WE STAND WITH PALESTINE
Un'altra strage di civili palestinesi è
stata compiuta nei giorni scorsi sul confine della Striscia di Gaza dall’esercito
israeliano, che ha deliberatamente aperto il fuoco contro i partecipanti alla
Marcia del Ritorno. E’ l’ennesima violenza israeliana contro il popolo
palestinese, dopo i precedenti eccidi compiuti nella Striscia di Gaza da
Israele nel 2009, 2012, 2014.
Israele continua a porsi al di
fuori della legge internazionale grazie al sostegno degli Usa e dei paesi
alleati, continua a costruire le colonie in Cisgiordania ignorando le
risoluzioni dell’ONU, continua a tenere in prigione adolescenti palestinesi
come Ahed Tamimi, colpevole di aver schiaffeggiato un soldato israeliano
entrato abusivamente nel cortile della sua casa.
Come Awmr Italia, deploriamo il
consueto silenzio-assenso dell’Italia di fronte a questo ennesimo crimine
israeliano. Il governo italiano, tacendo, dimostra di fare carta straccia dei
diritti umani e civili del popolo palestinese. Inoltre è fallace e ipocrita la
presunta equidistanza fra Israele e Palestina di certe istituzioni internazionali e dei mass media
mainstream . Non si può essere equidistanti quando da
una parte si usano le pietre e dall’altra le bombe e i carri armati.
Noi sosteniamo con forza la “Marcia
del ritorno” palestinese esprimendo piena solidarietà alle ‘tende del ritorno’
allestite al confine tra la Striscia di Gaza e Israele. Denunciamo l’assedio
che da oltre 10 anni è stato imposto alla Striscia di Gaza, con la complicità
dell’Egitto; condanniamo la decisione provocatoria del presidente Usa
Trump di riconoscere Gerusalemme come
capitale dello Stato d’Israele e di spostare lì l’ambasciata Usa.
Sosteniamo con forza il diritto al
ritorno dei profughi palestinesi e siamo vicine alle donne e agli uomini
palestinesi che resistono da oltre 70 anni alle politiche criminali e di
apartheid attuate da Israele.
Ribadiamo il pieno sostegno alla
causa nazionale del popolo palestinese e al suo diritto ad avere uno stato
indipendente e sovrano entro i confini del 1967. Solo quando saranno rispettati
tutti i diritti del popolo palestinese, la pace potrà realizzarsi in quella
parte del mondo.
A massacre
of Palestinian civilians was carried out in last days on the Gaza
Strip border by the Israeli army, which deliberately opened fire on the “Return March”
participants. It is yet another Israeli violence against the Palestinian
people, after the previous massacres carried out in the Gaza Strip in 2009,
2012, 2014.
Israeli State continues to place itself outside international law, thanks to the US support and allied Countries; it continues to
build settlements in the West Bank ignoring UN
resolutions; it continues to keep Palestinian teenagers in prison like Ahed
Tamimi, “guilty” of slapping a Israeli soldier illegally entered the courtyard
of her home.
Awmr Italy strongly deplores Italy 's usual
silence-assent in the face of this umpteenth Israeli crime. The Italian
government, in its silence, proves to trample on human and civil rights of the
Palestinian people. Furthermore, the alleged equidistance between Israel and Palestine
by some international institutions and mainstream mass media is fallacious and
hypocritical. One can not be equidistant when on one side the stones are used
and on the other the bombs and the tanks.
We strongly
support the Palestinian "Return March" and express full solidarity
with the 'tents of return' set up on the border between the Gaza Strip and Israel . We
denounce the siege that for over 10 years has been imposed on the Gaza Strip,
with the complicity of Egypt .
We condemn the US President
Trump's provocative decision to recognize Jerusalem
as capital of the Israeli State and move the US embassy there.
We strongly
support the Right to Return for Palestinian refugees and we are close to the
Palestinian women and men who have been resisting Israel 's criminal and apartheid
policies for over 70 years.
We reaffirm
our full support for the Palestinian national cause and the Palestinian People’s
right to have an independent and sovereign state within the 1967 borders. Only
when all the rights of the Palestinian people are respected can peace be
achieved in that part of the world.
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