18/08/21

DOIW / Condanniamo la guerra dei Talebani all’Afghanistan e i suoi istigatori

"Noi donne dell'Iran e dell'Afghanistan portiamo in comune le ferite inflitte dall'Islam politico caratterizzato da arretratezza e misoginia"


Foto: anasitalia.org


L'Organizzazione democratica delle donne iraniane (DOIW) richiama l’attenzione sulla terribile situazione delle donne e dei bambini dell'Afghanistan e sull'uccisione di persone innocenti mentre i talebani reazionari avanzano nel paese, che è stato occupato per più di 20 anni dall'imperialismo statunitense e dai suoi alleati occidentali con il pretesto di cacciare i talebani e portare la democrazia nel paese. In realtà, lo scopo dell'occupazione non era altro che la promozione di interessi strategici dell'imperialismo statunitense nella regione e il suo risultato non è stato altro che la guerra, l’ulteriore spargimento di sangue e l'ulteriore distruzione di questa terra sofferente. Nel tenere colloqui di pace con il gruppo talebano, senza il coinvolgimento nemmeno del loro uomo fantoccio Karzai, o di alcun rappresentante della società civile afghana, hanno mostrato chiaramente di aver perseguito i propri interessi imperialisti a costo di distruggere l'Afghanistan e spargere altro sangue in questo paese.

Per i Talebani le donne non devono uscire di casa senza l'hejab e un tutore maschio. Le ragazze non hanno il diritto di andare a scuola o all'università. Non hanno il diritto di consultare i servizi sanitari senza la presenza di un tutore maschio. Non hanno il diritto di parlare con nessun uomo. Alle persone di diversi quartieri è stato chiesto di consegnare i nomi delle loro figlie e di eventuali vedove, a quanto pare per renderle disponibili come schiave sessuali per i misogini miliziani talebani.

La signora Sahra Karimi, famosa regista afghana, ha supplicato la comunità internazionale, i cineasti e i media: «Aiutateci! Siate la nostra voce fuori dai confini dell'Afghanistan. Se i talebani prendessero Kabul, potremmo non avere più accesso a Internet o a qualsiasi mezzo di comunicazione. Per favore chiedete ai vostri registi e artisti di supportarci, di essere la nostra voce. Questa non è una guerra civile, questa è una guerra per procura, ed è il risultato di un accordo degli Stati Uniti con i talebani. Per favore diffondete questo nei vostri media e scrivete di noi nei social media il più possibile».

Antonio Guterres, segretario generale delle Nazioni Unite, afferma inoltre che i rapporti dall'Afghanistan, in particolare quelli relativi alla negazione dei diritti delle donne e delle ragazze per i quali hanno combattuto così duramente, sono strazianti e terrificanti. Nei rapporti ricevuti dalle Nazioni Unite, le azioni dei talebani in Afghanistan sono descritte come crimini di guerra e il Segretario generale delle Nazioni Unite ha dichiarato gli attacchi ai civili una grave violazione degli standard internazionali sui diritti umani.

Le popolazioni dell'Iran e dell'Afghanistan, oltre a condividere una lingua e una cultura e avere un confine comune, entrambe portano le ferite inflitte dall'Islam politico, caratterizzato principalmente da arretratezza e misoginia.

Condanniamo la violenza organizzata dei talebani contro le donne, i loro crimini di guerra come l'uccisione di civili, il sequestro di proprietà, il saccheggio, lo stupro, i matrimoni forzati, la violenza sessuale e di genere e chiediamo alla Women’s Internationale Democratic Federation (WIDF) e alle sue organizzazioni affiliate di riflettere la voce delle donne afghane e condannare la sanguinosa guerra dei talebani all'Afghanistan, e con essa i veri istigatori di questo crimine contro l'umanità, l'imperialismo e i suoi alleati. 

Basta con la guerra e la distruzione. Il popolo sofferente dell'Afghanistan vuole la pace.

Organizzazione Democratica delle Donne Iraniane (DOIW)

15 agosto 2021


EN.  The Democratic Organisation of Iranian Women, while conveying to you its warmest greetings, would like to draw your attention to the dire situation of the women and children of Afghanistan and the killing of innocent people as the reactionary Taliban advance in the country which was occupied for more than 20 years by US imperialism and its Western allies under the pretext of driving out the Taliban and bringing democracy to the country. In fact, the aim of the occupation was nothing but the promotion of US imperialism’s strategic interests in the region and its outcome has been nothing but war, bloodshed, and the further destruction of this long-suffering land. In holding peace talks with the Taliban group, without the involvement even of its own puppet government of Karzai, or any representative of Afghan civil society, they have shown clearly that they have been only pursuing their imperialist interests at the cost of destroying Afghanistan and shedding the blood of many more in this country.

The Taliban group has declared that women are not to leave the house without hejab and a male guardian. Girls do not have the right to go to school or to university. They do not have the right to seek consult health services without the presence of a male guardian. The have no right to speak to any man. The people of different neighbourhoods have been asked to hand over the names of their daughters and any widows, apparently to have them claimed as sex slaves by the misogynistic Taliban fighters.

Ms Sahra Karimi, the well-known Afghan film-maker, pleaded to the international community, film-makers and the media: ‘Help us! Be our voice outside the borders of Afghanistan. If the Taliban take Kabul, we may no longer have access to the internet or any means of communication. Please ask your filmmakers and artists to support us, to be our voice. This is not a civil war, this is a proxy war, and it is the result of a US agreement with the Taliban. Please disseminate this in your media and write about us in social media as much as you can”.

Antonio Guterres, UN Secretary-General also states that the reports from Afghanistan, especially those relating to denying women and girls the rights for which they fought so hard, are heart-breaking and horrifying. According to reports received by the UN, the Taliban actions in Afghanistan have been described as war crimes, and the UN Secretary-General has declared the attacks on civilians as a gross violation of international human rights standards (Deutsche Welle).

We, the people of Iran and Afghanistan, in addition to sharing a common language, culture and border, both carry the wounds inflicted on us by political Islam, with backwardness and misogyny as its main characteristics.

We condemn Taliban’s organised violence against women, their war crimes such as killing civilians, sequestering property, looting, rape, forced marriages, sexual and gender-based violence, and call on WIDF and its member organisations to reflect the voice of the women of Afghanistan and to condemn Taliban’s bloody war on Afghanistan, and with it the true instigators of this crime against humanity, imperialism, and its allies. Enough of war and destruction. The suffering people of Afghanistan want peace.

Democratic Organisation of Iranian Women

15th August 2021




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