Il 10 gennaio sarà avviata nel parlamento italiano la discussione sul decreto legge n.185-2022 relativo all’invio di armi dall’Italia all’Ucraina per tutto il 2023, secondo quanto disposto in ambito NATO e Unione Europea.
Noi siamo
decisamente contrarie a fornire altre armi all’esercito ucraino. Siamo convinte
che alimentare il riarmo dell’Ucraina non aiuti a porre fine alla guerra in
atto con la Russia, ma al contrario contribuisca ad allungare il conflitto
armato, con il suo carico di morte, distruzione e sofferenze per i popoli.
L’opposizione
all’invio di armi all’Ucraina è un sentimento diffuso fra le donne e
nell’intera popolazione italiana, molto più di quanto i media mainstream non lascino
trapelare: anche quando questo sentimento di opposizione si esprime in azioni
di protesta, di esso non viene data notizia.
Non ci
facciamo illusioni sul risultato della discussione parlamentare, ma non rinunceremo
ad esprimere la nostra volontà contraria sia al riarmo ucraino per tutto il
2023 sia allo stato di cobelligeranza di fatto, deciso per il nostro paese dal
governo di destra, in continuità col precedente governo.
Parteciperemo
perciò al presidio di protesta che si terrà a Roma davanti al Senato il 10
gennaio e nelle settimane successive parteciperemo ai presidi di protesta che
si terranno, per la durata della discussione parlamentare sul decreto legge,
anche in altre città davanti ad altre sedi istituzionali, per dire: NON IN
NOSTRO NOME!
Diciamo NO alla
destinazione di ulteriori risorse economiche al riarmo, soprattutto in questo momento di
eccezionali problemi economici per le classi sociali più svantaggiate. Chiediamo
la riduzione delle spese militari e che maggiori risorse siano destinate alla
sanità pubblica che è sull'orlo del collasso, all’istruzione pubblica che è fondamentale per il
futuro delle giovani generazioni, al sostenimento di coloro non hanno il necessario
per vivere.
Diciamo NO alle
politiche belliciste dei governi europei e chiediamo con forza una efficace
mediazione delle Nazioni Unite nel conflitto Ucraino perché si arrivi a una soluzione
negoziata che ristabilisca la pace.
Unitamente
alle altre forze sociali di opposizione parteciperemo alle azioni di lotta che
nei prossimi mesi si svilupperanno per portare il nostro Paese fuori dalla
guerra e fuori dalla NATO.
AWMR Italia
– Donne della Regione Mediterranea
5 gennaio 2023
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