27/01/24

Corte Internazionale di Giustizia/ “Israele metta fine alla guerra genocida contro Gaza”

AWMR Italia - Donne della Regione Mediterranea plaude all’ordinanza della Corte Internazionale di Giustizia dell’Aia che ha accolto l’accusa di genocidio rivolta dal Sudafrica al governo israeliano. L’Italia ripristini i finanziamenti all’Agenzia delle Nazioni Unite per la Palestina (UNRWA).


Il 26 gennaio 2024, la Corte internazionale di giustizia ha emesso un’ordinanza secondo la quale sono da considerare “plausibili” le accuse di genocidio rivolte dal Sudafrica ad Israele per l’indiscriminata rappresaglia di massa perpetrata a Gaza (paragrafo 54). 

La CIG ha invitato Israele ad “adottare tutte le misure in suo potere per impedire la commissione di tutti gli atti” che si possano qualificare come genocidio (paragrafo 78). La sentenza della Corte Internazionale non può essere impugnata da Israele, a cui è stato concesso un mese per mettere fine a qualsiasi azione contro gli abitanti di Gaza che si configuri come guerra di sterminio genocida. 

Molti Paesi hanno dichiarato il loro sostegno all’azione del Sudafrica e l’Algeria ha chiesto al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite di intervenire per far rispettare l’ordinanza. 

L’ordinanza della Corte Internazionale di Giustizia dell’Aia ha un valore storico perché segna la fine dell’impunità internazionale di cui tutti i governi israeliani hanno preteso di godere fin dal 1948. Essa, anche se non è esplicitamente detto, si applica implicitamente a tutti gli Stati che sono stati e sono complici di Israele negli atti persecutori contro il popolo palestinese, a cominciare dagli Stati Uniti e l’UE. 

Esigiamo che il governo italiano cessi di sostenere questa guerra genocida. Chiediamo che il parlamento intervenga per esigere dal governo che cessi il suo sostegno a questa guerra genocida. 
Esigiamo che l’Italia riprenda i finanziamenti all’agenzia delle Nazioni Unite per la Palestina (UNRWA) – sospesi dal solerte governo di Meloni fin dall’ottobre scorso - che consentono la sopravvivenza ai residenti della Striscia di Gaza.

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