporto di questa guerra.

Intensificheremo i nostri sforzi perché si affermi nelle relazioni internazionali un concetto nuovo di sicurezza reciproca non militarizzata e la parola guerra scompaia finalmente dal vocabolario delle relazioni umane.

La presidenza della FDIM/WIDF (Federazione Democratica Internazionale delle Donne)

San Salvador, 2 marzo 2022


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