La NATO è l’equivalente illegale di una banda armata
"Se compariamo la legalità internazionale con la legalità
interna, possiamo dire che la NATO è paragonabile a quella che in un paese sarebbe
una banda armata e che anche il pretesto puramente difensivo, sotto cui è stata
coperta la sua nascita, non la rende più accettabile di quanto non lo siano i “gruppi
di autodifesa” in una democrazia".
"Ma per confrontare questa NATO con la legalità internazionale, è necessario ricordare prima di tutto in cosa consiste".
Promemoria sulla
legalità internazionale
Non si sottolineerà mai abbastanza che, anche se si fa di
tutto per ridurla alle capacità dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, la
legalità internazionale si fonda anzitutto sulla Carta delle Nazioni Unite, che
per la prima volta stabilisce regole di diritto universali, obbligatorie per
tutti e uguali per tutti.
Fino al 1945 c'erano solo trattati bilaterali o
multilaterali tra potenze le cui alleanze e coalizioni si spartivano il mondo
attraverso guerre e trattati di pace.
La Carta proclama
valori e regole di portata universale ed egualitaria e fonda le Nazioni Unite
perché ne garantiscano il rispetto.
Ora, questa legalità internazionale si basa su due assi.
La pace innanzi tutto: 1) la padronanza di ogni popolo sui
propri interessi senza alcun intervento straniero, con il solo obbligo del rispetto
reciproco e 2) il divieto dell'uso o la minaccia della forza nelle relazioni
internazionali, da sostituire con l'obbligo di trovare una soluzione negoziata
alle controversie.
Ai sensi dell'articolo 2.4: «I membri dell'Organizzazione si
astengono, nelle loro relazioni internazionali, dal ricorrere alla minaccia o
all'uso della forza, sia contro l'integrità territoriale o l'indipendenza
politica di qualsiasi Stato, sia in qualsiasi altro modo incompatibile con le
finalità delle Nazioni Unite».