A BOGOTÁ SI È CONCLUSA LA QUARTA MISSIONE INTERNAZIONALE CHE VERIFICA L'APPLICAZIONE DELL'APPROCCIO DI GENERE NEGLI ACCORDI DI PACE
La Federazione internazionale democratica delle donne (FDIM), facente parte della Componente Internazionale per la verifica dell'Approccio di genere nell'attuazione dell'Accordo finale per la pace in Colombia, si rivolge agli organismi e organizzazioni internazionali, a organizzazioni sociali ed enti governativi, alla Commissione per il monitoraggio, la promozione e la verifica dell'attuazione dell'Accordo Finale (CSIVI) e alla cittadinanza tutta per illustrare in modo preliminare e sintetico gli elementi contenuti nel Rapporto Finale della IV Missione di Verifica.
1.
In qualità di organizzazione internazionale che
accompagna l'attuazione dell'approccio di genere nell'Accordo di Pace,
chiediamo al governo nazionale, guidato dal presidente della Repubblica di
Colombia, Iván Duque, di adottare, nel quadro del rispetto dei diritti umani,
tutte le misure necessarie per garantire efficacemente la sicurezza e la vita
dei/delle firmatari/e dell'Accordo di Pace, che sono stati/e oggetto di
attacchi sistematici e ripetuti da parte di diversi attori armati, come forma di
intimidazione alla verità, elemento indispensabile per superare decenni di
conflitto armato e prevenire un nuovo genocidio di un partito politico, come a
suo tempo accadde con l'Unione Patriottica. È allarmante che, nonostante gli
annunci di piani, misure e i continui appelli a dare priorità alla protezione
di questi soggetti, tale tragedia non abbia fine. Ad oggi, secondo quanto
riportato dall'Unità Investigativa e di Accusa della Giurisdizione Speciale per
la Pace, sono stati perpetrati 242 omicidi di ex combattenti, 55 tentati omicidi
e 20 sparizioni forzate.
2. Allo stesso modo, chiediamo protezione efficace e diligente per i/le leader sociali e gli esponenti dell’opposizione, che si compiano tutte le azioni necessarie per fermare l'ondata di minacce e massacri contro la popolazione civile, intensificatisi nell’anno in corso, e contro oltre 1000 leader sociali e difensori dei diritti umani, 36 dei quali sono donne.
Bogotà 25 novembre 2020 Foto FDIM |
Nella costruzione di Pace, non conta tanto la raffinatezza del suo disegno, quanto è assolutamente importante la sua attuazione. Per questo la IV Missione si rammarica della difficile situazione dell’ordine pubblico che il Paese sta attraversando, con l’aggravarsi delle violenze che i colombiani subiscono da anni, soprattutto nelle zone dove in passato agivano le ex FARC-EP, lasciati alla deriva davanti all'abbandono delle istituzioni, con episodi visibili di sfollamento forzato, confinamento di intere popolazioni e violenza contro le donne. Sollecitiamo il governo nazionale a prendere le decisioni adeguate perché cessino gli innumerevoli atti che causano vittime in aumento quest'anno.
4.
Richiamiamo l'attenzione sugli scarsi progressi
nell'attuazione di alcuni aspetti dell'Accordo di Pace, sugli evidenti ritardi
nello sviluppo di diversi punti dello stesso, come nel caso della riforma
rurale globale e della sostituzione delle colture illegali. È urgente procedere
su questi temi, poiché in ultima analisi sono due cause centrali della
continuità delle violenze. Una delle principali richieste delle donne riguarda
l'accesso alle terre produttive e ai crediti per produrre e garantire la
sopravvivenza della famiglia, al fine di realizzare un cambiamento
nell'attività economica e nelle loro forme di sussistenza. Ecco perché
l'attuazione degli accordi in modo efficace, senza ostacoli burocratici, senza
ritardi, è la grande sfida da vincere per fare progressi nella pace.
5.
Allo stesso modo, persistono i divari tra l'attuazione generale dell'Accordo di Pace e l'Approccio di genere: le misure di correzione degli enti statali non sono sufficienti, generano maggiori iniquità e disuguaglianze di genere, specialmente nei territori colpiti dalla guerra. Insistiamo sulla necessità di una maggiore volontà politica di mettere in pratica quanto concordato, nonché di fornire risorse sufficienti per garantire l'esecuzione delle misure stabilite nel PMI.
6.
Il rafforzamento e la visibilità della
leadership politica e sociale delle donne vengono azzerati dall'aumento della
violenza nelle aree rurali, dall'aumento dei femminicidi, dall'assassinio di
leader sociali, uomini e donne, dal reclutamento forzato di bambini, ragazze e
adolescenti e dalle stragi che generano terrore, ostacolano la partecipazione
sociale e politica delle donne, tutti fattori che distruggono la già precaria
democrazia colombiana.
7.
Insistiamo sull'estensione dell'approccio di
genere e delle azioni positive per le persone LGBTIQ, attraverso l'articolazione
dei PDET con l'intero complesso di politiche pubbliche a livello nazionale, con
i piani di sviluppo dipartimentali e municipali. Allo stesso modo, suggeriamo
di promuovere la formazione dei funzionari pubblici sull'approccio di genere e
sulle metodologie differenziali.
8.
Raccomandiamo di rafforzare l'Unità Speciale
d’Indagine e Smantellamento delle organizzazioni criminali, perché blocchi l'assassinio
selettivo e sistematico di ex combattenti e leader sociali, in particolare
donne, posteriore alla firma dell'Accordo di Pace.
9.
Suggeriamo che il governo della Colombia
riprenda completamente il Programma nazionale per la sostituzione delle colture
di uso illecito (PNIS), eserciti maggiore vigilanza sugli operatori dei
progetti delle famiglie beneficiarie, specialmente quelle in cui le donne sono
capofamiglia. che rappresentano circa il 34% del totale dei beneficiari.
Esortiamo il governo a non militarizzare i territori nella sua politica di guerra
alla droga e a rispettare l'Accordo di pace.
10.
Chiediamo all'Agenzia Nazionale per la
Reincorporazione di tener conto dell'approccio di genere, dato che del totale
dei progetti produttivi di carattere collettivo approvati, le ex combattenti beneficiarie
sono il 28,5% e del totale dei progetti individuali approvati, le beneficiarie
sono il 25,84%. Urge che il CNR prenda provvedimenti per colmare questo divario.
11.
Sottolineiamo l'integrazione dell'approccio di
genere in tutto il Sistema di Verità, Giustizia, Riparazione e Non Ripetizione,
che viene portato avanti con successo, sia nella Commissione per il Chiarimento
della Verità, che nella Giurisdizione Speciale per la Pace e nel Unità di
ricerca di persone date per scomparse, lavoro che si è concretizzato nella
creazione di gruppi, commissioni e metodologie specializzate che ne consentono l’estensione:
la loro esperienza può essere un incentivo perché altri enti, programmi e piani
derivanti dall'Accordo di pace acquisiscano l’approccio di genere nel loro
lavoro. Ancora una volta chiediamo al governo nazionale di mettere a
disposizione le risorse necessarie perché svolgano le loro funzioni.
12. Bogotà 25 novemre 2020 Foto FDIM
Segnaliamo il lavoro svolto dalla Giurisdizione
Speciale per la Pace (JEP); tuttavia, richiamiamo l'attenzione sulla necessità
di dare avvio al macrocaso[H1]
sulla violenza sessuale, che è un debito dello Stato colombiano nei confronti
delle donne che l'hanno subita durante decenni di conflitto armato; senza
peraltro trascurare l'acquisizione dell'Approccio Etnico, data la diversità che
contraddistingue i territori colombiani e le loro popolazioni.
D'altro canto,
riteniamo della massima importanza che la Commissione per il Chiarimento della
Verità includa nel suo rapporto una sezione specifica sul genere, debito
storico delle istituzioni verso la società.
13.
Evidenziamo il lavoro della II Missione delle
Nazioni Unite, delle organizzazioni di cooperazione internazionale e della componente
internazionale nel monitoraggio dell'attuazione dell'approccio di genere che
accompagni la costruzione della pace in Colombia, il suo finanziamento,
sostegno e il suo monitoraggio.
14.
Al fine di avanzare nella ricerca di una pace
completa, insistiamo affinché il governo nazionale riprenda il tavolo di
dialogo esplorativo con l'Esercito di Liberazione Nazionale.
15.
Esprimiamo la nostra grande preoccupazione per
la stagnazione del lavoro del CSIVI, dato che su 17 sessioni portate avanti finora
quest'anno, tutti i delegati designati dal Governo Nazionale, secondo quanto
concordato nell'Accordo di Pace, hanno partecipato solo a 4 sessioni. Pertanto,
chiediamo di regolarizzare e normalizzare il suo funzionamento.
16.
Chiediamo un'azione efficace per smantellare i
gruppi armati illegali e paramilitari, come concordato nell'accordo di pace.
17.
Apprezziamo la gestione dell'Alta Istanza delle
Donne, che ha ottenuto l'acquisizione di 50 indicatori nel Piano Quadro di
Attuazione dell'Accordo di pace, per misurare l'acquisizione dell’approccio di
genere nelle diverse azioni. Tuttavia, dimostriamo che non dispone delle
garanzie di bilancio e logistiche per il suo corretto funzionamento.
18.
Sottolineiamo l'urgente necessità di promuovere
riforme alla normativa elettorale e politica che garantiscano candidature in
termini di parità tra uomini e donne e altri cambiamenti per estendere la
democratizzazione e la trasparenza nella partecipazione politica, un aspetto
centrale in questa fase postbellica. Esortiamo lo Stato colombiano a realizzare
speciali circoscrizioni di pace come garanzia di inclusione dei territori
storicamente colpiti dal conflitto.
La Colombia deve superare gli ostacoli che si presentano quotidianamente
nell'attuazione della pace. Per questo è necessaria una maggiore volontà di
tutti gli attori politici, sociali e istituzionali, per lavorare insieme in
questo sforzo che ci riguarda tutti e tutte, e per superare decenni di
violenza, intolleranza e atti aberranti, con garanzie di non ripetizione.
A distanza di quattro anni dalla firma dell'Accordo, la
Federazione Internazionale Democratica delle Donne ribadisce il suo impegno e
sostegno al processo di pace, alle donne e al popolo colombiano. Non ci arrenderemo
finché in Colombia non vi sarà pace, rispetto dei diritti umani, giustizia sociale
e una democrazia piena ed egualitaria!
Bogotá D.C, Colombia, 27 novembre 2020
Le componenti della IV Missione FDIM:
Argentina: Cristina Romano
Italia: Ada Donno
Perú: Rita
Rojas
Ecuador:
Rosa Salazar
Brasil:
Liege Rocha
Venezuela:
Maritza Roquetts
Guatemala:
Alba Estella Maldonado e Ana María
Monzón
El
Salvador: Jenniffer Velásquez
Líbano:
Wafy Ibrahim
Colombia:
Gloria Inés Ramírez, Magnolia Agudelo, Alba Cecilia Pineda, Gloria Lara,
Elvinia, Lina Collazos, Beatriz Hernández, Matilde Mora y delegadas
territoriales de Asonam, Asudemuj, Corporación casa de la mujer y la familia
Stella Brand, UMD y CONAMU.
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