«Care sorelle del Giappone e di ogni parte del mondo riunite
nel No Nukes Women’s Forum 2020 di
Hiroshima e Nagasaki, vi saluto a nome dell’Awmr Italia, associazione di Donne della Regione Mediterranea,
affiliata alla Federazione Democratica
Internazionale delle Donne.
Prima di tutto, vorrei esprimere sentita solidarietà alle
donne e al popolo giapponese, come pure alle donne e ai popoli del mondo che
stanno affrontando la pandemia di COVID 19, con i suoi dolorosi effetti non
solo sulla salute, ma anche economici e sociali.
In questo 75° anniversario della tragedia di Hiroshima e
Nagasaki, mi preme dire che la triste memoria di quel terribile evento ancora
ci ispira nella nostra lotta per la pace e il disarmo nucleare. Quando la WIDF
fu fondata nel dicembre 1945, le nostre madri fondatrici, che avevano
combattuto nella Resistenza contro il nazifascismo europeo e il militarismo
giapponese, vollero porre la pace e il disarmo in cima agli obiettivi della
loro organizzazione mondiale.
Dopo 75 anni, quell’obiettivo è ancora in cima alla nostra
agenda. Nonostante le nostre lotte, l’Italia e altri paesi europei, sebbene non
siano ufficialmente paesi nucleari, sono costretti ad “ospitare” decine e
decine di testate nucleari nelle basi Usa e NATO presenti sul loro territorio,
che in ogni momento possono essere usate per seminare ovunque la morte, oltre a
fare dei nostri paesi il possibile bersaglio di una ritorsione nucleare.
È per questo che non smettiamo di svolgere la nostra azione
quotidiana contro la presenza delle basi NATO e per rendere i nostri paesi
davvero liberi dalle armi nucleari. A 50 anni dalla sottoscrizione del primo Trattato di non proliferazione nucleare,
oggi ci troviamo nuovamente di fronte alla minaccia di una corsa al riarmo,
scatenata ancora una volta dagli USA e i loro alleati. Ciò ci allarma
profondamente e ci induce a sostenere con forza la campagna internazionale a
sostegno del Trattato per la Proibizione
delle Armi Nucleari, che è stato votato dall’Assemblea Generale delle
Nazioni Unite nel 2017.
Noi chiediamo con forza ai governi europei di firmarlo e
ratificarlo perché possa entrare in vigore. Chiediamo che la produzione di armi
sia riconvertita in produzione di strutture sanitarie e altri usi civili.
Chiediamo a tutti i paesi di disinvestire dalle armi e investire in azioni
contro le malattie, la fame, la povertà e la distruzione dell’ambiente. Vogliamo
che tutte le donne e gli uomini del mondo possano vivere una vita con dignità,
in un ambiente sano e una società giusta ed uguale. Nel ricordo della tragedia
di Hiroshima e Nagasaki dichiariamo che un mondo pacifico e giusto è possibile.
Il futuro non è ancora scritto, le nostre lotte determineranno come sarà».
Dear
sisters from Japan and all over the world gathered in the No Nukes! Women’s Forum 2020!
We greet
you from Italy on behalf of AWMR Italia, which is a member organization of the Women’s
International Democratic Federation (WIDF).
First of
all, we would like to express our deep solidarity with the Japanese women and
people, as well as the women and people all over the world that are facing the
COVID 19 pandemic, with its painful effects not only on health, but also on
economies and societies everywhere.
On this
75th anniversary of the Hiroshima tragedy, we want to say that the sad memory
of that terrible event still inspires all of us in our struggle for peace and
nuclear disarmament.
When WIDF
was founded in December 1945, our mothers, who fought in the Resistance against
Nazi-fascism and militarism, wanted to put peace and disarmament at the top of
the goals of their world Organization. After 75 years, that goal is still high
on our agenda.
Despite our
struggles, Italy and some other European countries, although not officially
nuclear countries, are obliged to “host” dozens and dozens of nuclear warheads
within the NATO and US bases, which at any time could spread death everywhere,
as well as making our countries the possible target of nuclear retaliation.
This is why
we are developing everyday actions to make our countries truly nuclear-free and
out of NATO.
50 years
have passed since the first Nuclear Non-proliferation Treaty was signed and we
are facing the threat of a new arms race, triggered once again by United States
and its NATO allies. This worries us deeply and that’s why we strongly support the
international campaign to ratify the Nuclear Weapons Prohibition Treaty, which
was voted by UN General Assembly in 2017.
We strongly
demand the European governments to sign and ratify it, so that it can come into
force. We demand them that the
production of weapons be converted into the production of health devices and
equipment. We demand every country to divest from weapons and invest in actions
against diseases, poverty and hunger in the world, against the environment’s
destruction.
We want all
the women and men in the world can live a dignified life in a healthy
environment and in a just and equal society. In memory of Hiroshima and Nagasaki,
we declare that a peaceful and more just world is possible. The future is not
yet written and our struggles will determine what it will be like.
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