23/01/22

NICARAGUA / NON IN NOME DEL FEMMINISMO!

 


La Rete Internazionaledi Articolazione delle Organizzazioni di Donne, Movimenti sociali e Donne deipartiti di Sinistra (RIAOMPI) denuncia in una dichiarazione pubblica la manipolazione ai danni delle donne del Nicaragua che si nasconde dietro la sedicente “Articolazione Femminista” e le sue campagne di disinformazione contro il governo sandinista.

Awmr Italia – Donne della regione mediterranea ha sottoscritto la dichiarazione di RIAOMPI. Leggere sullo stesso tema l’articolo di Tita Barahona da noi pubblicato già tre anni fa.

«Noi donne riunite nello spazio della Rete Internazionale di Articolazione delle Organizzazioni di Donne, Movimenti sociali e Donne dei partiti di Sinistra (RIAOMPI) denunciamo una strumentalizzazione del movimento femminista a vantaggio dell’agenda imperialista contro i processi rivoluzionari dell’America Latina e i Caraibi.

Non è un caso che in vista dell’8 marzo torni a circolare in certi spazi femministi la disinformazione su Daniel Ortega e il governo del Nicaragua.

L’imperialismo statunitense tenta di usare noi donne, le nostre lotte e organizzazioni, come pretesto per giustificare le sue aggressioni a quei paesi che, per il fatto di voler salvaguardare la propria sovranità e indipendenza, sono qualificati come “terroristi”.

La stessa ricetta adottata in paesi come Venezuela o Cuba, accusati falsamente di avere governi dittatoriali, la applicano al Nicaragua tramite la cosiddetta “Articolazione Femminista”, composta di gruppi di donne nicaraguensi e di altre nazionalità, radicate in Francia, Olanda, Regno Unito, Germania o Spagna.

L’attività di Tale Articolazione consiste nel “levare la voce e lo sguardo femminista su ciò che succede in Nicaragua”, come esse dicono usando argomenti pretestuosi fatti penetrare negli spazi femministi internazionali.

Non vogliamo essere strumentalizzate dagli Stati Uniti e dai loro alleati, dato che tale narrativa proviene da organizzazioni femministe finanziate dagli Stati Uniti, dalle oligarchie travestite da società civile e da personaggi in stretta relazione con l’estrema destra statunitense.

Dobbiamo liberare il movimento femminista dalle grinfie dell’imperialismo fascista e patriarcale: da quando il movimento femminista ha svelato agli occhi di molte persone l’alleanza criminale tra patriarcato e capitale, questo si affanna a minare il movimento femminista, affinché tale svelamento non continui a risvegliare le coscienze delle donne lavoratrici e della gente in generale che va prendendo coscienza dell’incompatibilità del sistema capitalistico con la propria vita.

Per spirito di sorellanza con le donne nicaraguensi, poiché sappiamo che quelle di “Articolazione” non le rappresentano, poiché siamo consapevoli dei progressi nell’uguaglianza fatti grazie alla loro rivoluzione, sosteniamo le loro lotte riguardo alla salute e ai diritti sessuali e riproduttivi, sui quali esse sole devono decidere senza ingerenze esterne.

Secondo il Global Gender Gap 2020, aggiornato annualmente dal Forum Economico Mondiale, il progresso dei 153 paesi esaminati rispetto alla parità di genere viene valutato in base a quattro fattori: empowerment politico, salute e sopravvivenza, partecipazione economica e successi nell’istruzione.

UN Women sottolinea che il Nicaragua nel 2006 occupava il 62° posto in questa classifica e che attualmente può ritenere di contare sul divario di genere più ridotto di tutta l’America Latina, dato che è il quinto paese al mondo per parità tra uomini e donne. Inoltre, in una scala da 0 a1, ha raggiunto lo 0.139 dal 2006, cioè negli anni della presidenza Ortega (a partire dal 2007). Il che significa che migliora non solo la posizione globale, ma anche quella interna.

Noi donne della rete RIAOMPI esprimiamo la nostra indignazione per il fatto che in nome dell’emancipazione delle donne si difendano gli interessi di una potenza imperialista, che cerca di spodestare un governo eletto democraticamente lo scorso novembre, col sostegno del 75% dei voti e con la partecipazione del 65,34% degli elettori, sensibilmente superiore a quello che si registra negli Stati Uniti. Una potenza che cerca di fare, in definitiva, ciò che ha fatto in altri paesi dell’America Latina con le sue ingerenze, che non hanno certo migliorato le condizioni di vita delle donne.

Denunciamo l’infiltrazione nel movimento femminista internazionale di gruppi sedicenti femministi della “Articolazione”, che sono Ong finanziate sia direttamente dallo stesso governo nordamericano, sia da fondazioni globaliste filantropiche che ne condividono gli obiettivi.

Il femminismo che difende gli interessi delle donne operaie e contadine, di qualsiasi nazionalità, non può esser complice dei genocidi che gli Stati Uniti hanno perpetrato in America Latina e nei Caraibi gli Stati Uniti, che essi considerano il loro cortile di casa e non rinunciano a voler controllare.

Come RIAOMPI denunciamo la manipolazione dell’informazione da parte di coloro che, in nome del femminismo, lavorano per altri interessi.

NON IN NOSTRO NOME. Il Nicaragua e le donne nicaraguensi decidono da sé quali cambiamenti fare. Non li decidono né il denaro né l’agenda degli Stati Uniti e dei loro alleati».

Per aderire alla Dichiarazione scrivere a: riaompi.europ@gmail.com

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