Il Trattato per la proibizione delle armi nucleari TPNW compie un anno: Rete Italiana Pace e Disarmo e Senzatomica e invitano a celebrare il primo anniversario dell’entrata in vigore del Trattato per rafforzare i percorsi verso il disarmo nucleare
Fra pochi giorni si celebra il primo anno dall’entrata in vigore del Trattato per la Proibizione delle Armi Nucleari (TPNW), il primo strumento internazionale che dichiara illegali le armi nucleari, discusso e votato all’ONU nel luglio 2017 ed entrato in vigore il 22 gennaio 2021.
Si tratta di un giorno fondamentale per le campagne internazionali impegnate per il disarmo nucleare. Senzatomica e Rete Italiana Pace e Disarmo, (a cui AWMR Italia – Donne del Mediterraneo aderisce) promuovono la campagna “Italia, ripensaci”.
Come “Italia, ripensaci!” siamo convinti che sia necessario trasformare la logica della giustificazione delle armi nucleari alla radice e concepire una sicurezza basata sul rispetto della dignità della vita di tutti. Uno degli aspetti più rilevanti riguardanti il TPNW è la sua nascita e concretizzazione grazie all’impegno della società civile internazionale riunita nella International Campaign to Abolish Nuclear Weapons (insignita per questi sforzi del Premio Nobel per la pace 2017). Vogliamo, quindi, celebrarlo come una grande vittoria della società civile, delle persone e degli hibakusha, che ha aperto la strada affinché ognuno possa compiere la propria parte nel processo del disarmo nucleare.
Nel TPNW si prevedono anche programmi
di assistenza e compensazione per le vittime di armi e test nucleari, e per
l’ambiente in cui vivono, ed è per questo che chiediamo all’Italia di
avvicinarsi ai contenuti del Trattato impostando azioni di cooperazione in tal
senso, valorizzando la grande tradizione umanitaria del nostro Paese. È questo
uno dei due obiettivi principali della nostra mobilitazione per il 2022,
insieme alla richiesta al Governo di
decidere la partecipazione come “Stato osservatore” alla prima Conferenza degli
Stati Parti del TPNW che si svolgerà a Vienna nel marzo 2022. Norvegia
(membro della NATO) e Germania (membro della NATO e come l’Italia con presenza
di testate nucleari USA sul proprio territorio) hanno già deciso in tal senso:
confidiamo nel fatto che anche il Governo italiano prenda la stessa strada.
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