«Fermate tutti i conflitti armati. La furia del virus rende ancor più evidente la follia della guerra»
L'appello di António Guterres, segretario generale delle Nazioni Unite
«Siamo di fronte a una crisi sanitaria globale diversa da qualsiasi altra nella storia di 75 anni delle Nazioni Unite, che sta diffondendo sofferenza umana, infettando l'economia globale e sconvolgendo la vita delle persone»
https://www.un.org/en/un-coronavirus-communications-team/fury-virus-illustrates-folly-war
«Il nostro mondo deve affrontare un nemico comune: COVID-19. Al virus non interessa la razza o la nazionalità, la fazione o la fede. Attacca tutti senza tregua.
Nel frattempo, i conflitti armati infuriano in tutto il mondo.
I più vulnerabili - donne e bambini, persone con
disabilità, emarginati e sfollati - pagano il prezzo più alto. Essi sono anche
a più alto rischio di subire perdite devastanti da COVID19. Non dimentichiamo
che nei paesi devastati dalla guerra, i sistemi sanitari sono collassati. Spesso
sono gli operatori sanitari, già pochi in numero, ad essere bersaglio.
I rifugiati e altri sfollati a causa di conflitti violenti sono doppiamente vulnerabili.
La furia del virus rende evidente la follia della
guerra. Bisogna mettere fine alla malattia della guerra e combattere la
malattia che sta devastando il nostro mondo.
Ecco perché oggi chiedo
un cessate il fuoco globale immediato in tutti gli angoli del mondo.
È tempo di bloccare i conflitti armati e concentrarsi
sulla vera lotta per le nostre vite.
Alle parti in guerra dico: Ritiratevi dalle ostilità.
Mettete da parte diffidenze e animosità. Silenziate le armi; fermate
l'artiglieria; mettete fine agli attacchi aerei.
È cruciale ...
Aiutare a creare corridoi per aiuti salvavita. Aprire preziose finestre per la diplomazia. Portare speranza nei luoghi più vulnerabili al
COVID-19. Prendiamo ispirazione dalla cooperazione e dal dialogo che
sta lentamente prendendo forma tra parti avverse per consentire azioni comuni contro il COVID-19. Ma abbiamo bisogno di molto di più.
Mettiamo fine alla malattia della guerra e combattiamo il contagio che sta devastando il nostro mondo. Iniziamo fermando i
combattimenti ovunque. Adesso.
Questo è ciò di cui la nostra famiglia umana ha
bisogno, ora più che mai».
"The fury of the virus illustrates the folly of war"
Our world faces a common enemy: COVID-19.
The virus does not care about
race or nationality, faction or faith. It attacks all, relentlessly.
Meanwhile, armed conflict
rages on around the world.
The most vulnerable — women
and children, people with disabilities, the marginalized and the displaced —
pay the highest price.
They are also at the highest
risk of suffering devastating losses from COVID-19.
Let’s not forget that in
war-ravaged countries, health systems have collapsed.
Health professionals, already
few in number, have often been targeted.
Refugees and others displaced
by violent conflict are doubly vulnerable.
The fury of the virus
illustrates the folly of war.
End the sickness of war and
fight the disease that is ravaging our world.
That is why today, I am calling for an immediate global ceasefire in
all corners of the world.
It is time to put armed
conflict on lockdown and focus together on the true fight of our lives.
To warring parties, I say:
Pull back from
hostilities.
Put aside mistrust and
animosity.
Silence the guns; stop the
artillery; end the airstrikes.
This is crucial…
To help create corridors for
life-saving aid.
To open precious windows for
diplomacy.
To bring hope to places among
the most vulnerable to COVID-19.
Let us take inspiration from
coalitions and dialogue slowly taking shape among rival parties to enable joint
approaches to #COVID19. But we need much more.
End the sickness of war and
fight the disease that is ravaging our world.
It starts by stopping the
fighting everywhere. Now.
That is what our human family
needs, now more than ever.
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