07/03/13

8 marzo 2013 (2)

EL-FEM: PARITA’ E AUTONOMIA L’8 MARZO E OGNI GIORNO DELL’ANNO!    

Oggi, giornata internazionale della donna 2013, noi donne di tutta Europa protestiamo contro il degrado delle nostre vite, causato dalla crisi capitalistica e dal patriarcato vigente nei nostri paesi! Noi femministe della Sinistra Europea siamo parte di questo movimento internazionale di donne. Noi lottiamo contro le nostre condizioni di vita determinate dai mercati finanziari e chiediamo ai nostri governi e alla UE che venga proibita la speculazione con il denaro pubblico e sia invece aumentata  la tassazione sulle proprietà. Che i programmi di austerità non distruggano intere economie nazionali e mettano a rischio la sicurezza esistenziale di un numero sempre crescente di persone, specie le più vulnerabili,  in maggioranza donne.
  Protestiamo anche contro la corruzione dei politici all’interno dei loro paesi e chiediamo che siano incriminati e processati. Ancor più nettamente rifiutiamo lo smantellamento del welfare,che danneggia soprattutto le donne in quanto lavoratrici e utenti di servizi sociali.  Noi chiediamo lavoro per tutti,donne e uomini,migranti e nativi,salari dignitosi e dignitose condizioni di lavoro. Ma la produzione economica e il lavoro non devono distruggere la natura e la vita sulla terra. Piuttosto deve essere ridotto  il numero delle ore di lavoro e remunerato molto di più  il  lavoro di cura, che pesa soprattutto sulle donne. Non vogliamo che l’economia sia organizzata secondo i principi del massimo profitto ed una crescita che tenga conto dei bisogni umani. Noi non crediamo che su questo pianeta ci sia gente che abbia più diritti di altra. Di conseguenza chiediamo alla UE di abbandonare le politiche restrittive sull’immigrazione, le quali rappresentano una violazione dei diritti umani,ed esprimiamo la nostra solidarietà  ai movimenti dei rifugiati in tutta Europa per i diritti di residenza e di accesso al mercato del lavoro. Lottiamo per dignitose condizioni di vita per i rifugiati. L’Europa è fra i responsabili delle condizioni che portano alle migrazioni dagli altri continenti verso il nostro.  Chiediamo una completa trasformazione delle relazioni economiche globali. Noi ci opponiamo alla violenza maschilista perpetrata contro le donne nella loro vita quotidiana e contro il sessismo che pervade le nostre società e il linguaggio pubblico e chiediamo l’estensione dei programmi di protezione delle donne contro questa violenza. La violenza contro le donne prende molte forme e serve a indebolirci e a controllarci. Chiediamo che siano prese misure contro il traffico delle donne e lo sfruttamento della prostituzione. Sulla grave questione dello stupro che ha assunto dimensioni preoccupanti chiediamo una legislazione appropriata e una funzione delle autorità pubbliche che aiuti le donne a denunciare lo stupro invece che vergognarsene, e la giusta punizione degli stupratori. Chiediamo più visibilità per le lotte delle donne lesbiche, rispetto  e fine di ogni discriminazione in ogni sfera della vita . L’autonomia economica è essenziale per la nostra indipendenza, perciò chiediamo un salario  e un reddito per tutte le donne. Chiediamo che il lavoro di cura non pagato (cura dell’infanzia, lavoro domestico,cura degli anziani etc.) delle donne sia considerato come lavoro e così concepito e preso in considerazione nelle iniziative politiche. Lottiamo anche per una distribuzione paritaria del lavoro domestico e della cura tra donne e uomini. Noi lottiamo contro tutti gli attacchi ai nostri diritti di autodeterminazione e chiediamo il diritto di decidere se,quando e quanti figli vogliamo far nascere e allevare.  L’offensiva contro il diritto di scelta è una delle aggressioni di ispirazione fascista e un mezzo per sottomettere le donne.  Cessino le attività dei gruppi che si autoproclamano  “difensori della vita”, per i quali le “vite” di feti e embrioni sono più importanti della nostra salute, e si taglino  loro le risorse. Noi sosteniamo l’aborto legale e sicuro su richiesta, poiché le donne non devono più morire durante o in conseguenza degli aborti illegali, né in Europa né in alcun’altra parte del mondo. Perciò e per mille altre ragioni noi lottiamo contro ogni  patriarcato religioso,poiché esso cerca di limitare la libertà delle donne. Noi lottiamo contro le scuole confessionali di ogni religione e contro l’inserimento delle religioni nei curricula di insegnamento. Sosteniamo la laicità come un valore e come uno spazio pubblico di etica laica.  Chiediamo una legge sull’affidamento dei figli che non ci obblighi ad avere contatto con i padri dei nostri figli se abbiamo motivo di rifiutarlo.  Lottiamo contro il rigurgito delle organizzazioni fasciste e di estrema destra, particolarmente significativo in tempi di crisi, e chiediamo che le loro attività siano bandite. Esse sono un pericolo per la democrazia. Chiediamo la smilitarizzazione su scala globale e il disarmo di tutti i governi e le bande maschili.  Chiediamo che i finanziamenti militari siano eliminati e sostituiti da finanziamenti per proposte sociali,educative  ed ecologiche. Vogliamo che tutte le risorse e i mezzi siano distribuiti ugualmente tra i sessi e le differenti regioni del mondo. Noi lottiamo per la giustizia sociale e di genere in un’Europa socialista e femminista.

EL FEM, rete femminista della Sinistra Europea
                                                                                                                                                          

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