13/05/22

Ucraina: una crisi artificiale che miete vittime nel mondo

 Dichiarazione del Consiglio della Pace degli Stati Uniti 


 Con il conflitto in Ucraina che entra nel suo terzo mese, la probabilità di una pace negoziata con successo, una necessità immediata, sta diventando sempre più remota. Questa è una guerra per procura degli Stati Uniti progettata per usare il popolo ucraino allo scopo di fiaccare mortalmente la Russia. Beneficiari sono coloro che traggono profitto dalla guerra, mentre i più vulnerabili ne soffrono: i civili ucraini, ma più in generale chi vive del proprio lavoro a livello internazionale e soprattutto nel Sud del mondo.

Ci si aspettava che lo scioglimento dell'Unione Sovietica nel 1991 avrebbe posto fine alla prima Guerra Fredda e alla minaccia dell'annientamento nucleare mondiale. Invece, la restante superpotenza mondiale ha continuato a perseguire il suo disegno imperialista di "dominio a tutto spettro" globale per impedire l'emergere di "qualsiasi potenziale futuro concorrente globale”.

Sul piano interno Usa, invece di un "dividendo di pace" nel 1991, l’accordo bipartisan di Democratici e Repubblicani è stato una politica di incessante espansione militare. Le forze armate statunitensi ora assorbono oltre la metà del budget discrezionale federale, che è 12 volte la spesa per la difesa della Russia. La guerra in Ucraina è stata utilizzata per giustificare i più recenti osceni stanziamenti di guerra aggiuntivi del Congresso per 29 miliardi di dollari rispetto a quanto richiesto dallo stesso Pentagono, 800 milioni dei   quali andranno direttamente in Ucraina sotto forma di armi hi-tech.

Nel frattempo, la guerra in Ucraina sta fornendo una comoda copertura all'attuale amministrazione per rinnegare i programmi sociali promessi, come le protezioni anti COVID, la cancellazione completa del debito del prestito studentesco, il college comunitario gratuito o l'opzione pubblica per Medicare e i sette giorni garantiti di congedo per malattia promessi ai lavoratori. La guerra è stata utilizzata per incoraggiare la produzione di combustibili fossili, mentre il blocco del fracking sui terreni federali è stato abbandonato.

Un conflitto di fabbricazione statunitense


L'intervento militare russo in Ucraina avrebbe potuto essere evitato se gli Stati Uniti non l'avessero provocato incessantemente. Gli Stati Uniti hanno fornito armi e addestramento militare all'esercito ucraino infiltrato dai fascisti, che ha preso di mira l’etnia russa in Ucraina dopo il colpo di stato orchestrato dagli Stati Uniti nel 2014. Circa 14mila persone erano morte nel conflitto prima che la Russia intervenisse direttamente.

La Russia aveva ripetutamente chiesto il rispetto del cessate il fuoco delineato negli accordi di Minsk. L'accordo di Minsk II del 2015 prevedeva l'autonomia della regione separatista del Donbas nell'Ucraina orientale, dove la maggioranza parla russo, insieme al rilascio dei prigionieri di guerra e al ritiro delle armi pesanti.

Invece, l'esercito ucraino ha intensificato gli attacchi ai propri cittadini, sebbene l'accordo di pace fosse stato firmato da rappresentanti dell'Ucraina insieme a Russia, province separatiste e Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) per l'Europa occidentale. Poi, alla fine di febbraio, secondo quanto sostenuto da parte russa, un assalto pianificato su vasta scala da parte dell'esercito ucraino alla regione separatista ha accelerato l'invasione russa.

Il conflitto non sarebbe potuto continuare senza gli armamenti e l’intelligence forniti apertamente dagli Stati Uniti. In un'audizione davanti alla Commissione per i servizi armati del Senato, il generale Mark Milley, presidente del Joint Chiefs of Staff, ha riferito che gli Stati Uniti e la NATO avevano fornito 60.000 anticarro e 25.000 munizioni antiaeree all'esercito ucraino. Nelle ultime settimane, l'amministrazione Biden ha ordinato altri 1,6 miliardi di dollari di "aiuti letali" all'Ucraina, aggravando ulteriormente il conflitto.

La NATO: macchina da guerra globale dominata dagli Stati Uniti

Contrariamente alle sue affermazioni, la NATO non è un'organizzazione difensiva. Il suo scopo fin dall'inizio è stato quello di strumento per assicurare il dominio degli Stati Uniti sul mondo e impedire qualsiasi sfida all'egemonismo degli Stati Uniti. Ecco perché non è stata sciolta nel 1991 dopo lo scioglimento del Patto di Varsavia del campo socialista. Al contrario, nonostante le promesse fatte da alti funzionari statunitensi a Mikhail Gorbachev, che la NATO non si sarebbe allargata "di un pollice a est", è stata estesa a quindici nuovi paesi. Questa incessante espansione verso est della NATO negli ultimi decenni è stata una minaccia esistenziale per la Russia, dotata di armi nucleari, e la causa principale dell'attuale conflitto militare in Ucraina. Ora, spinta dalla guerra in Ucraina, la NATO potrebbe aggiungere Svezia e Finlandia nell'Europa occidentale e Ucraina e Georgia nell'Europa orientale al suo elenco di membri.

La NATO non è una vera alleanza. Si tratta infatti di un esercito imperialista integrato sotto il comando diretto degli Stati Uniti. I suoi stati costituenti sono tenuti a destinare porzioni significative dei loro bilanci nazionali al mantenimento di questa macchina da guerra e a mettere a disposizione i loro giovani come soldati.

Né serve gli interessi dell'Europa, dove sono di stanza armi nucleari statunitensi - in Belgio, Germania, Italia, Paesi Bassi e Turchia – facendone obiettivi immediati se la guerra fredda diventasse calda; altrettanto per Polonia e Romania, che ora ospitano le strutture statunitensi di "difesa missilistica" per la NATO rivolte contro la Russia.

Separare la Russia dall'Europa attraverso il riarmo dell'Ucraina

Non solo il conflitto in Ucraina è stato utilizzato per obbligare i membri della NATO ad acquistare più armi da appaltatori militari statunitensi, ma va avanti l’obiettivo più ampio degli Stati Uniti di separare economicamente la Russia dall'Europa e di precludere ogni via a un'Europa integrata con un commercio pacifico tra la Russia e i suoi vicini. Anzi, la Germania ad esempio, viene costretta contro il proprio interesse economico ad acquistare gas naturale liquefatto statunitense piuttosto che essere rifornita dalla Russia tramite il gasdotto Nord Stream II a costi molto più bassi.

L'eventuale integrazione pacifica della Russia con il resto d'Europa è stata ora bloccata per il prossimo futuro. Una tale potenziale integrazione avrebbe potuto servire a lungo termine da contrappeso all'egemonia degli Stati Uniti. Pertanto, la separazione della Russia dall'Europa è stato un obiettivo geopolitico strategico fondamentale per gli Stati Uniti e sono state dimenticate le promesse di ripristinare le relazioni con Cuba, rientrare nell'accordo nucleare iraniano o negoziare con la Corea del Nord per una zona denuclearizzata.

Armare l'Ucraina come parte della NATO è stata la chiave, per usare le parole della semi-governativa RandCorporation, "per sovraccaricare e sbilanciare la Russia".  Fin dall'inizio, i pianificatori strategici statunitensi, come il consigliere per la sicurezza nazionale del presidente Carter Zbigniew Brzezinski, hanno messo in gioco gli elementi che alla fine avrebbero accelerato la risposta militare russa il 24 febbraio.

Per tutti i motivi sopra indicati, il governo degli Stati Uniti ha cercato di intrappolare la Russia nel conflitto in Ucraina e fornisce tutti gli incentivi per prolungare il conflitto. Le mani dell'Ucraina sono legate, poiché non può negoziare un accordo senza il permesso degli Stati Uniti, che è improbabile in tempi brevi.

Conseguenze globali

Le conseguenze riverberanti del conflitto e delle sanzioni da parte degli Stati Uniti e dei loro alleati contro la Russia sono devastanti, causando carenze di cibo e carburante a livello globale e una conseguente inflazione del costo della vita che ha avuto un impatto maggiore su coloro che meno possono permetterselo.

Il caos climatico, la pandemia in corso e l'inflazione sono tutti esacerbati dal conflitto. Invece della solidarietà e della cooperazione internazionali per combattere queste minacce, si sta producendo il contrario con la frammentazione globale. Gli Stati Uniti minacciano di sanzionare paesi come Cina e India, che ospitano il 35% della popolazione mondiale, se queste non tagliano i legami economici con la Russia. Il Pakistan ha recentemente subito un colpo di stato sostenuto dagli Stati Uniti, in parte per aver continuato ad avere relazioni amichevoli con la Russia.

 Chiamata alla pace

Con la spinta imperialista degli Stati Uniti a prolungare la guerra per procura per fiaccare la Russia, le voci a favore della pace sono purtroppo poche. I liberali negli Stati Uniti che sostengono il Partito Democratico sono riluttanti a prendere una posizione di principio per la pace. Al contrario, chiedono il rovesciamento di Putin e la punizione dei russi per le loro trasgressioni.

Sebbene i liberali si fossero affrettati a invocare lo spettro del fascismo quando poteva essere associato al presidente Trump, ora mostrano poca preoccupazione per l'allineamento con i veri elementi fascisti dichiarati in Ucraina. Eppure la rinascita di una destra estrema è direttamente legata alla capitolazione dei liberali di fronte a un'agenda neoliberista fallimentare (insieme all'adozione di una visione neoconservatrice delle relazioni estere), che ha deprivato e vittimizzato molti ceti popolari che in precedenza sostenevano alternative liberali e socialdemocratiche.

I repubblicani, guardando alle prossime elezioni di medio termine del Congresso, hanno adottato la tattica di sostenere uno sciovinismo ancora più avventuroso. Nel frattempo, i punti di vista alternativi alla narrativa imperialista sono stati eliminati dai social media, lasciando il pubblico statunitense ad una somministrazione continua di russofobia.

Anche la sinistra non è del tutto unita su una piattaforma di pace. Alcuni vedono il conflitto semplicisticamente come una rivalità inter-imperialista tra gli Stati Uniti capitalisti e una Russia capitalista per l’accaparramento delle risorse naturali, in cui le classi popolari non hanno alcun interesse. Sebbene vi siano elementi di verità in tale visione, essa ignora questioni più ampie e di gran lunga prioritarie, in particolare l'impatto distruttivo del successo della NATO in Ucraina sulla vita della classe lavoratrice in tutto il mondo.

Sulla base di questa valutazione dell'attuale situazione in Ucraina, il Consiglio della Pace degli Stati Uniti ribadisce la sua dichiarazione del 24 marzo scorso, chiedendo una rapida de-escalation della violenza e la negoziazione di una risoluzione pacifica. Analisti di tutto lo spettro politico concordano sul fatto che il mondo non è mai stato così vicino all'olocausto nucleare.

Chiediamo all'amministrazione Biden di smettere di alimentare il fuoco prolungando la guerra e inviando armi per miliardi di dollari in Ucraina. È tempo che questi fondi vengano spesi per i bisogni umani criticamente ignorati invece di condurre guerre imperialiste contro altre nazioni.

U.S. Peace Council

10 Maggio 2022

https://uspeacecouncil.org/a-manufactured-crisis-in-ukraine-is-victimizing-the-worlds-peoples/

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