15/06/21

AWMR Italia dice: Sì alla Pace, No alla NATO

 Dichiarazione di pace 


15 giugno 2021

I capi di Stato della NATO si sono riuniti per il loro vertice annuale a Bruxelles il 14 giugno. Nell'ultimo trentennio l'obiettivo di questi vertici è stato non, come sarebbe stato auspicabile, il ridimensionamento dell'Alleanza Atlantica, essendo venute meno le premesse antisovietiche su cui era nata, bensì al contrario promuoverne l'ulteriore espansione e globalizzazione. 

Quest'anno il vertice si è concentrato su come  incentivare l’espansione militare in direzione Asia-Pacifico, per “contenere” la Cina emergente. In altre parole, come.mantenere il dominio del cosiddetto Occidente - cioè Nord America e Unione Europea con l'aggiunta di satelliti negli altri continenti - sul mondo che cambia.

La "nuova" risposta espansiva della NATO, delineata nel recente documento NATO 2030: United for a New Era, si sostiene sulla vecchia bugia secondo cui l’Alleanza Atlantica è baluardo della democrazia, della libertà e lo stato di diritto, mentre Russia e Cina, definiti "avversari sistemici", devono essere fronteggiati pianificando la crescente presenza militare degli Stati Uniti e dei loro alleati europei in Asia. È una frode fondamentale già nota, che si vuole continuare a sostenere con un aumento spaventoso della spesa militare dei paesi aderenti, con investimenti in nuovi sistemi d’arma nucleari e spaziali, con l'insediamento di altre basi militari Usa e NATO in aggiunta alle 800 già disseminate sul pianeta.

NATO 2030 incentiva le tensioni geopolitiche e non ci dà sicurezza. Invece di chiedersi come rafforzare la cooperazione globale per affrontare efficacemente i cambiamenti climatici, le pandemie, le povertà e le disuguaglianze che minacciano il pianeta, la NATO ci porta verso la guerra globale.

La “professione di atlantismo”, ripetuta dal governo italiano in occasione del vertice, non ci rassicura affatto, anzi ci allarma e ci preoccupa profondamente. Oggi come mai prima, la pandemia ha messo in luce la fallacia di politiche che incentivano gli investimenti nella “sicurezza militarizzata” a scapito della sicurezza umana, della salute del pianeta, della capacità di prevenzione dei conflitti. 

Noi crediamo che la sicurezza non si costruisca sulla proliferazione infinita degli armamenti, ma al contrario sulla ricerca del negoziato per la loro riduzione e la risoluzione pacifica delle controversie internazionali. La sicurezza non si costruisce sugli atti di prepotenza, né sulle "sanzioni" unilaterali, ma potenziando le istituzioni internazionali e il diritto internazionale condiviso. 

Nel mondo che noi donne vogliamo costruire bisogna  investire in solidarietà, in giustizia, nei diritti e nella pace globali. Non c’è posto per la NATO nel mondo che vogliamo costruire.

Awmr Italia – Donne della Regione Mediterranea

*Nella foto: firme raccolte dalle donne per il disarmo, depositate a L'Aja


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